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Il ragazzo rimase spiazzato da quella proposta ma mentre erano in macchina, sulla via <strong>del</strong>la casa di<br />
Andrea, disse ''Il tuo divano sarebbe la mia unica soluzione per non andare a dormire sotto un<br />
ponte!''.<br />
Antonio si sconvolse quando pensò alla facilità e all'immediatezza con cui si era affezionato a<br />
quell'uomo. Non riusciva a credere che uno sconosciuto avrebbe potuto essere così gentile e<br />
affidabile, almeno in apparenza, ma la paura di ignoto gli era scomparsa. Provò una sensazione che<br />
a pelle gli diceva che si poteva fidare. Totalmente.<br />
Arrivato davanti alla porta di Andrea però, si trovò spiazzato. In una mano aveva il bigliettino di<br />
Mario con tutti i suoi numeri e con l'altra doveva bussare, ma non si era ancora preparato<br />
mentalmente ad affrontare l'amico. Non sapeva neanche se era sveglio o se era in casa e si sentiva a<br />
disagio per la sua voglia frenetica di raccontargli di quel bellissimo uomo che lo aveva salvato la<br />
notte prima. Semplicemente doveva smetterla di pensarci e prendere coraggio. Si sentì stupido e<br />
dopo aver preso un respiro profondo, suonò il campanello.<br />
Sentì dei rumori provenire dall'interno <strong>del</strong>l'abitazione, si accostò alla porta per sentire meglio ma<br />
immediatamente la porta si aprì.<br />
Non credette ai suoi occhi.<br />
Un corpo scolpito, seminudo, chiaro e simile alla perfezione.<br />
Due gambe magrissime, longilinee e affusolante in strettissimi jeans.<br />
Dei capelli biondi, spettinati e assolutamente sexy. E quell'aria profondamente grunge, bella e<br />
dannata.<br />
Ma chi era quel ragazzo?<br />
Antonio non smise un attimo di pensare che Andrea fosse completamente impazzito. Non riuscì a<br />
pensare a quella remota possibilità che avrebbe portato l'amico a tradire Giulio, colui che amava più<br />
di qualunque altro essere umano sulla faccia <strong>del</strong>la terra. Ma non poteva smettere di guardare quel<br />
ragazzo che lentamente difronte a lui si stava rivestendo, andando a cercare pezzo per pezzo ogni<br />
suo abbigliamento.<br />
Ad un certo punto la sua mente si ritrovò confusa tra la sorpresa e il dispiacere di non essere stato in<br />
quell'appartamento la sera prima ma si riprese immediatamente quando quel ragazzo si avvicinò a<br />
lui e disse ''Quando il tuo amichetto si sveglia digli che se rimorchia qualcuno è pregato di non<br />
addormentarsi come una pera cotta!''.''Incredibile! Tutta una notte buttata al vento e per che cosa?<br />
Sembrava diverso il tuo amico!'' terminò, mentre usciva dalla porta.<br />
Antonio rimase spiazzato ancora una volta, e seguendo con lo sguardo perplesso quella figura che<br />
usciva, pensò maliziosamente: E pure tu sembri diverso!! Ma dove vai in giro con quella voce da<br />
papero? Stai zitto e qualcuno ti rimorchierà ancora!<br />
Iniziò a camminare per la stanza, avvicinandosi lentamente alla camera da letto e cercando di non<br />
fare rumore per non svegliare l'amico. Si fermò sull'uscio guardandolo silenziosamente.<br />
Vide Andrea nudo sotto il lenzuolo, chiaro e naturale come solo lui sapeva essere, con il volto<br />
coperto dai capelli e il corpo raggomitolato in un angolo, con le gambe che libere occupavano il<br />
resto <strong>del</strong> letto. Sembrava che dormisse profondamente e Antonio per non svegliarlo si scostò<br />
lentamente, continuando a guardalo, cercando di capire se stava facendo rumore.<br />
Appena dopo aver spostato il suo sguardo verso la stanza, lo sentì. Sentì la sua voce che in silenzio<br />
diceva ''..Ti sei mai sentito...spezzato in due?''.<br />
L'amico iniziò a fissarlo con una faccia sorpresa e senza pensare chiese quale fosse il senso di<br />
quella domanda.<br />
Andrea rimase immobile nella stessa posizione, con gli occhi rossi perché probabilmente la sera<br />
prima aveva pianto tanto e aveva anche fatto finta di addormentarsi difronte a quel tipo perché si<br />
era reso conto <strong>del</strong>lo sbaglio che stava compiendo. Era riuscito davvero a seguire la via <strong>del</strong>la<br />
ragione, unita all'istinto <strong>del</strong>l'amore. Aveva capito che doveva farcela da solo, senza abbandonarsi<br />
alla malinconia e al sentimento triste <strong>del</strong>l'animo umano.<br />
''Non ti sei mai sentito come privato di un pezzo <strong>del</strong>la tua carne o <strong>del</strong> tuo stesso cuore? Non ti sei<br />
mai sentito inutile, catatonico e... soffocato? Io è così che mi sento!'' continuò Andrea, con una<br />
tristezza che sfiorava il pianto.