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fingere, in fondo con me non fingi di ricordarmi e anche se non lo farai mai comunque l'importante<br />
è ricominciare ed essere sereno!''.<br />
Andrea non riusciva ad immaginare un immediato futuro, perché senza memoria non sapeva se<br />
Giulio lo avrebbe amato ancora, infondo non c'era niente che gli avesse dimostrato il contrario.<br />
''Ma non è solo quello. Tutti venivano in ospedale per farmi la visitina, interrogandosi <strong>del</strong>la mia<br />
memoria passata e poi sparivano. Nessuno è rimasto con me chiedendomi come andasse, ne quelli<br />
che si professavano miei amici e ne comunque la mia famiglia che è sempre assillante per quanto<br />
riguarda il dolore fisico.''. ''Io mi sento dannatamente solo e oltre te non c'è nessuno che mi chiede<br />
come sto, come sto dentro!''.<br />
Una lacrima gli solcò il viso e Andrea sentì un buco allo stomaco per non potergli impedire di<br />
sentirsi così, per non potergli urlare che lui non lo avrebbe abbandonato e che lo amava, tantissimo.<br />
Giulio non era cambiato, era sempre il ragazzo tremendamente insicuro e <strong>del</strong>icato, che aveva<br />
bisogno di certezze e di un po' <strong>del</strong> suo ragazzo, per sentirsi al sicuro.<br />
Il silenziò calò immediatamente dopo quelle parole e mentre il giovane Castelli lasciava fuoriuscire<br />
il suo dolore, per la vicinanza di quella persona che lo faceva sentire protetto, Andrea pose il<br />
braccio sulla sua spalla e lo tirò al suo petto, per abbracciarlo.<br />
Giulio sentì il suo cuore battere insistentemente nello stomaco, non trovò alcuna spiegazione per la<br />
palpitazione ma sentire più vicino il suo respiro, sentire il suo braccio che lo circondava tutto e<br />
sentire i suoi battiti accelerare sul suo petto, lo fecero sentire quasi felice.<br />
Si lasciò trasportare da quell'abbraccio e pianse sommessamente ma senza limitazioni.<br />
Perse il suo orientamento e si ritrovò a cingere anche lui il corpo <strong>del</strong>l'amico, che <strong>del</strong>icatamente<br />
aveva poggiato il suo volto su di lui.<br />
Andrea lo accarezzò dolcemente con le sue labbra, sentì il suo profumo e il suo petto che si<br />
muoveva veloce per l'agitazione <strong>del</strong> pianto, accarezzò la sua schiena per tranquillizzarlo o forse per<br />
eludere quella lontananza che in quelle settimane l'aveva fatto soffrire, ma quando sentì alcuni<br />
brividi di freddo si allontanò da lui e disse ''Ma tu stai tremando!''.<br />
Prese allora la sua giacca e la pose sulla sua spalla, ritornando immediatamente ad abbracciarlo.<br />
Giulio si avvicinò ancora di più a lui e sorridendo lo ringraziò.<br />
Iniziarono anche a dondolarsi per farsi calore e dopo qualche minuto, quando Andrea chiese<br />
dolcemente ''Stai meglio o hai ancora freddo?'', Giulio alzò la testa dal suo petto per guardarlo negli<br />
occhi e rispose ''Sto benissimo!''.<br />
Nulla fu interrotto e il giovane Goffredi iniziò, senza accorgersene o pensare, a sfiorargli il viso con<br />
le sue labbra. Giulio chiuse gli occhi, come quasi a voler abbandonarsi soavemente ad ogni<br />
centimetro di pelle di Andrea che lo sfiorava e la sua bocca arrivò quasi alla punta <strong>del</strong>le sue labbra<br />
per poi staccarsi velocemente, per il timore di non potersi più controllare.<br />
Il ragazzo Castelli subito spalancò gli occhi, forse rendendosi conto <strong>del</strong>la situazione o forse<br />
dispiacendosi per quel distacco, mugugnò qualcosa e poggiando la testa sulla sua spalla, chiuse gli<br />
occhi.<br />
Andrea lo interpretò come un assenso e senza pensarci troppo lo baciò.<br />
Sentì una stretta nel petto e un dolore all'addome come la prima volta, infondo lo stava baciando per<br />
la prima volta dopo l'incidente e come la prima volta lo aveva desiderato con tutto se stesso e non<br />
avendo idea di come potesse andare a finire.<br />
Si staccò da quel bacio, semplice e molto diverso dai baci che si davano di solito, e lo guardò negli<br />
occhi, che rimasero chiusi. Gli accarezzò la guancia e lo chiamo con un semplice ''Ehi..''.<br />
Giulio a quel punto aprì gli occhi, era stato benissimo, era felice e aveva bisogno di tutto quello,<br />
voleva quel ragazzo, gli piaceva immensamente e se anche non sapeva il motivo di tutto quello<br />
voleva stare con lui e voleva baciarlo.<br />
Allora senza rispondere staccò la testa dalla sua spalla e raggiunse le sue labbra, ancora, spingendo<br />
con la mano la testa di Andrea verso di lui.<br />
Si mossero quasi a volersi solo sfiorare, si poggiarono alla ringhiera come a volersi sorreggere in<br />
quella moltitudine di insicurezze, si sfiorarono a vicenda mentre si lasciavano trasportare da quel<br />
bacio, che diventava sempre più intimo, col passare dei secondi.