L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

loro forze con minimi incrementi di personale, poco influiscono sul numero medio
generale di operatori 10 .
In sintesi i dati relativi al panel mostrano un trend generale abbastanza positivo nei
quattro anni: la varietà di servizi che erano erogati quattro anni fa è stata conservata
anche se con dinamiche differenziate, in un numero significativo di enti i giorni di
apertura al pubblico sono cresciuti o rimasti invariati (rispettivamente il 21 e il 705
degli enti), il bacino di utenza è stato spesso ampliato o è rimasto invariato (per il 48,6%
è di tipo sovra-comunale) e, infine, anche il numero di operatori è cresciuto in buona
parte degli enti (nel 58% degli enti).
Gli indicatori descritti in questo paragrafo permettono di definire un profilo positivo
dell’attività svolta dagli enti del panel longitudinale; tuttavia, non dimentichiamo che il
benessere e la crescita di queste realtà sono il riverbero di una società civile dove la
povertà e l’esclusione sociale non vengono meno, bensì crescono. Ciò è ampiamente
documentato nell’analisi trasversale degli enti, laddove l’indice di sovraccarico e la
scarsità delle risorse finanziarie e materiali rivelano che l’attuale contesto socioeconomico
sta mettendo a dura prova i centri, che, pur rivelando un buono spirito di
adattamento, devono confrontarsi quotidianamente non solo con la povertà degli utenti,
ma anche con la loro ridotta disponibilità di risorse.
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Detto altrimenti, se due centri con 3 operatori passano a 4, aggiungono il 25% delle loro risorse; se,
invece, un ente passa da 50 a 45 persone perde solo il 10%. Due centri affermano di essere cresciuti e uno
solo di aver ridotto il proprio personale, ma, in termini assoluti, abbiamo comunque perso 1 operatore: nel
primo caso il numero di operatori medio dei 3 centri è 18,7 (media fra 3, 3, e 50) e nel secondo caso si
riduce a 17,7 (media fra 4,4 e 45).
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