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L'esclusione sociale in Lombardia - Eupolis Lombardia - Regione ...

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famiglie con figli a carico hanno un rischio superiore dell’82% rispetto a quello delle<br />

altre famiglie, nel Nord è superiore del 73% mentre <strong>in</strong> Italia del 65%.<br />

Figura 6.5 - Indice ORES di Povertà Multidimensionale (OMPI) per presenza di bamb<strong>in</strong>i<br />

dipendenti <strong>in</strong> famiglia. <strong>Lombardia</strong>, Nord, Italia, anni 2006-2010<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

-<br />

4,2<br />

2,5 2,4<br />

1,6<br />

1,5<br />

1,1<br />

2006 2007 2008 2009 2010<br />

Italia - Con Italia - Senza Nord - Con<br />

153<br />

3,9<br />

2,0<br />

1,2<br />

1,1<br />

Nord - Senza <strong>Lombardia</strong> - Con <strong>Lombardia</strong> - Senza<br />

Fonte: elaborazione ORES su dati Indag<strong>in</strong>e ISTAT IT-SILC “Reddito e condizioni di vita”<br />

6.4. L’accumularsi dei s<strong>in</strong>tomi di deprivazione<br />

Come si è precedentemente segnalato, secondo l’approccio ORES alla povertà<br />

multidimensionale l’identificazione dell’<strong>in</strong>dividuo come “povero” è v<strong>in</strong>colata alla sua<br />

appartenenza ad una famiglia a basso reddito (primo degli <strong>in</strong>dicatori considerati), <strong>in</strong> altri<br />

term<strong>in</strong>i la carenza reddituale è condizione necessaria per lo status di povero. Nel<br />

passaggio all’ottica multi-ambito, tuttavia, la carenza di reddito diventa condizione non<br />

sufficiente per far sì che tale <strong>in</strong>dividuo venga considerato povero anche da un punto d i<br />

vista multidimensionale. Non meno rilievo hanno <strong>in</strong>fatti gli altri s<strong>in</strong>tomi di privazione<br />

considerati, <strong>in</strong> quanto è noto come l’accumularsi sugli stessi <strong>in</strong>dividui di molteplici<br />

condizioni di svantaggio aggravi ulteriormente la situazione <strong>in</strong>dividuale e familiare, con<br />

conseguenti rischi di cronicità della condizione e caduta nella cosiddetta “trappola della<br />

povertà”.<br />

La distribuzione percentuale degli <strong>in</strong>dividui per numero di esperienze di privazione<br />

(cioè di ambiti di vita <strong>in</strong> cui sono presenti s<strong>in</strong>tomi di povertà) ha messo particolarmente<br />

<strong>in</strong> evidenza come <strong>in</strong> <strong>Lombardia</strong> il 5,4% della popolazione considerata nel 2010 abbia<br />

fatto esperienza di s<strong>in</strong>tomi di privazione appartenenti ad almeno due delle dimensioni di<br />

povertà considerate (una delle quali è la povertà dal punto di vista economico) e la metà<br />

di questi <strong>in</strong>dividui si trovi <strong>in</strong> condizione ulteriormente più grave <strong>in</strong> quanto ha registrato<br />

s<strong>in</strong>tomi <strong>in</strong> almeno tre dimensioni.

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