Scarica | Download - art a part of cult(ure)
Scarica | Download - art a part of cult(ure)
Scarica | Download - art a part of cult(ure)
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
The big Quiet. How to make <strong>art</strong> history? Art Basel Miami Beach<br />
view Point | di Paola Colombari<br />
di Paola Colombari 21 dicembre 2009 In appr<strong>of</strong>ondimenti,architettura design grafica,<strong>art</strong> fair<br />
biennali e festival | 554 lettori | No Comments<br />
Atterrare a Miami ci fa sentire subito in un luogo affascinante per la sua non identità<br />
territoriale.<br />
Avverto subito, viaggiando in taxi dall’aeroporto verso la storica Ocean Drive, che questa<br />
città si sta ogni anno capitalizzando economicamente sempre di più. Stapassando dal<br />
mitico racconto di una city di piccoli oligarchi e dittatorelli rifugiatisi negli anni ’60 -con un<br />
pacco di capitali esportati qui per vivere tranquilli- a una city finanziaria dove la classe<br />
diasporica cubana è sempre di più ai vertici del potere politico della città. Ci si accorge<br />
subito della crescita della down town che in soli 7 anni ha costruito immensi grattacieli alla<br />
moda, un hotel vip fatto da Philippe Starck, una marina elegante ed un immenso porto<br />
commerciale che oggi è tra i più importanti in America (basti pensare che il vicino Texas<br />
vidipende completamente!).<br />
Ora ci rendiamo conto perché la Florida è così importante nelle votazioni americane.<br />
Ricchi occidentali alla ricerca di un inverno mite si rifugiano a Miami, chi può con una<br />
mega villa a Palm Beach; chi è mediamente ricco con splendidi app<strong>art</strong>amenti con vista sul<br />
mare nei residence in Ocean o sulla Collins, una lunghissima avenue che corre parallela<br />
alla lunga spiaggia bianca. Insomma: qui si avverte un’atmosfera ancora di luxury sepp<strong>ure</strong><br />
in attesa di tempi migliori.<br />
Quale atmosfera più adatta, pertanto,<br />
per tastare il terreno e controllare la<br />
tenuta dell’<strong>art</strong>e, della grande fiera di<br />
Art Basel Miami Beach, mostra<br />
mercato nata anni fa per il forte volere<br />
di collezionisti locali e sudamericani?<br />
La fiera si apre con 250 espositori nel<br />
core business centrale. Qui ci sono i<br />
grandi nomi delle gallerie più<br />
importanti di <strong>art</strong>e contemporanea e<br />
moderna, mentre a cornice, sulle<br />
zonelaterali, con dei piccoli stand, le<br />
gallerie più giovani internazionali.<br />
L’impressione immediata che si ha, entrando in fiera, è di un allestimento elegante ma<br />
sobrio con larghe corsie riposanti; una doppia entrata della mostra dà una maggiore<br />
viabilità di percorso sull’asse centrale dove si notano subito le gallerieaccreditate come la<br />
White Cube, con il gusto impeccabile del gallerista Jay Jopling: campeggianoun trittico<br />
di papillons colorati di Damien Hirst (fino al 30 gennaio 2010Nothing matters alla White<br />
Cube), un’insolita foto di isole di sabbia che disegnano il mondo di Andreas Gursky, un<br />
bellissimo Gilbert & George, il Teschio a scacchi bianco e nero di Gabriel Orozco (sino<br />
al1a marzo al Museum <strong>of</strong> Modern Art di N.Y). Sempre ricercata la Lisson Gallery (e il suo<br />
direttore Nicholas Logsdail) con un lavoro bellissimo di Anish Kapoor dal colore<br />
chromo, e un’operanotevole di Tony Ousler. La galleria svizzera Hauser & Wirth sfodera<br />
pezzi importanti, tra cui la storica auto in alluminio di Subodh Gupta tra i più importanti<br />
<strong>art</strong>isti indiani dopo il crollo del mercato del 2008 che ha coinvolto anche la super vip <strong>art</strong>e<br />
indiana.<br />
Solite, di classe, le scelte delle gallerie storiche di New York -Larry Gagosian, Marian<br />
Goodman, Barbara Gladstone- con la Marlborough che ha venduto subito all’opening<br />
93