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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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accaduti: i problemi lavorativi ed economici con maggiore probabilità possono<br />

rimanere l’unica problematica presente nella famiglia, tutte le altre cause di bisogno<br />

si concatenano generando condizioni di difficoltà più complesse. Dall’analisi di<br />

questi casi con molteplicità di eventi causa di bisogno emerge come la separazione o<br />

il divorzio sono quasi sempre evento “primo” a seguito del quale emergono altre<br />

problematiche mentre l’<strong>in</strong>sufficienza del reddito, i debiti e soprattutto lo sfratto o la<br />

perdita della casa sono con maggiore probabilità eventi conseguenti rispetto a un<br />

primo evento differente.<br />

5. La povertà assoluta<br />

- Nel 2010 risulta <strong>in</strong> condizioni di povertà assoluta il 3,5% della popolazione<br />

lombarda, pari a circa 150.000 famiglie. Si tratta di un dato <strong>in</strong> costante, seppur lenta,<br />

crescita (era al 2,7% nel 2005), più basso di oltre un punto rispetto alla media<br />

nazionale del 4,6%. Oltre a queste famiglie, ve ne sono altre 81.000 (1,9% della<br />

popolazione) <strong>in</strong> condizione di vulnerabilità, poiché presentano una spesa per consumi<br />

appena superiore rispetto alla soglia di povertà.<br />

- Rispetto agli ultimi anni s’<strong>in</strong>verte per la prima volta l’andamento dell’<strong>in</strong>tensità della<br />

povertà assoluta, misura della gravità della condizione <strong>in</strong> cui si trovano le famiglie<br />

povere, pur restando superiore rispetto alle medie nazionali. Nel 2010 le famiglie<br />

povere lombarde avrebbero avuto bisogno di un ulteriore 18,5% di spesa (circa 173<br />

euro <strong>in</strong> più) per uscire dalla condizione di povertà, rispetto al 20,1% del 2009.<br />

- Le famiglie saldamente non povere, dunque al riparo dai pr<strong>in</strong>cipali rischi<br />

d’impoverimento, sono <strong>in</strong> <strong>Lombardia</strong> il 90,3%, contro l’86,4 della media italiana.<br />

- Rispetto alle tipologie famigliari, il rischio di povertà è più elevato nelle famiglie con<br />

anziani (6% per le persone sole over 65 anni e addirittura 7,5% tra gli anziani over 75<br />

anni), nelle famiglie con 5 o più componenti (6%), nelle famiglie monogenitoriali<br />

(5,8%).<br />

- Il calcolo della povertà per fasce d’età mostra l’<strong>in</strong>cidenza massima tra gli over 75: gli<br />

ultra 75enni poveri rappresentano <strong>in</strong>fatti il 7,7% del totale degli ultra 75enni<br />

lombardi. In questa fascia di età vi sono evidentemente m<strong>in</strong>ori possibilità di eventi<br />

favorevoli per uscire dalla povertà, ma anche maggiori probabilità di eventi critici,<br />

prevalentemente legata alla riduzione dell’autosufficienza fisica e per conseguenza<br />

anche di quella economica. Accanto agli anziani spicca anche l’<strong>in</strong>cidenza della<br />

povertà tra la popolazione m<strong>in</strong>orenne (6-17 anni), superiore di circa 3 punti rispetto<br />

alla popolazione complessiva.<br />

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