L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

approcci selettivi, resi necessari dall’incremento della domanda e dalle eventuali
difficoltà di risposta.
Il calcolo dell’indice di eterogeneità nazionale per il 2011 8 mostra che l’85% degli enti
presta assistenza sia a indigenti italiani che stranieri e che solo una piccola parte si
rivolge solo a italiani (14%) o a stranieri (1%) (figura 3.6).
Contrariamente alle previsioni l’orientamento “universalista” è cresciuto nel corso
degli ultimi tre anni (2009-2011), con un corrispondete ridimensionamento della
specializzazione funzionale solo verso italiani e stranieri.
Figura 3.6 - Distribuzione % degli enti per livello di eterogeneità nazionale degli assis titi.
Lombardia, anni 2009-2011
100
80
60
40
20
0
80 83 85
2 1 1
18 16 14
2009 2010 2011
solo italiani solo stranieri italiani e stranieri
Fonte: elaborazione ORES su dati rilevati (Allegato 1)
L’indice di eterogeneità anagrafica (in termini di classe d’età) ha un andamento più
eterogeneo anche perché è applicabile distintamente agli assistiti italiani e stranieri, da
un lato, e alla componente maschile e femminile, dall’altro lato. La maggior parte degli
enti che assiste gli indigenti italiani ha a che fare con persone di tutte le classi di età
previste dal questionario (36,7%) a conferma di un’elevata vocazione universalistica e
(soprattutto) della capacità di interloquire con sensibilità a bisogni altamente
differenziati. Gli enti che si occupano degli stranieri hanno meno occasioni di incontrare
persone in età avanzata e dunque si concentrano principalmente sulle tre fasce di età più
giovani (nel 40% dei casi) (figura 3.7).
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In un primo passaggio si è provveduto ad evidenziare la presenza/assenza degli italiani e degli stranieri
dicotomizzando le variabili iniziali; dalla successiva combinazione di queste due variabili si è poi giunti
all’indice di eterogeneità nazionale.
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