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Scarica | Download - art a part of cult(ure)

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Attendiamo cenni (e progetti) futuri. In bocca al lupo ai nominati… che poi, detta così fa<br />

tanto format televisivo, alla X Factor, ma visto che ci siamo: lo avranno e lo riusciranno a<br />

manifestare i due Direttori, il loro fattore x? Lo porteranno dentro una istituzione sciupata,<br />

superata e di non ampio respiro come il Rivoli, prima guidato da Ida Gianelli per diciotto<br />

anni, poi da gennaio pro tempore da Carolyn Christov-Bakargiev in volo verso Kassel?<br />

Domande alle quali dare risposta.<br />

Quelle che abbiamo già, riguardano la<br />

certezza di un ulteriore smacco che<br />

conferma l’Italia un paese dei furbetti<br />

del qu<strong>art</strong>ierino e degli arraffabriciole. E’<br />

mai possibile che la sp<strong>art</strong>izione politica<br />

si imponga anche su un Consiglio<br />

d’Amministrazione legato a cose d’<strong>art</strong>e?<br />

Che non si possa avere un sacrosanto<br />

Concorso per meriti che in più civili<br />

altre realtà è ritenuto un minimo<br />

sindacale? Dico questo non per<br />

piangere sulla morale versata ma<br />

perchè si sa anche, p<strong>ure</strong> dalle<br />

affermazioni di H<strong>of</strong>fmann, che l’imposizione dall’alto era: “due direttori” (almeno: al<br />

prezzo di uno?).<br />

Ripetiamo sino allo sfinimento – e come già affermato in un nostro precedente<br />

Osservatorio (con relativo libello editato) by “<strong>art</strong> a p<strong>art</strong> <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>)” – che la politica<br />

dovrebbe star fuori dalle decisoni <strong>cult</strong>urali, che l’<strong>art</strong>e non ha nulla a che fare con un certo<br />

tipo di trame di potere, che l’eccellenza italiana per essere ed esprimersi necessita di<br />

autonomia; aggiungo che se continuiamo a farci ridere dietro dal resto del mondo – come<br />

è avvenuto per la questione delle nomine del Padiglione italiano alla scorsa Biennale di<br />

Venezia e per la relativa qualità di tale Padiglione – restiamo dove siamo: nel pantano,<br />

nella cialtroneria, fuori dalla storia (non solo dell’<strong>art</strong>e) e tra i fanalini di coda mondiali.<br />

D’altro canto, perchè meravigliarsi se questo stato di cose è così da anni e riguarda tutto<br />

ma proprio tutto quello che è e si fa in Italia? Almeno, una volta la qualità e la<br />

preparazione dei vari responsabili ed eletti alle pubbliche mansioni era indubbia: poteva<br />

essere retriva, accademica, ma era rintracciabile anche in insopportabili ritorni all’ordine e<br />

in scelte propagandistiche, qualsiasi fosse il Regime che lo esprimeva o pretendeva. Ora –<br />

e ripeto che ciò non nasce proprio oggi! – c’è la protervia dell’ignoranza, la volgarità e la<br />

rozzezza di omuncoli figli e nipoti dell’edonismo reaganiano e di quell’attitudine anni<br />

Ottanta che ha dato, a destra e a manca, patenti per una p<strong>art</strong>ecipazione della politica e<br />

dei p<strong>art</strong>iti alla mensa della <strong>cult</strong>ura: qui, questi ospiti indesiderati si sono ingozzati,<br />

insensibili a ingredienti e abbinamenti e senza voler sentire sapori, pr<strong>of</strong>umi, quantità…<br />

Senza, insomma, avere il minimo riguardo e l’intelligenza di imparare a stare a tavola..<br />

.Così, la Tv e i media si sono in massima p<strong>art</strong>e adeguati e/o hanno facilitato questa<br />

discesa all’inferno che l’imprenditoria <strong>cult</strong>urale non ha, da p<strong>art</strong>e sua, fermato perchè si sa<br />

che una mano lava l’altra e tutte e due si fregano l’asciugamano… La pubblica decenza<br />

dov’è finita? Il senso del ridicolo? La legalità? Opzionali, in questa Italia dei cachi che ha<br />

visto più fughe dei cervelli che mai si siano rilevate altrove; dove meritocrazia, ricerca e<br />

innovazione sono parole fuor di vocabolario che si è però affrettato ad accogliere termini<br />

fighetti e pulitini come trendy, escort, glamour, luxury (taaaaaaanto international, questi<br />

sì…).<br />

Dunque, tornando all’argomento del nostro contendere, il caso della criticata nomina del<br />

Castello di Rivoli è poca cosa, se paragonato alle tante altre questioni non solo d’<strong>art</strong>e e<br />

<strong>cult</strong>ura ma ai vari misteri italiani dove corruzione e favori sono figli di secoli di<br />

dominazioni, sopravvivenza e vvolemose bbene.<br />

In questa lunga riflessione infilo una notarella a latere, pertinente: la Tv sta rimandando i<br />

film che alti papaveri devono evidentemente giudicare da ”riempitivo“, di quelli che “tanto<br />

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