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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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3. L’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e panel: il profilo degli utenti<br />

- Attraverso i dati derivanti dall’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e panel sugli enti lombardi si stima che alla<br />

f<strong>in</strong>e del 2011 gli assistiti complessivi siano stati 405.301, dunque <strong>in</strong> crescita rispetto<br />

ai dati censuari d’<strong>in</strong>izio 2011.<br />

- Cresce sensibilmente la quota di enti che assiste prevalentemente famiglie con<br />

almeno un figlio m<strong>in</strong>orenne (erano il 40% nel 2009, sono diventati il 46%), mentre<br />

dim<strong>in</strong>uisce o resta stabile la quota di enti che hanno <strong>in</strong>dicato come pr<strong>in</strong>cipale altre<br />

tipologie famigliari.<br />

- La caduta <strong>in</strong> disoccupazione è, come prevedibile, la prima causa d’impoverimento<br />

nell’ultimo anno: nel 34% degli enti è <strong>in</strong>fatti segnalato come il pr<strong>in</strong>cipale evento<br />

generatore di povertà nelle persone da loro assistite. Rispetto al 2008 la<br />

disoccupazione diventa ampiamente la causa più rilevante. In forte crescita anche i<br />

problemi legati alla casa (sfratto), la cui <strong>in</strong>cidenza è qu<strong>in</strong>tuplicata. Un peso rilevante<br />

cont<strong>in</strong>ua ad averlo anche l’<strong>in</strong>sufficienza del reddito, la presenza di problemi di salute<br />

(fisici o psichici) e la rottura dei legami familiari.<br />

4. Monitoraggio cont<strong>in</strong>uo dei percorsi di povertà<br />

- Per la prima volta nel 2011 ORES presenta i risultati del monitoraggio cont<strong>in</strong>uo delle<br />

famiglie e degli <strong>in</strong>dividui assistiti da un gruppo auto-selezionato di enti, resisi<br />

disponibili ad approfondire <strong>in</strong> modo cont<strong>in</strong>uativo le d<strong>in</strong>amiche presenti nell’ambito<br />

della propria utenza. I dati sono stati registrati mensilmente da un gruppo di 66 enti,<br />

che hanno ricostruito le <strong>in</strong>formazioni puntuali relative a 1.022 famiglie. Si tratta <strong>in</strong><br />

prevalenza di famiglie con figli, nella metà dei casi composte da almeno quattro<br />

componenti.<br />

- L’<strong>in</strong>sieme degli <strong>in</strong>dividui monitorati possiede un capitale umano particolarmente<br />

debole ed emerge una forte presenza di persone disoccupate. Per le coppie è<br />

<strong>in</strong>dividuata la reale condizione di difficoltà dalla lettura <strong>in</strong>crociata fra la condizione<br />

occupazionale dei due partner: nel complesso quasi la metà delle coppie non<br />

percepiscono alcun reddito o hanno serio rischio di cadere <strong>in</strong> tale condizione poiché<br />

l’unica entrata risulta precaria e <strong>in</strong>stabile. Di contro il dato più eclatante è quello<br />

relativo alle coppie con stabilità reddituale, pari al 56,8% del campione, <strong>in</strong> quanto<br />

documenta la crescita del fenomeno work<strong>in</strong>g poors anche <strong>in</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

- Ponendo a confronto le contenute entrate f<strong>in</strong>anziarie delle famiglie assistite (725 euro<br />

al mese <strong>in</strong> media) con le spese fisse per l’abitazione (affitto, mutuo e bollette)<br />

emerge che un terzo dell’<strong>in</strong>sieme monitorato ha bilancio negativo o nullo.<br />

- La raccolta cont<strong>in</strong>ua dei dati consente la lettura delle tappe del percorso<br />

d’impoverimento attraverso un’analisi della sequenzialità degli avvenimenti<br />

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