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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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di un assetto di tipo burocratico, unilaterale. Ne risulta <strong>in</strong> alcuni casi l’immag<strong>in</strong>e di un<br />

sistema ancora <strong>in</strong>fluenzato da un’idea di governo <strong>in</strong>teso come gerarchia (Pierre e Peters,<br />

2000), come flusso del potere top down, che non riesce ad aprirsi pienamente a forme<br />

più collaborative di governance (Newman, 2004), orientate a un approccio bottom up<br />

nella programmazione e implementazione delle politiche pubbliche, così da poterle<br />

meglio adattare alle caratteristiche e ai bisogni effettivamente presenti nel territorio di<br />

riferimento.<br />

È possibile considerare gli aspetti appena evidenziati come una conseguenza del<br />

modo <strong>in</strong> cui sono state gestiste le diverse riforme che hanno <strong>in</strong>teressato il sistema<br />

assistenziale nel corso della nostra storia repubblicana (<strong>in</strong> particolare quella a cavallo<br />

del nuovo millennio). Se l’<strong>in</strong>tento orig<strong>in</strong>ario del legislatore nazionale è stato <strong>in</strong>fatti di<br />

realizzare un sistema multilivello, multiattore e multisettore, basato su una logica di<br />

sussidiarietà e di <strong>in</strong>tegrazione, nella pratica <strong>in</strong>vece è andato prendendo forma un quadro<br />

per certi versi ancora frammentato, eterogeneo e <strong>in</strong>fluenzato da un assetto di tipo<br />

burocratico. Ciò è dipeso essenzialmente da due fattori. Innanzitutto è stata riconosciuta<br />

autonomia legislativa (nel caso delle Regioni) e funzionale agli enti di governo<br />

territoriali senza che, al contempo, fossero def<strong>in</strong>iti a livello nazionale i livelli essenziali<br />

delle prestazioni. In secondo luogo è stato del tutto trascurato l’impatto che la cultura e<br />

la capacità amm<strong>in</strong>istrativa delle nostre istituzioni avrebbe esercitato sulla governance.<br />

Molto spesso, tanto nella letteratura di settore quanto nel dibattito politico e<br />

amm<strong>in</strong>istrativo, si tende a sottovalutare l’importanza che il tema della capacità<br />

amm<strong>in</strong>istrativa ricopre per il funzionamento delle politiche pubbliche. Come ha<br />

sottol<strong>in</strong>eato Ranci, ciò dipende essenzialmente dalla tendenza, molto diffusa nel nostro<br />

Paese, a concentrare maggiormente l’attenzione sui temi relativi «all’orientamento<br />

culturale e normativo» (Ranci, 2001, p. 167), trascurando <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> modo considerevole<br />

quello relativo alla concreta implementazione (Allison, 1980).<br />

Nel caso della riforma del nostro sistema assistenziale, sono stati sottovalutati<br />

almeno 3 aspetti a questo riguardo: a) l’impatto che questa avrebbe effettivamente<br />

esercitato sull’organizzazione dell’amm<strong>in</strong>istrazione a qualsiasi livello di governo (<strong>in</strong><br />

particolare su Regioni e Comuni); b) le effettive capacità gestionali del personale<br />

amm<strong>in</strong>istrativo chiamato a darne attuazione; c) la necessità della formazione per gli<br />

addetti, come per altro auspicato nelle raccomandazioni avanzate nella relazione f<strong>in</strong>ale<br />

della Commissione Onofri. Queste lacune hanno determ<strong>in</strong>ato la creazione di due regimi<br />

assistenziali tra loro profondamente divergenti: quello disegnato sulla carta e quello<br />

reale.<br />

L’analisi del caso lombardo ha messo <strong>in</strong> risalto due ulteriori aspetti di particolare<br />

rilievo. In primo luogo, ha evidenziato come il tema della capacità amm<strong>in</strong>istrativa tenda<br />

a precedere e, al contempo, a condizionare la governance delle politiche sociali. La<br />

concreta implementazione del policy mak<strong>in</strong>g regionale <strong>in</strong>fatti non rispecchia tanto<br />

l’orientamento politico e valoriale della maggioranza al governo, quanto la capacità del<br />

personale amm<strong>in</strong>istrativo (<strong>in</strong> modo particolare dei funzionari chiamati alla gestione<br />

ord<strong>in</strong>aria degli <strong>in</strong>terventi) di saperlo decl<strong>in</strong>are nella prassi quotidiana.<br />

L’esempio della <strong>Lombardia</strong> appare emblematico da questo punto di vista. La<br />

<strong>Regione</strong> che più di tutte ha <strong>in</strong>centrato la sua azione politica sull’affermazione del<br />

pr<strong>in</strong>cipio di sussidiarietà e che, simultaneamente, ha recepito al proprio <strong>in</strong>terno<br />

l’<strong>in</strong>dirizzo contenuto nella legge quadro di riord<strong>in</strong>o del nostro sistema assistenziale,<br />

nella prassi (qui il riferimento è all’ambito del contrasto alla povertà) tende a<br />

manifestare ancora delle difficoltà nella sua effettiva attuazione. Tali difficoltà vanno<br />

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