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Lorenzo Natali in Europa

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pendo gli <strong>in</strong>terlocutori desideroso di precisare fatti, date e responsabilità perché<br />

qualcosa non restasse nel dubbio… Negli <strong>in</strong>terventi alternava la sua preparazione<br />

giuridica con la sua umanità, che <strong>in</strong> gran parte gli veniva dalla sua adozione abruzzese…<br />

In <strong>Natali</strong>, era prem<strong>in</strong>ente il senso dello Stato e il grande e responsabile sforzo di<br />

temperamento delle decisioni per l’<strong>in</strong>teresse generale rispetto a quelli nazionali, di<br />

partito o di categoria era una sua costante preoccupazione”.<br />

A f<strong>in</strong>e 1989, poco dopo la sua scomparsa, proprio su proposta di LoBianco gli sarà<br />

assegnato il “premio Agricoltura 2000”, <strong>in</strong>sieme a Sicco Mansholt, il commissario<br />

europeo olandese che, tra gli anni sessanta e settanta, forgiò la politica agricola comune,<br />

prima di divenire, per meno di un anno, presidente dell’Esecutivo Cee.<br />

La motivazione del premio a <strong>Natali</strong> recita: “Il riconoscimento … non gli è conferito<br />

alla memoria, ma vuole sottol<strong>in</strong>eare l’impegno per l’agricoltura e l’ambiente che<br />

<strong>Natali</strong> ha svolto a livello <strong>in</strong>ternazionale. Si devono al suo impegno le misure europee<br />

note come ‘Pacchetto Mediterraneo’, che ebbero per oggetto una compensazione<br />

dell’adesione alla Comunità di Spagna e Portogallo a vantaggio soprattutto del sud<br />

italiano. Nel quadriennio 1976-’80, <strong>Natali</strong> aveva <strong>in</strong>oltre avuto la responsabilità delle<br />

questioni ambientali e comunitarie: <strong>in</strong> questa veste, presentò una serie di misure al<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri della Cee relative al controllo delle fonti di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento dell’aria<br />

e dell’acqua e fu alla base della direttiva nota come Seveso”.<br />

Nel 1977, <strong>Natali</strong> entra a fare parte della Commissione europea di Bruxelles, l’Esecutivo<br />

dell’allora Cee, ricoprendo l’<strong>in</strong>carico di vicepresidente dal 1977 al 1988, con<br />

tre diversi presidenti (il britannico Roy Jenk<strong>in</strong>s, il lussemburghese Gaston Thorn e il<br />

francese Jacques Delors). <strong>Natali</strong> e il socialista Antonio Giolitti vanno a prendere il<br />

posto che, prima di loro, era stato tenuto da Carlo Scarascia Mugnozza e da Altiero<br />

Sp<strong>in</strong>elli, uno dei padri dell’<strong>in</strong>tegrazione comunitaria, sostituito a f<strong>in</strong>e mandato dall’ambasciatore<br />

Cesidio Guazzaroni.<br />

Nel primo mandato, f<strong>in</strong>o all’ ‘80, <strong>Natali</strong> ha ben quattro ‘dicasteri’: si occupa di<br />

ambiente; nella scia dell’<strong>in</strong>cidente alla centrale nucleare di Three Mile Island, <strong>in</strong> Pennsylvania,<br />

che fa <strong>in</strong>travedere i rischi d’una catastrofe atomica ‘civile’ e ispira il film<br />

‘S<strong>in</strong>drome c<strong>in</strong>ese’, ottiene la delega per la sicurezza nucleare; cura le relazioni con il<br />

Parlamento europeo e soprattutto la preparazione delle prime elezioni a suffragio<br />

universale – giugno ‘79 – dell’Assemblea comunitaria; conduce i negoziati per l’adesione<br />

della Grecia alla Comunità europea.<br />

Anche nel secondo mandato, dall’ ‘81 all’ ‘84, ha molti <strong>in</strong>carichi, ma dopo l’<strong>in</strong>gresso<br />

della Grecia, che si compie il 1.o gennaio 1981, <strong>Natali</strong> gestisce soprattutto i negoziati<br />

per l’allargamento della Comunità anche alla Spagna e al Portogallo. Nel terzo<br />

mandato, dall’ ‘85 al gennaio ‘89, è vicepresidente vicario ed è titolare della politica<br />

per lo sviluppo del Terzo Mondo, con la Convenzione di Lomè che lo porta a viaggiare<br />

nei cosiddetti paesi Acp, quelli di Africa, Carabi e Pacifico legati alla Cee; <strong>in</strong> quegli<br />

anni, costruisce, se non <strong>in</strong>venta, la politica mediterranea.

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