L'Umbria nel bicchiere - CCIAA di Perugia - Camere di Commercio
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l'UmBriA nEl BicchiErE<br />
Nella regione piccola c’è il vino buono. Permettetemi <strong>di</strong> giocare con un vecchio<br />
detto popolare per inquadrare l’Umbria del vino degli anni Duemila, la sua incre<strong>di</strong>bile<br />
storia bacchica, le attitu<strong>di</strong>ni alla vitivinicoltura <strong>di</strong> qualità, il saper fare contemporaneo<br />
<strong>di</strong> un sacco <strong>di</strong> vignaioli e impren<strong>di</strong>tori agricoli, a partire da numeri<br />
che possono sembrare ad<strong>di</strong>rittura irrilevanti, se lo sguardo spazia sul mondo e le<br />
sue <strong>di</strong>namiche attuali. La regione contribuisce con meno <strong>di</strong> 1 milione <strong>di</strong> ettolitri<br />
<strong>di</strong> vino all’anno ai quantitativi <strong>di</strong> un paese come l’Italia che si colloca stabilmente<br />
tra i principali produttori del pianeta, eppure il dato qualitativo cambia ra<strong>di</strong>calmente<br />
quest’idea <strong>di</strong> nanismo, spostando l’attenzione sui caratteri ed il livello dei<br />
vini Made in Umbria. Dunque è questo l’osservatorio in cui si colloca la guida che<br />
avete in mano, la chiave <strong>di</strong> lettura scelta per affrontare un viaggio a tappe tra le<br />
più belle realtà del vino regionale. Un mosaico affascinante, tutt’altro che compiuto,<br />
e forse per questo in grado <strong>di</strong> sorprendere <strong>di</strong> continuo. Tassello dopo tassello<br />
“L’Umbria <strong>nel</strong> <strong>bicchiere</strong>” si muove alla scoperta dei protagonisti <strong>di</strong> un’impresa<br />
che da in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong>venta collettiva. Un viaggio affascinante attraverso territori,<br />
zone e sottozone, ver<strong>di</strong> colline e gaudenti corsi d’acqua, vigne, filari, cantine,<br />
bottiglie e personaggi incre<strong>di</strong>bili. Seguendo il sentiero del vino, ovviamente, ma<br />
non curandosi <strong>di</strong> perdersi, <strong>di</strong> tanto in tanto, per ritrovarsi in una realtà ancor più<br />
bella e suggestiva della precedente. Anche la bussola scelta, quella dei vini DOC e<br />
DOCG della regione, non deve essere usata in maniera troppo rigida e dogmatica.<br />
Lo scenario internazionale in materia sta cambiando, e anche quello regionale<br />
appare in una fase <strong>di</strong> forte <strong>di</strong>namismo. Un lavoro work in progress, dunque, un’istantanea<br />
a tratti nitida, in altri casi sfocata che necessita del compen<strong>di</strong>o e dell’approfon<strong>di</strong>mento<br />
del lettore. E a proposito <strong>di</strong> scatti, permettetemi <strong>di</strong> rivolgere un<br />
plauso alle fotografie <strong>di</strong> Pierpaolo Metelli che, come me, ha imparato a “battere”<br />
le vigne e annusare le cantine, cercando negli sguar<strong>di</strong> dei protagonisti l’essenza <strong>di</strong><br />
questa terra, riuscendo <strong>nel</strong>l’impresa <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare un quadro <strong>di</strong>namico, ancorato<br />
alle sue ra<strong>di</strong>ci e proiettato <strong>nel</strong> futuro.<br />
Antonio Boco<br />
{ L'UMBRIA NEL BICCHIERE<br />
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