Lorenzo Natali in Europa
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il sostenibile, del tempo dedicato all’approfondimento delle pratiche e sottratto ai<br />
doveri famigliari. Va detto che le mie responsabilità nel Gab<strong>in</strong>etto non erano supportate<br />
da servizi e qu<strong>in</strong>di svolte <strong>in</strong> quasi totale isolamento. Sporadici ed <strong>in</strong>soddisfacenti<br />
anche i contatti con le amm<strong>in</strong>istrazioni nazionali, ben diversi da quelli dei colleghi<br />
di altre nazionalità, molto più strutturati e sistematici.<br />
<strong>Natali</strong>, ormai impegnatissimo nella sua nuova attività, comprese perfettamente la<br />
scelta di rientrare all’agricoltura, mia direzione generale d’orig<strong>in</strong>e. Il giorno del commiato<br />
mi diede la foto con dedica che conservo ancora religiosamente. Per deferenza<br />
verso di lui, alle elezioni politiche che si erano svolte nel giugno 1983 avevo votato,<br />
per la prima volta, fu anche l’ultima, per la Democrazia Cristiana.<br />
Era la prima volta che mi era capitato di collaborare <strong>in</strong> modo diretto con un politico<br />
italiano. Questa collaborazione aveva rimesso <strong>in</strong> questione gran parte dei luoghi<br />
comuni che, da buon italiano, avevo nei loro riguardi. Non avevo trovato, nel modo di<br />
operare di <strong>Natali</strong>, ne astrazioni accademiche, ne preconcetti ideologici. Eventuali<br />
compromessi della lunga carriera politica non avevano lasciato segni apparenti di assuefazione<br />
o c<strong>in</strong>ismo. I conflitti dell’attività parlamentare e di partito non sembrava<br />
avessero generato rancori <strong>in</strong>sanabili. Quello che mi aveva maggiormente sorpreso e<br />
che, da buon tecnico, avevo maggiormente apprezzato, era la sua capacità operativa, il<br />
piglio manageriale con il quale abbordava i problemi e ne cercava le soluzioni, con il<br />
quale trattava le relazioni con i suoi colleghi commissari e gestiva i rapporti con i suoi<br />
collaboratori. Aveva la solidità e l’autorità naturale e tranquilla che gli venivano dall’essersi<br />
fatto le ossa e conquistato la base elettorale assumendo, <strong>in</strong> prima persona, responsabilità<br />
operative, confrontandosi con i problemi reali sul territorio, problemi<br />
che non ammettono f<strong>in</strong>zioni o demagogia. Aveva acquisito, dalla lunga frequentazione<br />
del mondo agricolo, concretezza, buon senso e capacità di visione a lungo term<strong>in</strong>e.<br />
Da allora non ho praticamente più rivisto <strong>Natali</strong> se non <strong>in</strong> brevissimi <strong>in</strong>contri casuali.<br />
Sono andato a trovarlo <strong>in</strong> cl<strong>in</strong>ica, a Bruxelles, dove era stato ricoverato, ormai<br />
molto malato, per essere operato. Sono stato all’Aquila, al funerale, per un ultimo saluto.<br />
Ho però spesso pensato a lui, ai quattro anni passati al Gab<strong>in</strong>etto, alla s<strong>in</strong>tonia,<br />
complicità e fiducia che hanno contribuito a rendere quegli anni, determ<strong>in</strong>anti per la<br />
mia formazione di funzionario europeo, anche fra i più <strong>in</strong>tensi e qu<strong>in</strong>di più belli della<br />
mia vita professionale.