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Percorsi didattici Sulle orme… dei collezionisti - Vie dell'Arte

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progetto 1 Io sono un collezionista progetto 1 Io sono un collezionista<br />

Gli oggetti di valore entrarono poi nei musei o nelle raccolte private.<br />

Solo nell’epoca moderna il collezionismo diventa un fenomeno alla portata di tutti, e si allarga<br />

anche ad oggetti d’uso comune, che rappresentano il modo di vivere di un’epoca, i gesti e le<br />

cose legate alla vita di tutti i giorni. Allora era una passione solo per chi poteva permettersela!<br />

Nell’atrio della biblioteca, la vita del cardinal Querini ci viene raccontata attraverso alcuni<br />

antichi affreschi che lui stesso volle, realizzati a sue spese da illustri pittori del tempo. Essi<br />

rappresentano la storia ed i progetti del cardinale.<br />

Nella sala principale ci sono circa 10.000 libri.<br />

La maggior parte <strong>dei</strong> testi della Queriniana non sono visibili al pubblico, in particolare i<br />

manoscritti antichi.<br />

Questi libri, molto preziosi, risalenti al 1500, hanno un valore inestimabile e sono conservati in<br />

una camera blindata: soltanto tre persone hanno le chiavi.<br />

Possono essere visionati solo con permessi particolari.<br />

Ogni libro conservato nella biblioteca deve essere rispettato: se un lettore lo rovina deve<br />

sostituirlo con una copia o ripagarlo.<br />

In caso contrario l’incauto lettore viene denunciato all’autorità per danni al patrimonio pubblico.<br />

Nella grande sala talvolta vengono organizzate mostre tematiche di libri antichi, che vengono<br />

esposti in teche di cristallo.<br />

Nella biblioteca ci si sente immersi in un mare di carta rilegata: tutte le pareti sono rivestite da<br />

enormi volumi.<br />

Negli spazi al centro della sala ci sono lunghi tavoli con<br />

lampade per la consultazione.<br />

Guardando verso l’alto ti senti girare la testa e ti auguri che<br />

non ti cada nulla addosso.<br />

Gli scaffali, fino ad altezza d’uomo, hanno davanti una grata<br />

affinché gli utenti non possano prelevare volumi da soli.<br />

Ogni testo ha sul dorso un’etichetta per la catalogazione ed<br />

occupa un posto preciso.<br />

Solo i vocabolari ed i dizionari sono disposti sui tavoli alla<br />

portata di tutti.<br />

Se vi chiedete come sia possibile trovare il libro che cercate,<br />

potete utilizzare i cataloghi o i computers disposti nella sala<br />

dedicata alla ricerca, oppure chiedere l’aiuto del personale<br />

addetto.<br />

L’impresa altrimenti sarebbe impossibile in quel mare di libri!<br />

Pensate che l’uno in fila all’altro formano una catena lunga<br />

67 chilometri!<br />

Le tre sale visitabili sono attigue, con il soffitto affrescato, dal<br />

sapore nobile ed antico.<br />

I testi antichi della Queriniana sono circa 300.000.<br />

Per antichi si intendono i volumi stampati prima del 1830,<br />

così come ha voluto una convenzione mondiale.<br />

Il libro più antico risale alla fine del quinto secolo.<br />

Per conservare questo patrimonio, possono essere prestati solo i libri moderni, stampati dopo il<br />

1850.<br />

Chiunque può riceverli in prestito. Basta richiedere una tessera gratuita che vale sia alla<br />

Queriniana che nelle biblioteche delle Circoscrizioni.<br />

I libri possono essere trattenuti per un mese, ma il prestito si può rinnovare.<br />

I libri non presenti nella Queriniana possono essere rintracciati presso altre biblioteche, con un<br />

prestito interbibliotecario, in quanto tutte le biblioteche della città sono collegate tra loro.<br />

Alcuni libri antichi sono davvero affascinanti: sono grossi volumi dalla copertina in legno, talvolta<br />

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decorata con borchie o fascette in bronzo che, oltre a rendere<br />

bello e prezioso l’oggetto, avevano la funzione di proteggere il libro<br />

quando veniva appoggiato.<br />

Le pagine sono in pergamena, cioè in pelle di pecora conciata ed<br />

essicata.<br />

Per realizzare un libro venivano utilizzate anche cento pecore: un<br />

gregge intero!<br />

Da ogni animale si ricavavano al massimo sei pagine.<br />

Ogni pagina veniva scritta e decorata a mano da un amanuense<br />

(che nel medioevo era un monaco), con una piuma d’oca o un<br />

bastoncino appuntito intinto nell’inchiostro.<br />

L’inchiostro era ricavato dalla fuliggine, se nero, o da bacche se<br />

colorato.<br />

La penna (così ancor oggi si chiama) veniva spiumata e tagliata<br />

sopra e sotto: in questo modo l’inchiostro entrava nella sua cavità<br />

ed usciva a poco a poco.<br />

Molti monaci trascorrevano tutta la vita a scrivere ed a decorare, chinati su grandi banchi<br />

inclinati di legno, simili a quelli utilizzati nelle vecchie scuole.<br />

Era meglio usare penna e calamaio, sporcandosi d’inchiostro le mani, piuttosto che stare tutto il<br />

giorno ad usare la zappa nei campi!<br />

Oggi la Queriniana è la biblioteca più importante della provincia di Brescia, un luogo carico di<br />

storia e di cultura.<br />

Essa favorì la formazione di uomini dalla cultura diversa e universale, che sapevano di teologia,<br />

storia, geografia, matematica, architettura, arte, medicina, e naturalmente di letteratura e di<br />

diritto.<br />

Il Cardinal Querini, con la sua grande passione per la cultura e per il collezionismo, ha lasciato<br />

un segno indelebile nella nostra città e sicuramente anche per noi, che ci siamo appassionati<br />

studiando la sua biografia e le sue importanti opere.<br />

CONCLUSIONE<br />

Il nostro lavoro si è dimostrato significativo: anche<br />

chi inizialmente non era attratto dal nostro Cardinale<br />

si è lasciato coinvolgere dall’attività di gruppo e si è<br />

mostrato orgoglioso di conoscere le realtà artistiche e<br />

culturali così vicine a noi bresciani.<br />

L’invito della Dottoressa Morandini, curatrice delle<br />

raccolte museali di Santa Giulia, dalla quale avevamo<br />

ricevuto utili informazioni soprattutto sui Dittici di<br />

Querini, era quello di preparare una guida per altri<br />

ragazzi: la proposta è stata accolta con l’entusiasmo che ha<br />

sempre contraddistinto il nostro gruppo.<br />

Così le relazioni prodotte sono diventate un “file audio” da<br />

ascoltare su mp3 direttamente in Queriniana e adatte a ragazzi<br />

di 8/13 anni, in visita scolastica.<br />

È stata prodotta anche una presentazione in “Power point”, con<br />

testi e fotografie, affinché il lavoro venisse usufruito anche da<br />

chi non poteva venire in biblioteca.<br />

Costruire percorsi <strong>didattici</strong> per altri ragazzi è stato un’occasione<br />

utile a responsabilizzare i bambini e a farne cittadini attivi e<br />

consapevoli <strong>dei</strong> beni culturali appartenenti alla propria città.<br />

Ciò basta per poterla giudicare un’esperienza davvero preziosa.

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