L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...
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quale, a causa del contenuto costo dei prodotti, queste famiglie hanno orientato circa il<br />
12% delle voci di spesa considerate <strong>in</strong> questa analisi.<br />
Figura 5.9 - Distribuzione degli acquisti di pane, pasta, frutta, carne, pesce e abbigliamento per<br />
luogo d'acquisto e per condizione di povertà delle famiglie. <strong>Lombardia</strong>, anno 2010<br />
100%<br />
80%<br />
60%<br />
40%<br />
4,6 8,1<br />
26,7 19,8<br />
51,9<br />
138<br />
53,1<br />
20%<br />
0%<br />
13,1<br />
3,7<br />
7,0<br />
11,9<br />
famiglie non povere famiglie povere<br />
Hard Discount Ipermercato Supermercato Negozio tradizionale Mercato comunale<br />
Fonte: elaborazione ORES su dati ISTAT “I consumi delle famiglie”<br />
È possibile calcolare l’<strong>in</strong>dice di orientamento 8 sopradescritto anche <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di luogo<br />
d’acquisto (di pane, pasta, frutta, carne, pesce e abbigliamento) con lo scopo di misurare<br />
la propensione verso i vari punti vendita delle famiglie che possono permettersi una<br />
spesa mensile m<strong>in</strong>imamente accettabile e delle famiglie che al contrario non sostengono<br />
una spesa tale da soddisfare i bisogni primari.<br />
Dall’analisi dei consumi familiari del 2010 emerge come <strong>in</strong> <strong>Lombardia</strong> soprattutto<br />
l’hard discount, ma anche il mercato comunale (e lievemente anche il supermercato)<br />
siano luoghi di acquisto più diffusi tra i poveri, <strong>in</strong> altre parole che pesano molto nelle<br />
scelte d’acquisto dei poveri e poco nelle scelte d’acquisto dei non poveri. Al contrario le<br />
famiglie con una spesa superiore alla soglia di povertà assoluta mostrano di potersi<br />
permettere una maggior libertà anche nelle scelte del luogo d’acquisto e il divario dalle<br />
famiglie povere si mostra particolarmente evidente per quanto riguarda il ricorso<br />
all’ipermercato e al negozio tradizionale (a maggiore esclusiva delle famiglie non<br />
povere).<br />
Dal confronto con la media nazionale (barre vuote tratteggiate) emerge come vi siano<br />
m<strong>in</strong>ori diversità tra poveri e non poveri anche per quanto riguarda l’orientamento tra i<br />
luoghi di acquisto (<strong>in</strong>dice maggiormente prossimo allo 0 e qu<strong>in</strong>di all’equilibrio).<br />
8 Si veda nota 7.