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Percorsi didattici Sulle orme… dei collezionisti - Vie dell'Arte

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progetto 11 <strong>Sulle</strong> orme di… Ugo Da Como collezionista<br />

un momento di evidente vivacità, testimoniato da varie costruzioni e dipinti. Si completa nel<br />

Cinquecento anche la chiesa di san Giovanni Battista arricchita da pregevoli dipinti: essa verrà poi<br />

ricostruita con ampliamento nel XVIII secolo ad opera dell’architetto Paolo Sorattini.<br />

Nel 1630 Lonato è colpita dalla peste che riduce la popolazione di 1/3, a conclusione della quale<br />

viene eretto il Santuario della Madonna di San Martino. Nel 1690 è dipinta la grande tela di Andrea<br />

Celesti, sita nella sala del Consiglio comunale, dedicata alla peste.<br />

Sul finire del ‘600 le famiglie benestanti, sia per motivi di sicurezza, sia per ragioni di prestigio,<br />

incominciano a costruire all’interno delle mura; fanno a gara a costruire dimore belle e sontuose,<br />

ricche di stucchi e di affreschi, segnando così il passaggio a una nuova civiltà non più solo<br />

contadina.<br />

La campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte pone fine all’indipendenza di Venezia, ceduta<br />

all’Austria nel 1797dal generale francese. Un primo scontro tra Francesi e Austriaci avviene nel<br />

territorio di Lonato il 28 maggio 1796 e assicura a Napoleone il controllo di centri strategici, che<br />

l’esercito austriaco tenta di riconquistare due mesi dopo, ma il 31 luglio Napoleone sconfigge gli<br />

Austriaci a Lonato, preludio della battaglia di Castiglione delle Stiviere; le operazioni militari vengono<br />

studiate dal Comando generale francese stanziato in casa Resini a Lonato. Tramonta il ricordo di<br />

Venezia, tanto che il 21 marzo 1797 viene tolto e fatto a pezzi il Leone di San Marco posto sulla<br />

sommità della Colonna Veneta.<br />

Nel corso della Seconda guerra d’indipendenza transitano da Lonato personaggi illustri, come<br />

l’imperatore Francesco Giuseppe nel 1857, Napoleone III e il re Vittorio Emanuele, che sceglie il<br />

palazzo Zambelli quale sede del Quartier Generale Sardo alla vigilia della battaglia di San Martino<br />

e Solferino, che nel giugno del 1859 insanguina le terre lonatesi. Importante lo scontro sull’altura<br />

della Madonna della Scoperta, isolato dal conflitto principale che si svolge nella piana di Solferino:<br />

nella giornata del 24 giugno, la prima divisione piemontese del generale Durando combatte<br />

per la conquista, riuscita, del colle che costituiva la cerniera tra gli alleati francesi e i sabaudi,<br />

determinante per la vittoria finale.<br />

Tutta la prima metà del Novecento lonatese è segnato dalla presenza attiva e operosa del Senatore<br />

Ugo Da Como, che nel 1906 acquista l’antica Casa del Podestà, ridonandole vita attraverso un<br />

accurato restauro e dotandola di una vastissima e preziosissima biblioteca. Alla morte del Senatore,<br />

avvenuta nel 1941, il complesso della Casa del Podestà, cui si era aggiunta anche la Rocca,<br />

passò per volontà dell’antico proprietario alla Fondazione che da lui prende il nome, che ne cura la<br />

conservazione e la fruizione.<br />

Bibliografia<br />

Franco Sansovino, Historia di casa Orsina, Venezia 1565<br />

G.D.C. Pasqualigo, Lonato e contorni. Monografia storico-medico-statistica, ed. Luigi Bigotti, Castiglione delle Stiviere 1873<br />

Iacopo Attilio Cenedella, Memorie storiche lonatesi, (dattiloscritto conservato presso la Biblioteca della Fondazione Ugo Da Como dal<br />

manoscritto che si conserva presso la Civica Biblioteca Queriniana di Brescia, datato 1874<br />

Emilio Facchini, Lonato nella geografia e nella storia, Tipografia G. Ferrari, Lonato 1928<br />

Ugo Da Como, Umanisti del secolo XVI. Pier Francesco Zini suoi amici e congiunti nei ricordi di Lonato sacro ed ameno recesso su la<br />

riviera del Benaco, Zanichelli, Bologna 1928.<br />

Guido Bustico, Il sentimento dell’arte e della natura in Giuseppe Zanardelli, in “Illustrazione bresciana”, 16 luglio 1916<br />

Ugo Ughi e Vincenzo Pialorsi, Ugo Da Como. Cenni biografici, in “Commentari dell’Ateneo di Brescia” per l’anno 1971, Brescia1973<br />

Stefano Lusardi, Sul presunto ritratto di Veronica Gambara, in “Commentari dell’Ateneo di Brescia”, Brescia 2000<br />

Stefano Lusardi (a cura di), Il Salottino Glisenti della Casa del Podestà, Brescia, Grafo, 2001<br />

AA.VV, “Annali di Architettura”, Centro internazionale di studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, 14/2002<br />

R. Aglio, Le tavolette policrome nella Casa del Podestà a Lonato, in “I Quaderni della Fondazione Ugo Da Como”, n. 11, Dicembre 2005<br />

Ivana Giangualano, Bernardo Gallizioli e gli Uomini d’arme nella Casa del Podestà, in “I quaderni della Fondazione Ugo Da Como”,<br />

13/2007<br />

Marialisa Cargnoni, Boscaì, Grafo, Brescia 1997<br />

M. Cargnoni, La presenza <strong>dei</strong> Boscaì nella Casa del Senatore in “I Quaderni della Fondazione Ugo Da Como”, 14/2008<br />

s.v. Patuzzi, in A. Fappani (a cura di), Enciclopedia Bresciana, vol. XV, ed La Voce del Popolo, Brescia 1996<br />

s.v. Pallavicino, in A. Fappani (a cura di), Enciclopedia Bresciana, vol XII ed. La Voce del Popolo, Brescia 1996<br />

s.v. Segala, in A. Fappani (a cura di), Enciclopedia Bresciana, vol. XVII, ed La Voce del Popolo, Brescia 2001<br />

M. Zambolo, Il ritratto di Cristina di Lorena in mostra a Correggio. Sull’esposizione di un ritratto “presunto” in “I Quaderni della<br />

Fondazione Ugo Da Como”, 14/2008<br />

Sono stati inoltre consultati manoscritti e lettere dell’Archivio della Fondazione Ugo Da Como.<br />

Alcune delle fotografie sono state concesse dalla Fondazione Ugo Da Como ad esclusivo uso scolastico.<br />

190 Le vie dell’arte <strong>Sulle</strong> <strong>orme…</strong> <strong>dei</strong> <strong>collezionisti</strong>

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