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Percorsi didattici Sulle orme… dei collezionisti - Vie dell'Arte

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Introduzione Santa Giulia Museo della Città<br />

Seppure i Musei Civici debbano molto al cardinale Querini, la sua figura ci sembrava si prestasse meno di quella di altri<br />

<strong>collezionisti</strong> bresciani quali, ad esempio, il conte Paolo Tosio o Leopardo Martinengo, per un lavoro di ricerca con le scuole, ma,<br />

si potrebbe dire, Le vie dell’Arte sono infinite.<br />

Infatti la scarsa conoscenza <strong>dei</strong> bresciani di questa ecclettica figura e le caratteristiche della sua formazione e<br />

della sua biografia in generale ci hanno indotto a proporre questo argomento anche se il soggetto sembrava ostico,<br />

soprattutto per i più piccoli.<br />

Il cardinale Querini, vescovo di Brescia, dal 1728 fino alla morte avvenuta nel 1755, fondatore della biblioteca, specchio <strong>dei</strong><br />

molteplici interessi, scambi culturali e rapporti con bibliofili poteva apparire una figura di erudito, un collezionista colto ma<br />

distante dagli interessi <strong>dei</strong> giovani di oggi.<br />

Anche in questo caso, però, il lavoro con le scuole non ci ha deluso.<br />

Nonostante i molti anni di esperienza abbiamo ancora la fortuna di poterci stupire per le risorse e la fantasia delle giovani<br />

generazioni, che continuano a insegnarci tanto.<br />

La molla del collezionismo ha garantito il feeling, forte e immediato, tra i più piccoli e l’austero cardinale. Scoprire<br />

che, come loro, anche il Querini cedeva alla debolezza di possedere un libro raro, così come loro oggi fanno per un<br />

Pokemon o un insetto, ha messo in evidenza, in modo cristallino, il senso del “collezionare”, ancora pienamente<br />

valido seppure a trecento anni di distanza.<br />

La lontananza cronologica tra i nostri studenti e il cardinale è stata abbattuta rapidamente anche con la compilazione del<br />

Curriculum vitae nel formato europeo, dove, con modalità oggi molto famigliari a tutti, ma che non ci saremmo mai aspettati<br />

per il Querini, abbiamo in poche righe tutta la sua lunga carriera.<br />

Gli studi approfonditi e specifici sia <strong>dei</strong> ragazzi delle medie, sia di quelli del liceo, ci hanno fatto toccare con mano la curiosità<br />

e l’entusiasmo che in questa indagine sono stati impegnati, lasciandoci capire che le nostre riserve iniziali sono state<br />

puntualmente disattese.<br />

Gli stumenti realizzati dai ragazzi, uno dal sapore ancora antico il gioco dell Oca – l’altro decisamente contemporaneo<br />

l’audioguida in MP3 – sicuramente contribuiranno a trasmettere ad altri la voglia di spingersi sulle orme del cardinale Querini e<br />

di scoprire, guidati dai giovani amici, la sua storia, le sue passioni e anche la nostra città.<br />

A tutti coloro che si sono impegnati a seguirci in questo viaggio a ritroso nel tempo va il nostro più sentito ringraziamento, per<br />

l’entusiasmo, la competenza e, perché no, per il divertimento.<br />

Elena Lucchesi Ragni e Francesca Morandini<br />

Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia<br />

Chi e dove Scuola Mameli - XVI Circolo - Brescia<br />

Classi coinvolte Classe V A<br />

Docenti referenti Giancarla Laffranchi<br />

14 Le vie dell’arte <strong>Sulle</strong> <strong>orme…</strong> <strong>dei</strong> <strong>collezionisti</strong> 15 Le vie dell’arte <strong>Sulle</strong> <strong>orme…</strong> <strong>dei</strong> <strong>collezionisti</strong><br />

Testi, interviste e ricerche delle “Bollicine frizzatine” [V A ]<br />

progetto 1 Io sono un collezionista<br />

Scoprire realtà culturali e artistiche nel territorio era il nostro obiettivo iniziale. È stato subito evidente come ciò ci portasse<br />

a valorizzare tale patrimonio, rendendoci consapevoli che esso va tutelato e rispettato. Tanto da stimolare nei bambini<br />

il desiderio di far conoscere ad altri ragazzi il prodotto del proprio lavoro, rendendosi parte attiva e consapevole nella<br />

promozione dell’offerta culturale della città.<br />

I ragazzi coinvolti nel progetto frequentano la quinta classe. Formano un gruppo numeroso e molto vivace che ha lavorato<br />

spesso in attività pratiche e di ricerca e gode di specifici talenti che sanno apprezzare vicendevolmente. Per questo hanno<br />

affrontato l’argomento proposto con molto entusiasmo, sapendo che sarebbero riusciti, insieme, a produrre qualcosa di buono.<br />

La prima fase del lavoro è stata molto piacevole, legata strettamente all’esperienza diretta di ogni bambino: abbiamo<br />

condiviso in classe le nostre piccole collezioni. Tutti ne avevano almeno una e poterla mostrare agli altri è stata<br />

un’occasione vivace e curiosa.<br />

Abbiamo fotografato e documentato le varie raccolte e stabilito quali fossero le vere e proprie collezioni, perché riordinate e<br />

catalogate con cura.

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