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Lorenzo Natali in Europa

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precipitai da <strong>Natali</strong> per chiedere istruzioni. Confesso di esserci andato piuttosto fiero<br />

del successo della tattica dilatoria adottata. Ma <strong>Natali</strong> non esitò un istante, mi diede<br />

istruzione di dare immediatamente il suo accordo con l’impegno, ovviamente, di<br />

perseguire con urgenza anche gli altri casi analoghi. Non so se questo modo di agire,<br />

che testimonia del suo attaccamento al ruolo istituzionale di giudice imparziale della<br />

Commissione, possa essere qualificato di “furbo”. Non so neanche se gli altri membri<br />

della Commissione avrebbero, tutti, agito nello stesso modo, non ci metterei la<br />

mano sul fuoco.<br />

<strong>Natali</strong> viveva da solo a Bruxelles. La moglie era restata a Roma per la sua attività<br />

professionale e per accudire le figlie universitarie. Di carattere socievole ed aperto<br />

amava la compagnia e riceveva volentieri, <strong>in</strong> modo rilassato e simpatico. La moglie<br />

olandese del capo Gab<strong>in</strong>etto si occupava con grande impegno della gestione della<br />

casa, ricorrendo saltuariamente alle altre donne del Gab<strong>in</strong>etto. Col tempo si era creata<br />

una specie di simbiosi fra casa ed ufficio. <strong>Natali</strong>, molto attento alle relazioni umane,<br />

non scoraggiava la cosa. Ricordava le date di compleanno ed era pieno di attenzioni<br />

verso i suoi collaboratori. Per ricambiare, il personale di segretariato organizzava<br />

piccoli r<strong>in</strong>freschi per festeggiare le ricorrenze. A poco a poco si era creata una specie<br />

di competizione, non c’era compleanno, onomastico, nascita, battesimo, che non<br />

giustificasse un piccolo ricevimento con tanto di torte fatte <strong>in</strong> casa. La cosa era simpatica<br />

ma notai che il nostro Gab<strong>in</strong>etto veniva segnalato, nei pettegoli corridoi del<br />

Berlaymont, come il più festaiolo di tutta l’Istituzione. Per difendere la nostra credibilità<br />

professionale decisi di <strong>in</strong>tervenire proibendo ogni ulteriore manifestazione.<br />

Non chiesi, prima di farlo, l’autorizzazione di <strong>Natali</strong>. Temevo, ero quasi certo, che se<br />

l’avessi chiesta, me l’avrebbe rifiutata.<br />

Quasi tutti i week-end <strong>Natali</strong> andava <strong>in</strong> Italia, per stare con la famiglia alla quale<br />

era legatissimo e per mantenere i contatti politici. Parlava con fierezza dei progressi<br />

universitari delle figlie. Nonostante le teatrali manifestazioni di esasperazione e paterna<br />

impotenza credo che <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva apprezzasse l’<strong>in</strong>dipendenza che dimostravano<br />

<strong>in</strong> fatto di idee politiche, avevo l’impressione che <strong>in</strong> fondo <strong>in</strong> fondo considerasse<br />

che la differenza con le sue risiedesse più nel contesto storico nel quale si manifestavano<br />

che nelle motivazioni ideali che le animavano. Raccontava anche, divertito, del<br />

disord<strong>in</strong>e <strong>in</strong> cui le figlie lasciavano la casa di montagna dove andavano con gli amici,<br />

ai quali prestavano “perf<strong>in</strong>o” i suoi maglioni. Era visibilmente felice, quando la moglie<br />

veniva <strong>in</strong> visita a Bruxelles, di poterla esibire al suo fianco <strong>in</strong> carne ed ossa, al posto<br />

dei volenterosi surrogati forniti dai membri del Gab<strong>in</strong>etto e dalle loro mogli.<br />

Un altro campo d’attività nel quale eccelleva era quello dei contatti con i giornalisti<br />

accreditati a Bruxelles. Con alcuni di loro aveva relazioni di vera amicizia. Sapeva<br />

come <strong>in</strong>teressarli alle proprie attività <strong>in</strong>trattenendoli sui lavori <strong>in</strong> Commissione, ma<br />

conditi con gli ultimi pettegolezzi che circolavano e con qualche commento sulla politica<br />

italiana. Io, purtroppo, <strong>in</strong> questo campo non gli ero di nessuna utilità. Ogni

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