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L'altra metà del cielo

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comportamento innocentino, rispose ''No! Nulla! Lui è felicemente fidanzato con una mo<strong>del</strong>la..cioè<br />

non me ne ha parlato ma ci sono tante foto sparse di lei mentre sfila e di loro due...''.<br />

''Ma..dormite insieme?'' chiese l'amico.<br />

''Domenica notte abbiamo, sì..cioè almeno credo.. a meno che non se ne sia andato sul divano ma<br />

non penso...e ieri sera mi ha relegato gentilmente nello studio!'' rispose Antonio, molto dispiaciuto.<br />

Andrea, dopo aver parcheggiato, buttò lì una battuta che però fece sorridere entrambi. ''Beh io penso<br />

che se minimamente ci provi, lui non rimarrà etero ancora per molto!''.<br />

Si salutarono e mentre spingeva il pulsante <strong>del</strong>l'ascensore per salire all'appartamento di Mario,<br />

Antonio sorrise ripensando alle parole <strong>del</strong>l'amico ma si rese subito conto che forse non aveva<br />

nascosto bene quel suo crescente interesse verso il giovane e bell'avvocato.<br />

Gli venne quella sua solita agitazione per esser uscito allo scoperto troppo presto e cinque secondi<br />

dopo tremò pensando che ci avrebbe potuto provare.<br />

Tutti questi pensieri scomparvero quando Mario gli aprì la porta. Era con la camicia aperta, con un<br />

asciugamano tra le mani e incazzato nero. Lo salutò appena prima di dire ''Stasera ho colleghi a<br />

cena..se hai fame dovrai aspettare!''. Era improvvisamente cambiato in neanche mezza giornata, era<br />

scontroso e quasi scocciato dalla presenza <strong>del</strong> ragazzo. Continuò dicendo che dovevano trovare una<br />

soluzione, che lo studio gli serviva per lavorare e che non poteva stare a casa sua per sempre.<br />

Antonio poggiò le valigie e si chiuse nello studio, guardando fuori la finestra pensò al suo destino e<br />

capì che per lui non ci sarebbe stato nulla di buono nella vita ma solo desolazione, come quella che<br />

stava provando, in quel momento.<br />

Andando in bagno notò Mario mentre apriva la porta ai suoi ospiti.<br />

Osservò per lunghi minuti quegli uomini, la media borghesia di Milano che in piccolissima parte si<br />

era concentrata in quell'appartamento, guardò la loro eleganza e considerò la loro educazione come<br />

una effimera falsità, sottolineata da quei sorrisi finti e maliziosi. Odiò tutti e si sentì in trappola, si<br />

chiuse nel bagno e desiderando di piangere si ammutolì in un silenzio devastante.<br />

Sentì solo i suoi respiri che gli rimbombarono in testa e il suo corpo accasciato per terra fu<br />

improvvisamente spaventato da qualcuno, che cercava di aprire la porta.<br />

Si alzò, con uno sforzo dolorante, e dopo aver girato la chiave, vide lo sguardo arrabbiato di Mario,<br />

che disse ''Se uno dei miei ospiti voleva andare in bagno io che cosa mi sarei dovuto inventare?...Oh<br />

scusate lui è il giovane poveretto che ho preso sotto le mie alucce per non farlo dormire sotto un<br />

ponte..mi faranno santo! Vedi se torni nello studio e non esci!''.<br />

Il ragazzo tornò nella stanza dove era accampato, e dopo un tempo per lui indefinibile, sentì un forte<br />

languore allo stomaco per la fame, unito al vuoto che quella sua vita gli stava regalando.<br />

La testa gli girò vorticosamente e senza pensare uscì dalla camera. Percorse il corridoio e aprì la<br />

porta, che separava la zona notte dal salotto. Lo percorse per un tratto e sentì <strong>del</strong>le chiavi che<br />

giravano nella serratura <strong>del</strong>la porta principale.<br />

Non ebbe tempo di ritornare indietro e vide entrare quella ragazza, le cui foto erano sparse per<br />

l'appartamento. ''E tu chi saresti?'' chiese lei. Lui non rispose, si sentì svuotato e stanco, e desiderò<br />

quasi di morire.<br />

Mario sentendo la voce <strong>del</strong>la sua fidanzata, si alzò dal tavolo e uscendo dalla sala da pranzo, la vide<br />

vicinissima ad Antonio, scontrosa ed intenta a farsi dire chi fosse. ''Gaia lascialo in pace e non<br />

gridare che ho gente a cena! Aspettate due minuti che li mando via e risolviamo questa cosa!'' disse<br />

inquieto, mentre allontanava la sua ragazza inviperita, dal corpo di Antonio.<br />

Immediatamente l'avvocato raggiunse i suoi ospiti e sottolineando la conclusione <strong>del</strong>l'affare, esortò<br />

a rimandare la cena ad un'altra sera.<br />

Appena chiusa la porta fece scomparire il dolce sorriso che aveva stampato sulla faccia e raggiunse<br />

i due che intanto avevano raggiunto l'altra camera.<br />

Gaia appena lo vide scoppiò coi suoi commenti. ''Bene vedo che si è proprio trasferito qui!<br />

Fantastico! Mette anche le mani nei tuoi cassetti ed è padrone <strong>del</strong>le foto che mi hai fatto e che tu<br />

non fai vedere a nessuno!''. Mario cercò di spiegare ma lei non terminò. ''Quando me l'avresti detto?<br />

E da quando sei diventato il missionario dei ragazzini frocetti?''.<br />

''Gaia...senti lui non sa dove andare. Perché non vai a dormire dai tuoi e domani risolviamo questa

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