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L'altra metà del cielo

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insieme.<br />

Mentre varcava la porta di casa si calmò, quasi per forza, dopo aver sentito la voce di sua sorella.<br />

Ma quando entrò nel salotto vide quei corpi che lentamente si sfioravano con una intimità che gli<br />

trafisse l'anima, vide quelle mani che si toccavano solo amichevolmente ma che a lui fecero un<br />

effetto devastante, sentì le loro risate complici e vide i loro occhi fissi nei reciproci sguardi.<br />

Non ebbe più la forza di trattenere qualsiasi emozione ma per non rendere la situazione drammatica<br />

fece uscire dalla sua bocca una semplice domanda. ''Giulio che cazzo ci fai qui?'' con tono duro e<br />

sotto sotto anche inquisitore.<br />

Giulio incredulo da quell'apparizione non riuscì a parlare ma subito si alzò da quel divano che per<br />

gli occhi <strong>del</strong>l'amico rappresentava il luogo <strong>del</strong> tradimento.<br />

Viola si spaventò, vedendo il fratello così spossato e chiese cosa fosse successo.<br />

Andrea volle piangere ma trasformò tutto il patimento e l'angoscia in una corazza che in quel<br />

momento nessuno avrebbe potuto scalfire. ''Mamma ha avuto un ictus. Ora la stanno operando...''<br />

disse, con tono freddo. Viola scoppiò a piangere mentre il suo corpo si accasciava per terra, voleva<br />

sapere, voleva sperare, voleva svegliarsi da quell'incubo ma non ci riuscì.<br />

Tutti volevano sapere qualcosa ed esternare qualche doloroso sentimento ma non accadde nulla e<br />

rimasero lì, in muto silenzio.<br />

***<br />

''Andrea...Andrea...'' soffiò silenziosamente quella voce affaticata e stanca, mentre Andrea alzava la<br />

testa dal ciglio <strong>del</strong> suo letto.<br />

La guardò con aria assonnata e preoccupata, e chiese ''Mamma come ti senti? Devo chiamare il<br />

dottore? Ti fa male qualcosa?...''.<br />

Lentamente la mano <strong>del</strong>la donna accarezzò il viso di suo figlio, per tranquillizzarlo e proteggerlo un<br />

minimo da quello che stava accadendo. ''No tesoro, non devi chiamare nessuno, mi sento bene solo<br />

un po' stanca, ma è normale..sta tranquillo.'' rispose, con voce pacata e ferma.<br />

Lui dopo qualche secondo si alzò per sgranchirsi un po' le gambe e si diresse verso la grande vetrata<br />

che dava sul giardino. Guardò il <strong>cielo</strong> e non pensò a nulla. ''Stasera ci sarai?'' chiese la mamma.<br />

Andrea si voltò, la fissò e chiese ''Perché? Che c'è stasera di particolare?''.<br />

La signora Claudia volse a lui uno sguardo armonioso come se stesse ammirando un quadro<br />

prezioso e perfetto, sorrise e dopo un po' rispose, dicendo ''Nulla di importante...voglio fare una<br />

cena con te, Viola, Maurizio, parleremo <strong>del</strong>la galleria, di come la vogliamo finire, di quali artisti<br />

invitare e tante altre cose.''.<br />

''Va bene allora, se per te è importante ci sarò.'' rispose velocemente il ragazzo, mentre la mamma lo<br />

interruppe, dicendo ''Ah, forse ci sarà anche quell'amico tuo e di Viola. Giulio si chiama, vero?''.<br />

La sua risposta affermativa allora gli sprofondò nella testa, si voltò di scatto verso la vetrata, per<br />

non far notare a sua madre quello che stava pensando, e appoggiò la fronte al vetro.<br />

''E' stata Viola ad insistere tanto. Quel ragazzo l'ha aiutata molto mentre ero in ospedale. Sai com'è<br />

tua sorella, fa la forte ma ha bisogno di qualcuno che la protegga.'' disse la signora, immediatamente<br />

dopo.<br />

Ma perché ho detto sì? Perché? Non ci voglio stare in quella situazione! Non voglio vederlo!<br />

Stupido! Maledetto stupido idiota, che sono!<br />

''Giulio a che cavolo stai pensando?'' chiese Viola, mentre giravano tra gli scaffali <strong>del</strong>la libreria. Lui<br />

si voltò spaesato e disse ''Ah no..a niente, non preoccuparti.''. Il colloquio finì immediatamente,<br />

anche se Viola immaginò subito che stesse pensando alla cena, ma un po' aveva capito com'era<br />

fatto e non volle metterlo sotto pressione.<br />

Dopo aver pagato il libro la ragazza lo prese per mano, lo trascinò fuori e gli diede un bacio. Lo<br />

strinse forte a se e lo baciò, pensando che finalmente era felice: sua mamma si stava riprendendo, la

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