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Lorenzo Natali in Europa

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lare prestare attenzione e dandomi da subito la sua fiducia. Anche all’<strong>in</strong>izio della mia<br />

collaborazione non provai mai soggezione per quell’importante personaggio, ma da<br />

subito, e anche forse per la differenza d’età e di posizioni, un rispetto quasi filiale che<br />

si tramutò presto <strong>in</strong> stima, affetto e riconoscenza. In fondo, e credo di non essere il<br />

solo ad averlo rilevato, <strong>Lorenzo</strong> <strong>Natali</strong> era “troppo buono” nei confronti dei suoi<br />

collaboratori: ne apprezzava e lodava le qualità, ne conosceva, ma taceva i limiti, e<br />

accettava i contributi (note, brief<strong>in</strong>gs, bozze per discorsi) anche meno riusciti che<br />

purtroppo ogni tanto gli presentavo senza criticare né <strong>in</strong> pubblico né <strong>in</strong> privato; sarebbe<br />

stato poi lui, con la sua <strong>in</strong>telligenza e il suo mestiere politico (e anche con il suo<br />

lavoro personale) a trasformare <strong>in</strong> un brillante <strong>in</strong>tervento, <strong>in</strong> una decisione utile o <strong>in</strong><br />

un successo la materia prima talora un po’ scadente che gli veniva fornita.<br />

Vorrei sottol<strong>in</strong>eare <strong>in</strong> questo mio contributo due aspetti della personalità di <strong>Lorenzo</strong><br />

<strong>Natali</strong> che mi sembrano particolarmente significativi <strong>in</strong> una dimensione europea:<br />

il suo rispetto per la collegialità nell’operato della Commissione e la sua attenzione<br />

per la dimensione umana della costruzione europea.<br />

La Commissione è un organo collegiale, dove ogni membro è titolare di un portafoglio,<br />

ma anche legittimo portatore di sensibilità e istanze “del paese che conosce<br />

meglio”, per usare il pudico eufemismo brussellese, e dove il dibattito tra i suoi componenti<br />

tende a una decisione di s<strong>in</strong>tesi che è espressione dell’<strong>in</strong>teresse europeo. Ogni<br />

commissario ha il diritto di <strong>in</strong>tervenire su qualsiasi punto all’ord<strong>in</strong>e del giorno, ogni<br />

commissario ha un voto. Ma “per essere credibile su un dossier che <strong>in</strong>teressa il paese<br />

che il tuo commissario conosce meglio, devi essere preparato e credibile su tutti i dossiers”;<br />

questa massima, che avevo appreso da un brillante collega del Gab<strong>in</strong>etto Ortoli,<br />

era anche la massima che ispirava l’azione di <strong>Lorenzo</strong> <strong>Natali</strong>, sempre <strong>in</strong>teressato a<br />

tutto l’<strong>in</strong>sieme delle attività della Commissione, sempre pronto a dare un contributo<br />

<strong>in</strong> tutti i dibattiti, sempre capace di pronunciare un giudizio equilibrato, sempre vigile<br />

per difendere le prerogative istituzionali e politiche della Commissione.<br />

E questo suo atteggiamento era anche estremamente gratificante per chi tra i suoi<br />

collaboratori, come me, non aveva responsabilità legate al portafoglio, ma doveva comunque<br />

preparare il vicepresidente a <strong>in</strong>tervenire e eventualmente a votare su procedure<br />

di <strong>in</strong>frazione, aiuti di stato, questioni di concorrenza e, dopo la partenza di Ranieri<br />

di Carpegna nel giugno 1985, sul vasto e sensibilissimo terreno della politica<br />

agricola comune.<br />

Collegialità per <strong>Lorenzo</strong> <strong>Natali</strong> era partecipazione conv<strong>in</strong>ta, nel superiore <strong>in</strong>teresse<br />

europeo, a tutte le decisioni della Commissione di cui poi avrebbe condiviso la responsabilità.<br />

Ma prima di raggiungere la decisione, esigeva che i suoi argomenti e le<br />

sue ragioni ricevessero la stessa attenzione di quella che egli era disposto ad offrire agli<br />

argomenti e alle ragioni degli altri: se <strong>in</strong> un caso di <strong>in</strong>frazione o di aiuto di stato era<br />

possibile un accomodamento per un paese, lo stesso trattamento doveva essere riservato,<br />

<strong>in</strong> condizioni analoghe, al suo paese; ed era naturalmente pronto a restituire ogni

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