L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...
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Attraverso un’apposita batteria di <strong>in</strong>dicatori è possibile esplorare la relazione tra<br />
povertà e stili di vita, con riferimento alla popolazione straniera della <strong>Lombardia</strong>. Le<br />
variabili considerate riguardano abitud<strong>in</strong>i connesse allo stato di salute e benessere: l’uso<br />
di medic<strong>in</strong>e/rimedi tipiche dal paese d’orig<strong>in</strong>e degli <strong>in</strong>tervistati, la pratica sportiva,<br />
fumare, mangiare quotidianamente frutta e verdure e far visite di controllo periodiche e<br />
di prevenzione. Per ogni aspetto, vengono posti a confronto due valori: la percentuale di<br />
stranieri che adottano il comportamento <strong>in</strong> oggetto misurata tra gli <strong>in</strong>dividui <strong>in</strong><br />
condizione di povertà da un lato e tra quelli che non lo sono dall’altro.<br />
Figura 7.3 - Percentuale di stranieri sopra la soglia di povertà e percentuale<br />
sotto la soglia di povertà che hanno le abitud<strong>in</strong>i di vita <strong>in</strong>dicate. <strong>Lombardia</strong>, anno 2011<br />
Far visite di controllo periodiche e di prev.<br />
Mangia frutta e verdure tutti i giorni<br />
Fumatore<br />
Sport almeno due volte alla settimana<br />
Usa medic<strong>in</strong>e/rimedi portati dal suo paese<br />
166<br />
27,9%<br />
21,9%<br />
25,3%<br />
18,3%<br />
22,5%<br />
21,0%<br />
43,8%<br />
40,7%<br />
% non poveri con l'abitud<strong>in</strong>e % poveri con l'abitud<strong>in</strong>e<br />
Fonte: elaborazione ORES su dati Fondazione ISMU - ORIM<br />
83,3%<br />
80,2%<br />
Il ricorso a cure tipiche del paese d’orig<strong>in</strong>e riguarda poco più di uno straniero su c<strong>in</strong>que<br />
sia per chi vive sotto la soglia di povertà (21%) sia per chi si colloca sopra (22,5%).<br />
Maggiori differenze emergono per altre variabili. Frutta e verdura fanno più<br />
frequentemente parte del regime alimentare degli stranieri non poveri (83,3% contro<br />
80,2%). L’abitud<strong>in</strong>e allo sport, la cui pratica non è gratuita per molteplici discipl<strong>in</strong>e, è<br />
più diffusa tra gli stranieri <strong>in</strong> condizione di maggiore tranquillità economica (25,3%<br />
contro 18,3%). Discorso analogo vale per le visite di controllo e prevenzione (43,8%<br />
contro 40,7%) mentre, per quanto concerne il fumo (27,9% contro 21,9%), si tratta<br />
nuovamente di un’abitud<strong>in</strong>e meno diffusa tra i meno abbienti, ma con un vantaggio<br />
(anziché uno svantaggio come negli altri casi considerati) dal punto di vista della salute.<br />
Una tematica complementare riguarda il ricorso da parte degli stranieri a servizi di tipo<br />
socio-sanitario. Attraverso una seconda batteria di <strong>in</strong>dicatori l’obiettivo è quello di<br />
riconoscere nuove disparità di comportamento tra le famiglie che si trovano sotto la<br />
soglia di povertà e quelle che si collocano sopra.