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Iglesias: un presepe vivente d’autore | di Barbara Martusciello di Barbara Martusciello 21 dicembre 2009 In approfondimenti | 355 lettori | 1 Comment Iglesias: seconda edizione di Presepe vivente d’autore. Regia di Pino Giampà, a cura del Comune di Iglesias e dell’Istituto d’Istruzione Superiore G. Asproni (Liceo Artistico, Liceo Scientifico) di Iglesias, in collaborazione con l’A.B.I. Associazione Balestrieri di Iglesias, Emergency, Caritas-Iglesias e con la partecipazione del gruppo folk Iglesias. “Questo evento è proposto in una dimensione artistica che trova le sue radici nella tradizione francescana, e vuole onorare proprio il poverello di Assisi che realizzò il primo presepio della storia, in quel di Greccio”: così esordisce il curatore regista della rappresentazione, e prosegue: “allora i frati, accompagnati dagli araldi, dai cavalieri, dai nobili e dalla popolazione misero in scena una rappresentazione vivente e molto realistica alquanto innovativa, per l’epoca”; e molto coraggiosa. Il coraggio, del resto, a San Francesco non è mai mancato… Bisognerà aspettare Giotto per vedere entrare nella pittura il Santo e sarà Arnolfo di Cambio, centottanta anni più tardi, a realizzare il primo“presepio con le statuine”. Iglesias, memore di questi punti di riferimento di altissimo profilo, etico ed artistico, sembra così voler riscoprire le sue origini francescane e medievali ma anche una sana vocazione solidale – attraverso una raccolta fondi, per Emergency e la Caritas, collegata all’iniziativa – e una nuova attenzione all’arte contemporanea che può passare attraverso solide radici storiche. Ancora una volta, protagonisti dell’iniziativa sono gli artisti della GiuseppeFrau Gallery con gli studenti del Liceo Artistico e alcuni artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera (oltre che rappresentanti dall’Associazione Balestrieri di Iglesias). Il via, come da tradizione, fissata l’8 dicembre con l’Annunciazione a piedi scalzi, ha visto Maria e l’Angelo, accompagnati da San Francesco e San Giuseppe, percorrere le vie della città lentamente e a piedi nudi, partendo dal bel Castello di Salvaterrae giungendo lentamente in Piazza Municipio – salotto buono della città – dopo aver attraversato le vie del centro storico. La particolarità di questo “avere i piedi scalzi”, ci dice Giampà, “non è una trovata teatrale: al contrario”; proprio per evitare una certa messa-in-scenavolgarotta, ridondante e superficiale, tipica di certe rappresentazioni grossolane (tante, in questi periodi di festa!), essa ha lo scopo di “seguire il motivo per cui san Francesco realizzò il primo presepio convinto della necessità e utilità della prova provata e vissuta -sulla sua pellee su quella dei partecipanti- di tutta l’umiltà, la povertà e tutto il freddo nell’Avvento”. Il giorno 22, dalle ore 10, quindi, il Presepio Vivente prenderà le forme dell’arte contemporanea incontrando i giovani studenti nel Natale e Solidarietà organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore G. Asproni di cui il liceo artistico fa parte, in località Su pardu. In questa sede gli studenti hanno allestito una serie di eventi, mostre e quant’altro possa servire a raccogliere fondi per l’associazione internazionale: ci sarebbe dovuto essere anche Gino Strada, ci dicono, ma Emergency ha garantito comunque la presenza di un alto rappresentante in sua vece. Il 23, in Piazza Municipio, dalle ore 18, ci sarà la rappresentazione finale e tradizionale del presepio vivente. “Assumerà le dimensioni adeguate per trasmettere alla gente tutta la sua potenzialità espressiva e comunicativa”, ci conferma ancora Giampà. Una vera natività medievale, quindi, con un bambinello in carne ed ossa, animali veri, fuochi, araldi, cavalieri, nobili e popolani, il tutto con un’atmosfera caratterizzata dal calore dei fuochi,della fede sincera per chi è religioso e, per chi non ne lo è, della partecipazione ad un evento dall’alto valore poetico ed etico. Di questi tempi è già moltissimo. Se poi ci si aggiunge il peso culturale di simili riattualizzazioni, la loro necessità e attuazione ci 96
sembra decisamente indiscutibile. Non solo: passato e presente si affiancano e si sancisce l’unione delle tradizioni di questa città con l’intervento di un gruppo folk che alternerà una Sacra Famiglia in costume sardo. Alla fine, i frati francescani e le clarisse ceneranno con Giuseppe e Maria, trattenendosi fino a notte fonda, pregando che il Natale porti luce, speranza e solidarietà per chi al freddo ed al gelo della crisi sta tutto l’anno. Programma: 22 dicembre ore 10, PRESEPE D’ARTE CONTEMPORANEA E NATALE DI SOLIDARIET√Ä, Istituto d’Istruzione Superiore “G. Asproni” Località Su Pardu; 23 dicembre dalle ore 18, PRESEPIO VIVENTE in Piazza Municipio. E’ ribadito che durante le varie rappresentazioni saranno create occasioni per una raccolta fondi da destinare ad Emergency e alla Caritas Diocesana di Iglesias. Auguri ai partecipanti-attori, al pubblico, alla città di Iglesias e alla Sardegna tutta nella certezza che queste opere(a)zioni portino a una visione di concordia e pacificazione collettiva e più attivamente ben disposta nei confronti di ogni nuovo segno contemporaneo e della ricerca d’arte. Il progresso civile si trova anche in queste piccole grandi cose. Commenti a: "Iglesias: un presepe vivente d’autore | di Barbara Martusciello" #1 Commento: di haller il 22 dicembre 2009 bravi, una cosa carina che mischia sacro e profano, antico e moderno, tradizione e rinnovamente per festività e un annuo nuovo -si spera- migliori anche all’insegna di una cultura da recuperare e rinnovare. Auguri!!!!! Articolo pubblicato su art a part of cult(ure): http://www.artapartofculture.net Copyright © 2011 art a part of cult(ure). 97
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