L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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provinciale abbia registrato un incremento dell’1%, l’incidenza degli assistiti sulla popolazione residente è comunque aumentata (da 6,0 a 6,8 per 100 residenti) 5 . Province Tabella 1.5 - Enti e assistiti secondo le principali aggregazioni territoriali. Lombardia, 1.1.2011 Enti Assistiti Numero medio Assistiti V. Ass. % V. ass. % assistiti per ente per 100 residenti* Varese 170 9,8 23.049 6,5 136 3,6 Como 106 6,1 11.483 3,2 108 3,4 Sondrio 20 1,2 3.564 1,0 178 5,5 Milano 645 37,1 197.537 55,3 306 6,8 Bergamo 206 11,9 26.920 7,5 131 3,6 Brescia 145 8,3 27.704 7,8 191 4,0 Pavia 96 5,5 15.409 4,3 161 5,1 Cremona 89 5,1 14.023 3,9 158 5,9 Mantova 36 2,1 5.634 1,6 157 2,6 Lecco 61 3,5 8.139 2,3 133 4,2 Lodi 40 2,3 5.361 1,5 134 4,1 Monza e Brianza 124 7,1 18.477 5,2 149 2,5 Classi di ampiezza demografica dei comuni 100.000 - - - - - - Capoluoghi 696 40,0 216.287 60,5 311 9,7 Zona altimetrica dei comuni Montagna Interna 163 9,4 17.642 4,9 108 3,3 Collina Interna 393 22,6 55.615 15,6 142 3,9 Pianura 1.182 68,0 284.043 79,5 240 5,4 Totale 1.738 100,0 357.300 100,0 206 4,9 * Si fa riferimento al numero di residenti dei soli 517 comuni sede degli enti della rilevazione, per i quali si dispone del numero di assistiti. Fonte: elaborazione ORES su dati rilevati (Allegato 1) La seconda provincia per numero di enti è quella di Bergamo (206) che, tuttavia, è superata dalla provincia di Brescia per numero totale di assistiti (27.704): in termini relativi, è invece la provincia di Cremona a far registrare, dopo Milano, il più elevato tasso di incidenza di assistiti sulla popolazione residente (5,9 per 100) 6 . Sul fronte opposto vanno segnalati i valori registrati per le province di Monza e Brianza (2,5%) e di Mantova (2,6%) a cui, d’altro canto, corrispondono ben 124 enti nel primo caso e 5 Si noti che nella provincia di Milano (avendo debitamente escluso le informazioni relative ai comuni della provincia di Monza e Brianza da tutte le tre ultime rilevazioni), sia il numero medio di assistiti per ente, sia l’incidenza del numero di assistiti sulla popolazione residente sono sempre aumentati a partire dal 2009, rispettivamente da 227 a 306 e da 5,0 a 6,8 per 100. 6 A tale proposito va osservato che nella precedente rilevazione l’incidenza della povertà a Cremona era la più elevata (6,5%) e pertanto può ritenersi in calo. 20
solo 36 enti nel secondo. Infine, sia per il numero di enti (20) che per quello degli assistiti (3.564), la provincia più piccola è quella di Sondrio per la quale, però, l’incidenza sul totale dei residenti non appare trascurabile (5,5%). Con riferimento alla classe di ampiezza demografica dei comuni si può affermare che, se si escludono i comuni più piccoli (con meno di 1.000 residenti) per i quali l’incidenza risulta molto elevata (a fronte di un esiguo numero di enti e di assistiti) 7 , sono i capoluoghi di provincia a detenere il primato della graduatoria tanto in termini assoluti (696 enti per un totale di oltre 216mila assistiti), quanto in termini relativi (9,7 per 100 residenti). Nei capoluoghi si può notare inoltre un valore del numero medio di assistiti per ente (311) nettamente superiore alla media regionale (206), a conferma del carattere urbano 8 della forma materiale della povertà. Questo dato è ulteriormente ribadito dalla distribuzione secondo la zona altimetrica: con oltre il 68% dei centri e l’80% degli assistiti sono i comuni di pianura i protagonisti principali; per essi si osserva una dimensione media degli enti pari a 240 assistiti e un’incidenza sulla popolazione residente pari al 5,4%. 1.2.1. Caratteristiche strutturali 1.2. La popolazione degli assistiti In base a quanto emerge dalla rilevazione sono una minoranza gli enti che non hanno fornito informazioni sul profilo strutturale dei loro assistiti (il genere, la classe d’età e la cittadinanza): solo 171 enti (11%) per un totale di 19.460 assistiti (5%). In particolare, il grado di copertura più elevato rispetto al numero di enti si rileva con riferimento alla cittadinanza (89%) mentre rispetto al numero di assistiti si osserva con riferimento alla classe d’età (94%). Per quanto riguarda la condizione “senza fissa dimora”, in base alle informazioni disponibili non è stato possibile distinguere la modalità “zero” dall’informazione mancante, pertanto le percentuali indicate non possono dare conto del grado di copertura rispetto alla totalità degli enti e degli assistiti. 7 Per i comuni più piccoli (solo 8 nella rilevazione) si osserva infatti un aumento notevole del numero di assistiti rispetto alla precedente rilevazione, attribuibile in particolare ad un unico ente (situato nella provincia di Pavia) che ha visto decuplicare la propria utenza. 8 Con ciò si intende sottolineare come, in un intreccio di relazioni di causa/effetto, le condizio ni di marginalità sociale risultano maggiormente evidenti e rilevati nei contesti urbani che altrove (la campagna, o semplicemente il resto della provincia). 21
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