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L'altra metà del cielo

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scuola andava bene e Giulio le sembrava fantastico, dolce, sensibile e intelligente. Ma per questo<br />

suo sentimento totalmente coinvolto non vide gli occhi di Giulio, che nascostamente pensavano ad<br />

altro. Forse a quel primo pomeriggio con Andrea, a quello stesso slancio con cui l'aveva fatto uscire<br />

dal negozio di musica e alle sue mani che lo avevano fatto tremare. Irrimediabilmente la sua mente<br />

finì al ricordo di quel bacio e poi <strong>del</strong> litigio.<br />

Giulio non voleva soffrire in quel momento tra quei pensieri, rancori e desideri, e l'unica cosa che<br />

gli venne in mente fu di andarsene a casa. Allora si voltò e velocemente le disse '' Senti, vado a casa,<br />

mi esercito un po' e poi vengo da te per l'ora di cena. Ok? Ok?!''.<br />

Viola rimase scioccata da quell'affermazione così agitata e confusa. Non pensava che fosse così<br />

urgente esercitarsi al violoncello e preoccupata e <strong>del</strong>usa, sbottò ''Ma dovevamo passare il<br />

pomeriggio insieme..''.<br />

Giulio dal canto suo, si scusò ancora e ancora, la baciò e disse che doveva andare.<br />

Lei dopo qualche secondo si ritrovò da sola sul marciapiede, mentre guardava il corpo <strong>del</strong> suo<br />

ragazzo, magrissimo e longilineo, che si allontanava velocemente nel traffico.<br />

Triste e pensierosa tornò a casa prima <strong>del</strong> previsto. Non voleva far notare questo suo sconforto, per<br />

non far preoccupare sua madre ma appena varcò la porta, suo fratello chiese sarcastico ''Come mai<br />

già di ritorno? I negozi avevano finito le scorte di cose inutili e costose?'' mentre sogghignava<br />

divertito e punzecchiante.<br />

Viola si irrigidì, non voleva dargli corda ma era troppo frastornata, ed ebbe bisogno di esternare i<br />

suoi pensieri, dicendo ''Giulio prima...prima mi dice che possiamo passare il pomeriggio insieme e<br />

poi all'improvviso gli viene tutta la voglia di suonare e mi bidona, lì sul marciapiede...''.<br />

Andrea sommessamente sorrise a quell'affermazione e rispose dicendo ''Beh si vede che gli è<br />

tornata la voglia, non è una cosa brutta, suona così bene!''.<br />

''Perché? Tu...tu l'hai sentito?'' chiese lei con occhi sgranati. Lui si voltò stupito, e pieno d'orgoglio<br />

indecifrabile disse che l'aveva sentito qualche giorno dopo averlo conosciuto e che gli era piaciuto<br />

tantissimo.<br />

Viola si dispiacque per non aver avuto la stessa fortuna e a voce bassa, disse ''Beato te! Da me non<br />

si è fatto convincere, dice che non fa queste cose, che gli da fastidio e che sono inutili.''.<br />

''Allora vedi che non ti devi lamentare se gli viene voglia di suonare...'' disse Andrea, subito prima<br />

<strong>del</strong>l'interruzione <strong>del</strong>la sorella che scocciata e infastidita disse ''Scusami se un pomeriggio ho voglia<br />

di stare con il mio ragazzo, scusa ma non sono perfetta come te, che non hai bisogno di nessuno!''.<br />

Il mio ragazzo...Il mio ragazzo....Il mio ragazzo...<br />

Tre semplici parole che gli tramortirono il petto come un pugno secco.<br />

Il mio ragazzo....<br />

Allora era vero...quello che lui aveva sempre cercato di nascondere al suo cuore e ai suoi occhi.<br />

Il mio ragazzo...<br />

Come avrebbe fatto a sopportarlo?.. Mentre quel brivido ghiacciato gli solcava la schiena.<br />

Il mio ragazzo...<br />

Era una certezza ormai, come lo erano i loro baci e i loro corpi che si toccavano.<br />

''Andrea svegliati sembri addormentato! Vai ad aprire per favore?'' disse sua madre, mentre lui si<br />

riprendeva dai suoi pensieri. ''Perché hanno suonato?'' chiese dubbioso, non avendo sentito nulla.<br />

''Siii-i'' risposero a cantilena Viola e Maurizio.<br />

Appena aprì la porta vide quello che non voleva vedere. Le sue gambe affusolate in quei jeans<br />

stretti e grigi. Il suo corpo magro ricoperto da quel cappotto nero classico, che gli dava l'aria di<br />

un'artista. La sua barbetta scura che gli circondava la bocca e quelli occhialini neri che lo rendevano<br />

affascinante.<br />

I due ragazzi rimasero a guardarsi per un po', ma poi Giulio si scusò, dicendo ''Sono in ritardo...''<br />

mentre Andrea lo aveva mollato lì impalato, per allontanarsi velocemente. L'ospite ci rimase male<br />

soprattutto dopo che, lo stesso Andrea, gli rispose con ''Ce ne siamo accorti tutti!'' e quell'aria<br />

antipatica, che però lo affascinava incondizionatamente.<br />

Il resto <strong>del</strong>la famiglia lo accolse a braccia aperte, la mamma arrivò lentamente per abbracciarlo ed<br />

accoglierlo personalmente nella sua casa, Maurizio gli strinse la mano <strong>del</strong>icatamente e con un

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