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Giulio ci pensò un attimo e poi ''Sono <strong>del</strong> filone grunge? Ho qualche canzone ma non li preferisco.''<br />
rispose, guardandolo negli occhi. Erano belli i suoi occhi, gli trasmettevano calma e serenità, come<br />
il mare che lui amava tanto.<br />
''Ho deciso cosa comprare!'' disse Andrea ad alta voce, come se un ricordo improvviso gli fosse<br />
piombato in testa.<br />
Giulio quasi non aveva sentito e sovrappensiero chiese ''Cosa?''.<br />
''Beautiful future dei Primal Scream...musica psiche<strong>del</strong>ica...'' rispose Andrea, fiero di poterlo<br />
finalmente ascoltare.<br />
''Mai sentiti!'' rispose Giulio, con aria seccata per il suo analfabetismo in quella materia. Certo<br />
ascoltava tanta musica anche lui, ma quando si trovava a sentire certi nomi sconosciuti gli veniva<br />
voglia di svuotare l'edicola e di passare tutto il tempo a leggere e ascoltare qualsiasi cosa, almeno<br />
per mettersi alla pari e non dover fare quelle figure.<br />
Andrea, intanto, senza perdere tempo chiese ''Andiamo da te ad ascoltarli?'' mentre il suo stomaco si<br />
rigirava per l'apprensione. Voleva stare ancora con lui, voleva stare tranquillo e non essere così<br />
preoccupato, come in realtà lo era, ma appena fuori il negozio si voltò con un gran sorriso, gli prese<br />
la mano per attraversare la strada e gli disse che si stava prospettando un pomeriggio interessante tra<br />
la musica e il fumo che era abbastanza.<br />
Le loro mani rimasero così, amichevolmente legate, cercando di non tremare, per tutto il tragitto, fin<br />
sotto il portone <strong>del</strong>l'abitazione <strong>del</strong>la famiglia Castelli.<br />
Mentre salivano a casa, Giulio non proferì parola e l'amico accorgendosi <strong>del</strong> suo sguardo perso nel<br />
vuoto, chiese ''Ma che hai?''.<br />
Giulio in realtà non sapeva cosa dire e bofonchiò ''Nulla è che....'' aspettando di trovare una<br />
spiegazione credibile a quella sensazione di disagio che provava.<br />
''E' che...cosa?'' chiese l'amico impaziente.<br />
''Ci sono i miei in casa, non siamo liberi.'' rispose nervosamente.<br />
Andrea sorrise e dolcemente, disse ''E mica dobbiamo organizzare una festa privata, dobbiamo<br />
ascoltare un cd...tranquillo!'' mentre il suo cuore si calmava, anche se aveva capito che l'amico era<br />
agitato per lui.<br />
Appena entrati in casa Giulio volle quasi scappare dagli sguardi indiscreti di tutta la sua famiglia e a<br />
gran voce disse, per assicurarsi di non ripetere ''Ciao, sono tornato, lui è il mio amico Andrea<br />
Goffredi e andiamo a sentire un cd in camera.''.<br />
Filò tutto liscio, fin quando non arrivò suo padre, mentre Giulio stava chiudendo la porta <strong>del</strong>la<br />
camera, per chiedere ''Goffredi...figlio di Carlo Goffredi?''.<br />
Lo sguardo di Andrea si rabbuiò immediatamente. ''Se lei si riferisce al Goffredi proprietario <strong>del</strong>la<br />
Star&star...sì..'' rispose il ragazzo, tentando di non essere scortese, mentre perdeva il sorriso<br />
tranquillo, che lo aveva accompagnato per tutto il pomeriggio.<br />
''E come va a casa tutto bene?'' chiese il signor Castelli, con quella tipica aria di finta cortesia .<br />
''Mio padre ci ha abbandonati per sposarsi con la sua segretaria, ci ha sbattuto fuori di casa e ora<br />
viviamo in una casa in affitto... il cui affitto non sappiamo come pagarlo, mia madre soffre di<br />
depressione perché non si può comprare dieci paia di scarpe di Prada la settimana e deve andare a<br />
lavorare, mia sorella poverina non può andare a cavallo e io me la cavo...grazie...'' rispose drastico,<br />
mentre il suo sguardo si ammorbidiva per non peggiorare la situazione. Odiava sul serio parlare<br />
<strong>del</strong>la sua famiglia, fredda e borghese, odiava quando le persone gli chiedevano qualsiasi cosa su di<br />
loro e odiava perdere il controllo, soprattutto dopo quel pomeriggio, spensierato e bellissimo.<br />
Invece Giulio mentre chiudeva la porta si rese conto che non sapeva nulla <strong>del</strong> suo amico, <strong>del</strong>la sua<br />
vita, dei suoi dolori e pensò che forse quella risposta era stata un pretesto per sfogarsi e far capire al<br />
mondo che ci stava davvero male ma mentre cercava un buon modo per sbloccare la situazione, gli<br />
partì ''Mi dispiace...per tutto!''.<br />
Andrea dal canto suo, avendo capito di non aver voglia di continuare quel discorso, rispose<br />
''Macché! Mia madre e mia sorella si devono abituare a sprecare meno soldi e per il resto stiamo<br />
bene, con mio padre non ci parlavo più da qualche mese ma non è che sia una gran perdita<br />
sinceramente!'' mentre faceva finta di guardare altrove e che quella situazione gli stesse indifferente.