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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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“non povere”, ma soprattutto di famiglie “quasi povere”, vale a dire con una spesa<br />

mensile di poco superiore alla spesa m<strong>in</strong>ima accettabile e qu<strong>in</strong>di maggiormente esposte<br />

a rischi.<br />

NON POVERE<br />

POVERE<br />

Tabella 5.1 - Classificazione delle famiglie <strong>in</strong> base al livello di <strong>in</strong>tensità del fenomeno.<br />

Italia, Nord e <strong>Lombardia</strong>, anno 2010<br />

Classificazione delle famiglie Italia Nord <strong>Lombardia</strong><br />

Saldamente Non Povere (spesa superiore<br />

del 30% della soglia di povertà)<br />

127<br />

86,4 89,2 90,3<br />

Non Povere 6,5 5,1 4,3<br />

Quasi Povere (spesa superiore del 5% della<br />

soglia di povertà)<br />

Appena Povere (spesa <strong>in</strong>feriore del 5% della<br />

soglia di povertà)<br />

2,5 2,1 1,9<br />

1,7 1,4 1,4<br />

Povere 1,9 1,4 1,4<br />

Molto Povere (spesa <strong>in</strong>feriore del 30% della<br />

soglia di povertà)<br />

1,0 0,8 0,7<br />

Fonte: elaborazione ORES su dati ISTAT “I consumi delle famiglie”<br />

Dall’analisi di trend si osserva come tra il 2008 e il 2009 le famiglie lombarde “quasi<br />

povere” erano presumibilmente cadute <strong>in</strong> povertà dopo che gli effetti della crisi<br />

f<strong>in</strong>anziaria avevano <strong>in</strong>iziato a ripercuotersi sul mercato del lavoro; nel 2010 si assiste<br />

<strong>in</strong>vece ad un parziale slittamento di famiglie “saldamente non povere” <strong>in</strong> “non povere”<br />

e di parte di quest’ultime <strong>in</strong> “quasi povere”, <strong>in</strong> altre parole è il ceto medio che, pur non<br />

avendo problemi di povertà imm<strong>in</strong>ente, potrebbe trovarsi <strong>in</strong>difeso <strong>in</strong> caso di nuove<br />

m<strong>in</strong>acce.<br />

Oltre alle citate 150 mila famiglie <strong>in</strong> condizioni di povertà presenti sul territorio<br />

lombardo (3,5%), si stima <strong>in</strong>fatti che nel 2010 circa altre 81 mila famiglie (1,9%) si<br />

trov<strong>in</strong>o <strong>in</strong> una condizione di vulnerabilità (Castel, 1995). Per queste famiglie anche un<br />

fattore sfavorevole di modesta gravità potrebbe far perdere il proprio status e far<br />

scivolare verso l’impoverimento (Accolla, Pesenti, 2012), dal quale, come dimostrato<br />

dagli ultimi anni, è difficile uscire (Soma<strong>in</strong>i, 2002; Caritas Italiana - Fondazione “E.<br />

Zancan”, 2011).<br />

Pur essendo aumentata l’<strong>in</strong>cidenza di povertà, nel corso dell’ultimo anno si sono però<br />

osservati alcuni segnali <strong>in</strong>coraggianti: è <strong>in</strong>fatti lievemente calata la percentuale di<br />

famiglie lombarde nella condizione di povertà più estrema.

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