L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

elazionali e lavorative. I percorsi di aiuto sono in questi casi assai complessi e
impegnativi posto che richiedono interventi di lunga durata difficilmente sostenibili
senza il concorso di più enti (sanitari e sociali) e di più figure professionali. L’unica
categoria rimasta stazionaria (punteggio medio pari a 3) coincide con le persone con
elevata istruzione, che verosimilmente sono in gravi difficoltà per un complesso di
cause che il titolo di studio e il lavoro non riescono a fronteggiare.
3.4. I senza fissa dimora
Nell’ambito delle persone assistite dagli enti privato-sociali un caso limite è
rappresentato, come noto, dai senza fissa dimora, individui che più di tutti sperimentano
gli effetti cumulativi della povertà multidimensionale e dunque richiedono interventi
complessi e continuativi.
Nel 2011 i senza tetto superano le 60 mila unità 11 , va tuttavia adottata una certa
cautela interpretativa perché il modo di intendere questa categoria di indigenti non è
sempre univoco: come già emerso nel primo capitolo del Rapporto tale numero
potrebbe includere non solo individui in effettiva condizione di marginalità come i così
detti “senza tetto” bensì anche degli assistiti con residenza non dichiarata in quanto
soggetti irregolarmente presenti sul territorio lombardo. Tale ipotesi risulta in effetti
avvalorata dalla consistente presenza di “senza fissa dimora” stranieri (il 55,3% del
totale).
Considerando i 791 centri che hanno dichiarato di farsi carico di “senza fissa
dimora” 12 (42 individui all’anno in media), emerge che fra i loro assistiti questa
categoria ha mediamente un peso del 14,8%; tale percentuale sale tuttavia al 19,5% fra i
soli assistiti stranieri e scende al 13,8% fra gli assistiti italiani 13 (tabella 3.7).
Tabella 3.7 - Presenza dei senza fissa dimora italiani e stranieri.
Lombardia anno 2011 (valori % )
Senza dimora
italiani
Senza dimora
stranieri
Totale
Distribuzione % per nazionalità 44,7% 55,3% 100,0%
Quota % media per ente dei senza dimora
13,8% 19,5%
sul totale assistiti (nei 791 casi validi)
Fonte: elaborazione ORES su dati rilevati (Allegato 1)
14,8%
Nonostante l’ambiguità interpretativa associata all’espressione “senza fissa dimora”
resta in ogni caso il fatto che un numero elevato di assistiti ha condizioni abitative
11
Si tratta del dato emerso dal censimento degli enti all’1.1.2011 presentato nel primo capitolo. Rispetto
alle precedenti edizioni del rapporto si è stabilito di fare riferimento ai dati di censimento in quanto,
nonostante lo scostamento temporale, sono ritenuti più puntuali rispetto alle stime campionarie (per
maggiori approfondimenti si rimanda alla nota 4).
12
Questo dato, che si riferisce agli enti che hanno indicato il numero assoluto dei senza fissa, dimora, è
inferiore al numero di enti (839) che hanno fornito una stima dell’andamento dei senza fissa dimora nel
corso degli ultimi 12 mesi.
13
Tale differenziale fra italiani è stranieri è un ulteriore dato a supporto della tesi di una probabile
inclusione degli stranieri irregolari nella categoria dei “senza fissa dimora”, da parte dei responsabili degli
enti che hanno fornito le informazioni.
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