L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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8.3.2. Quanti sono i poveri intercettati rispetto al target regionale di riferimento? Il secondo livello di analisi ha riguardato la capacità di ciascuna delle policy analizzate di intercettare il target regionale di riferimento (inteso come l’insieme delle famiglie povere residenti in Lombardia che posseggono le caratteristiche d’accesso alla policy: composizione, età, condizione abitativa, etc.). Si è quindi voluto determinare la capacità di questi interventi di intercettare la popolazione in condizione di povertà assoluta che afferisce al suo target di riferimento. Le analisi svolte sono state basate sull’utilizzo congiunto di dati di fonte amministrativa e di fonte ufficiale (elaborazione su dati ISTAT Indagine su “I Consumi delle famiglie”). Sono state calcolate e confrontate tra loro due specifiche misure: - la capacità di copertura potenziale del target di riferimento in povertà assoluta (per ciascuna policy), ottenuta dal rapporto tra il totale delle famiglie beneficiarie di ciascun intervento (dato amministrativo) e la quota di famiglie povere residenti che posseggono le caratteristiche di target (stima su dati ISTAT); - la capacità effettiva di queste misure di raggiungere le famiglie in condizione di povertà assoluta (per ciascuna policy), ottenuta dal rapporto tra le famiglie beneficiarie povere di ciascun intervento (dato amministrativo comparato con le soglie di povertà 11 ) e la quota di famiglie povere residenti con le caratteristiche di target (stima su dati ISTAT). Relativamente alla capacità potenziale, le elaborazioni hanno evidenziato una buona capacità (nel caso in cui la politica fosse orientata al contrasto della povertà e quindi solo a beneficiari in condizione di povertà) di copertura del target regionale di riferimento in povertà assoluta, sebbene tale giudizio non consenta di stabilire l’effettiva capacità di questi interventi di favorire la fuoriuscita delle persone beneficiarie dalla condizione di povertà assoluta. A livello di capacità potenziale si passa dal 91% del FSA al 36% del Contributo per la prima casa (tabella 8.4). Il confronto tra copertura potenziale e copertura effettiva offre un’interessante prospettiva per determinare la capacità delle politiche regionali di sostegno al reddito di Regione Lombardia di intercettare le famiglie in povertà assoluta. Le elaborazioni effettuate a questo proposito evidenziano che la capacità effettiva di questi interventi si attesta intorno a valori percentuali ben più bassi rispetto alla loro capacità potenziale: 68% Vs 91% per il FSA, 4% Vs 36% per il Contributo per la prima casa. Non del tutto statisticamente attendibili, invece, i dati (di copertura potenziale o effettiva) relativi al Buono Famiglia e alla Dote Scuola, in quanto il campione di famiglie target estraibile dai dati ISTAT risulta sottostimato in modo significativo 12 . 11 Si tratta dei dati calcolati nella prima fase di analisi (paragrafo 8.3.1). 12 I dati campionari dell’indagine ISTAT non consentono una rappresentatività sufficiente per scendere ad un tale dettaglio di analisi come quello esplicitato dal target della policy (si pensi infatti al caso delle famiglie con almeno tre figli minori a carico, di cui almeno uno in età 0-6 anni nel Buono Famiglia). 180
Tabella 8.4 - Capacità delle policy di intercettare il target regionale di riferimento in condizione di povertà assoluta, anno 2009 (o Anno Accademico 2009-2010) Numero % potenziale % effetiva Numero Numero famiglie copertura copertura famiglie target in beneficiar beneficiari/ beneficiari/ beneficiarie povertà ie in target in target in totale (ISTAT) povertà povertà povertà Buono Famiglia 16.027 15.117 4.722 - ? 339% - ? 320% - ? Prima casa 4.445 520 12.509 36% 4% FSA 59.340 44.177 65.257 91% 68% Dote Scuola 170.045 80.813 36.807 - ? 462% - ? 220% - ? Fonte: elaborazione su dati Regione Lombardia e ISTAT "Indagine sui consumi delle famiglie", anno 2009 8.3.3. Qual è la spesa regionale destinata al contrasto della povertà assoluta? Nel terzo ed ultimo livello di analisi sono state considerate due voci di spesa: la spesa regionale effettiva e la parte di spesa utilizzata per beneficiari in condizione di povertà e quindi dedicata al contrasto alla povertà assoluta (sempre con riferimento alle 4 policy prese in esame). Questi importi sono stati poi comparati con l’importo di spesa potenziale per il contrasto alla povertà 13 (cioè quella spesa necessaria per far raggiungere all’intera popolazione in povertà assoluta la relativa soglia di povertà, in modo tale da non essere più povere) (tabella 8.5). In merito alla spesa potenziale, con riferimento all’anno 2009, Regione Lombardia avrebbe dovuto investire una somma pari a 324.594.960,00€ per colmare il cd. poverty gap 14 . Se si considera invece il dato relativo alla spesa effettiva sostenuta da Regione Lombardia per i beneficiari in condizione di povertà emerge che Regione Lombardia, attraverso le 4 policy prese in esame, è riuscita a coprire circa un quinto della spesa necessaria. Nell’anno 2009, infatti, la spesa effettiva per il target in povertà assoluta è stata nel complesso pari a 106.035.940,00€, il 54,8% di quanto stanziato per le 4 policy in esame (cioè 193.340.070,00) e il 32,7% della spesa potenziale che avrebbe dovuto sostenere per il contrasto totale della povertà. È infine opportuno sottolineare che le informazioni a disposizione non hanno consentito di determinare se e in che misura parte dei restanti 218.559.020,00€ necessari per colmare il poverty gap siano effettivamente stati spesi attraverso ulteriori interventi dedicati più in generale alle politiche di welfare. 13 La spesa potenziale è pari al divario annuale di povertà assoluta, cioè quanto servirebbe per far raggiungere la soglia di povertà a tutte le famiglie povere (spesa necessaria a Regione Lombardia per colmare il poverty gap). 14 Si veda il Capitolo 5 del medesimo Rapporto. 181
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