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L'altra metà del cielo

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a far uscire quel dolore che solo lui poteva capire.<br />

''Ma che è successo?...Andrea? Parla! E' stato Giulio? Che ha fatto?'' chiese insistentemente l'amico.<br />

Lo fece entrare, lo abbracciò forte e si stesero sul divano. L'amico comprese tutto, anche senza tante<br />

parole.<br />

''Senti l'unica maniera è risolvere questa cosa una volta per tutte...'' disse Marco. ''Quando Valerio<br />

mi ha lasciato ero distrutto e affrontare quel dolore è stato durissimo ma ora l'ho superato anche se<br />

ci penso ancora a lui!'' continuò. ''Tu sei sicuro che Giulio sia quello giusto?'' chiese alla fine.<br />

Andrea si spostò immediatamente da quell'abbraccio, lo fissò inebetito e arrabbiato sbottò, dicendo<br />

''Vaffanculo! Io vengo qui per cercare supporto e tu cosa cazzo mi chiedi? Se lui è la persona giusta<br />

per me? Mi metti in testa l'ipotesi di lasciarlo? Io non so niente tranne una cosa..che lo voglio, ora!<br />

Può essere giusto o sbagliato non me ne frega niente!''.<br />

Marco voleva solo aiutarlo in quel suo modo strano e contorto, ma certamente non per fargli <strong>del</strong><br />

male.<br />

''Tu mi parli di persona giusta? Tu che di errori ne hai fatti a palate?'' continuò Andrea, mentre dal<br />

suo viso scesero lacrime imperterrite.<br />

Marco non seppe più come fermarlo e alzare la voce gli sembrò l'unica maniera. ''Tu sei venuto qui<br />

per sfogarti nella stessa maniera in cui lo stai facendo in questo fotuttissimo momento! Mi conosci<br />

da anni e lo sai che io non so dirti solo poveretto, caro, mi dispiace! Proprio perché io di errori ne<br />

ho fatti tanti ti parlo così...''.<br />

''Io sto male Marco...'' disse Andrea, dopo essersi calmato all'improvviso, era come se la sua mente<br />

avesse smesso di difendersi, buttando giù tutti i muri. ''Lo so!'' rispose dolcemente l'amico, che in un<br />

modo o nell'altro comprese ogni cosa.<br />

Si rinchiusero in camera e prima di addormentarsi Andrea si soffermò a fissare quel <strong>cielo</strong> fuori la<br />

finestra, lo stesso che stava osservando anche Giulio, mentre cercava di addormentarsi sulla<br />

brandina sistemata in camera di suo cugino. Per lui quella fu una giornata orribile e il pensiero di<br />

non aver chiamato Andrea lo uccise, lentamente.<br />

La notte fu terribile e quasi non chiuse occhio.<br />

La sua anima non era tranquilla e sua zia Katy se ne accorse subito, appena si sedette per fare<br />

colazione.<br />

Casa di sua zia gli sembrò, in effetti, l'unico riparo ma l'aver solcato quella porta il giorno prima gli<br />

provocò dolore per aver fallito, secondo lui, su tutti i fronti.<br />

Sua zia gli chiese come stava ma alla risposta bene tutti capirono perfettamente che quel sorriso<br />

sulla sua faccia era una stupida finzione. ''Perché sei triste cuginetto?'' chiese candidamente il<br />

piccolo Ettore. ''Perché sto pensando a una persona lontana, a cui voglio tanto bene!'' rispose Giulio.<br />

''E chi è?'' domandò il piccolo.<br />

''Un mio amico!''.<br />

''Ettore?'' esordì suo fratello. ''Tu lo sai che ai ragazzi possono piacere altri ragazzi?''.<br />

Tutti i componenti di quella tavola iniziarono a guardarsi stupiti, non avendo capito il motivo di<br />

quella domanda. ''Carlo dove vuoi arrivare?'' chiese subito sua madre Katy. Il ragazzo la guardò e<br />

iniziando a sorridere, disse ''Beh Ettore ha fatto una domanda e la risposta non è stata esauriente<br />

secondo me!''.<br />

''Beh questa è la verità, detta semplicemente, senza ghirigori o parole inutili!'' rispose Giulio molto<br />

provato, mentre usciva dalla cucina. Sua zia lo inseguì e chiedendogli scusa per le parole di suo<br />

figlio gli confidò che ormai si era rassegnata al brutto carattere che Carlo aveva dimostrato durante<br />

tutto il suo primo anno di liceo.<br />

Lui era sempre stato un ragazzo gentile e affabile, educatissimo e molto dolce, ma da qualche mese<br />

era enormemente cambiato. Evidenziò tutto il suo lato peggiore in quei due giorni, dimostrando<br />

avversione e maleducazione nei confronti di suo cugino.<br />

Un giorno mentre Giulio parlava al telefono con Marina, Carlo sentì tutto. ''Domani lo<br />

rivedo...come faccio? Me lo spieghi? Praticamente ci siamo lasciati!''. ''Masssì..Tu gli hai spiegato<br />

tutto e lui non si è fatto minimamente vedere. Mi ha lasciato.''. ''Magari mi ha pure tradito, con<br />

qualche ragazzo bellissimo...Lui non poteva resistere troppo a lungo con un bruttone come me!''.

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