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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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A partire dai dati rilevati, di cui si è appena commentato il grado di copertura, è stato<br />

possibile effettuare delle stime <strong>in</strong> merito alla diffusione della povertà nel territorio<br />

lombardo rapportando il numero di assistiti con il numero di residenti 18 .<br />

Per quanto riguarda il “livello medio” della povertà, cui si fa riferimento nelle stime<br />

e nell’allegato cartografico (Allegato 2), vale la pena di ricordare che esso risulta come<br />

media tra il valore “m<strong>in</strong>imo”, calcolato attraverso il rapporto tra il numero di assistiti<br />

nel comune primario e la popolazione complessiva residente nel suo grappolo 19 , e il<br />

valore “massimo”, che deriva dal rapporto tra il numero di assistiti e la popolazione<br />

residente unicamente nel comune primario 20 .<br />

Dei 517 grappoli di comuni, il 26% mostra tassi di <strong>in</strong>cidenza della povertà<br />

(considerata nella sua variante media) superiori al 3% 21 ; va notato come tale dato<br />

corrisponda a ben il 44% della popolazione complessiva residente nei 1.740 comuni<br />

co<strong>in</strong>volti (come primari o conf<strong>in</strong>anti) nella rilevazione e a più del 50% della<br />

popolazione residente nei soli comuni primari. Inoltre, quasi una persona su tre (il 34%<br />

nei comuni primari) vive <strong>in</strong> territori dove l’<strong>in</strong>cidenza della povertà assume un carattere<br />

più severo, mostrando tassi superiori al 5%.<br />

All’estremo opposto, più di un terzo dei grappoli (il 19% della popolazione) mostra<br />

tassi <strong>in</strong>feriori all’1%: a essi corrisponde il 19% della popolazione dei comuni primari e<br />

il 25% della popolazione complessiva dei grappoli.<br />

Tassi di<br />

povertà<br />

Tabella 1.12 - Distribuzione dei tassi di povertà materiale nei comuni lombardi<br />

secondo la variante media (*). <strong>Lombardia</strong>, 1.1.2011<br />

Numero comuni Popolazione residente<br />

primari del grappolo<br />

Nei comuni<br />

primari<br />

Nel grappolo<br />

V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %<br />

Oltre il 5% 57 11,0 173 12,9 2.467.500 34,1 2.765.240 28,6<br />

tra il 3% e il 5% 79 15,3 169 12,6 1.201.855 16,6 1.449.783 15,0<br />

tra il 2% e il 3% 89 17,2 224 16,7 1.077.088 14,9 1.388.958 14,4<br />

tra l’1% e il 2% 110 21,3 283 21,1 1.135.939 15,7 1.637.508 17,0<br />

non più dell’1% 182 35,2 491 36,6 1.349.563 18,7 2.411.011 25,0<br />

Totale 517 100,0 1340 100,0 7.231.945 100,0 9.652.500 100,0<br />

* Tale stima della povertà è ottenuta come media tra l’<strong>in</strong>cidenza massima (rapporto tra il numero di<br />

assistiti e la popolazione residente <strong>in</strong> ciascun comune sede di almeno un Ente) e l’<strong>in</strong>cidenza m<strong>in</strong>ima<br />

(rapporto tra il numero di assistiti e la popolazione residente nel grappolo di comuni costituito da ciascun<br />

comune sede di Enti e dai comuni ad esso conf<strong>in</strong>anti, attribuiti secondo il criterio del “vic<strong>in</strong>o più vic<strong>in</strong>o”).<br />

Fonte: elaborazione ORES su dati rilevati (Allegato 1)<br />

Se si confrontano i risultati con quelli della precedente rilevazione si può osservare una<br />

tendenza all’aumento del numero dei grappoli nelle classi estreme, dove l’<strong>in</strong>cidenza<br />

della povertà materiale è più elevata (oltre il 5%) o più bassa (meno dell’1%). Tuttavia,<br />

a un più attento esame si può osservare una netta contrazione della quota di popolazione<br />

18<br />

Per maggiori approfondimenti si faccia riferimento alle precedenti edizioni del Rapporto ORES<br />

(Blangiardo, Rimoldi, 2007, 2009, 2010, 2011).<br />

19<br />

L’ipotesi di base è che la popolazione esposta al rischio di povertà co<strong>in</strong>cida con la popolazione<br />

complessiva del grappolo e che il fenomeno della povertà si distribuisca uniformemente sul suo territorio,<br />

<strong>in</strong>dipendentemente dalla distanza di ogni s<strong>in</strong>golo conf<strong>in</strong>ante dal comune primario.<br />

20<br />

Questo secondo estremo si basa sull’ipotesi che la popolazione a rischio sia concentrata nel solo<br />

comune primario.<br />

21<br />

In altre parole, il numero di assistiti è il 3% della popolazione residente.<br />

32

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