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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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Tabella 3.14 - Distribuzione percentuale degli enti per variazione del numero di utenti usciti dalla<br />

condizione di bisogno dal 2008 al 2011. <strong>Lombardia</strong><br />

Val. %<br />

Ridotto 22,6%<br />

Costante 69,4%<br />

Ampliato 8,1%<br />

Fonte: elaborazione ORES su dati rilevati (Allegato 1)<br />

Il profilo analitico di questo andamento - espresso dalla tavola di transizione (tabella<br />

3.15) - documenta <strong>in</strong>fatti che la parte maggioritaria delle situazioni “costanti” (39%)<br />

co<strong>in</strong>cide con la totale persistenza degli <strong>in</strong>digenti nella loro situazione svantaggiata,<br />

mentre la parte “mobile” <strong>in</strong>dica un’evoluzione positiva per una quota di <strong>in</strong>digenti (7%)<br />

che non supera il 20% del totale e solo raramente (2%) lo supera; la parte mobile<br />

sperimenta però anche un’evoluzione negativa che nel complesso ha co<strong>in</strong>volto il 23%<br />

degli enti.<br />

Tabella 3.15 - Distribuzione <strong>in</strong>crociata degli enti 2008-2011 per numero di utenti usciti dalla<br />

condizione di bisogno. <strong>Lombardia</strong> (% di enti) 20<br />

2011<br />

Nessun utente<br />

Meno del 20%<br />

degli utenti<br />

Più del 20%<br />

degli utenti Totale<br />

Nessun<br />

utente<br />

Meno del<br />

38,7% 6,5% ,0% 45,2%<br />

20% degli<br />

utenti<br />

12,9% 29,0% 1,6% 43,5%<br />

Più del 20%<br />

degli utenti<br />

1,6% 8,1% 1,6% 11,3%<br />

Totale 53,2% 43,5% 3,2% 100,0%<br />

Fonte: elaborazione ORES su dati rilevati (Allegato 1)<br />

2008<br />

Aggregando questi dati secondo un cont<strong>in</strong>uum che va dalla situazione più negativa a<br />

quella più positiva si ottiene un profilo più realistico delle diverse circostanze che vede<br />

il 39% <strong>in</strong> posizione stabile molto negativa, il 2% <strong>in</strong> posizione stabile molto positiva, il<br />

29% <strong>in</strong> posizione stabile <strong>in</strong>termedia, l’8% <strong>in</strong> miglioramento e il 23% <strong>in</strong> peggioramento.<br />

In s<strong>in</strong>tesi, la parte maggioritaria degli enti ritiene che gli assistiti siano rimasti stabili o<br />

decaduti <strong>in</strong> condizioni svantaggiate, mentre la parte m<strong>in</strong>oritaria ritiene che la situazione<br />

abbia mantenuto o acquisito sviluppi favorevoli.<br />

3.7. Osservazioni conclusive<br />

In modo del tutto simile a quanto accade per la disoccupazione - che costituisce una<br />

delle pr<strong>in</strong>cipali fonti di esclusione economica e <strong>sociale</strong> della popolazione <strong>in</strong> età di<br />

lavoro - anche la povertà può essere di lunga o di breve durata, dando vita ad un<br />

<strong>in</strong>trappolamento nell’<strong>in</strong>digenza o a un semplice cont<strong>in</strong>genza sfavorevole, superabile con<br />

20 In verde sono <strong>in</strong>dicati gli enti <strong>in</strong> cui è aumentata la quota di assistiti usciti dalla condizione di bisogno e<br />

<strong>in</strong> grigio quelli che la hanno ridotta.<br />

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