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davanti a lui, diventasse suo.<br />
Andrea bevve un bicchiere d'acqua, si appoggiò al tavolo e spostò un braccio per sfiorare il suo<br />
ragazzo. Gli toccò un fianco, gli provocò un brivido e si spostò veloce sui bottoni dei suoi jeans,<br />
infilando la mano. Giulio dovette allontanare il telefono e trattenere i sospiri in quel vortice di<br />
emozioni. Gli bloccò il polso con la mano libera, salutò il padre in fretta e furia con una scusa, e lo<br />
baciò appassionatamente.<br />
Giulio si lasciò andare sotto quella stretta favolosa. Non pensò più a niente e a nessuno, sentì solo il<br />
dolore per qualche spigolo sotto di se.<br />
Il cellulare risuonò e mentre continuavano in quell'approccio mistico e fantastico, il ragazzo buttò<br />
un occhio alla chiamata. ''Andrea, Andrea..mi sta chiamando Antonio! Fermati dai! Che cavolo<br />
vorrà a quest'ora?'' chiese, cercando di acquisire una voce plausibilmente accettabile per rispondere.<br />
Andrea non accennò a smettere, il suo tocco divenne più insistente, la voglia di stenderlo sul tavolo<br />
divenne assoluta e mentre Giulio si trascinava verso il telefonino, lo implorò, dicendo ''Non<br />
rispondere! Che te ne frega!'' ma il suo ragazzo non si fece convincere. ''Pronto Antonio che c'è?''.<br />
''Giulio, so..sono sotto casa di Andrea'' disse l'amico, singhiozzando fortemente. ''Posso salire?''.<br />
Aveva una voce distrutta, affannosa e piangente. Non chiese null'altro al telefono se non il permesso<br />
di entrare.<br />
I due ragazzi lo raggiunsero al portone e lo videro affaticato e sanguinante. ''Ma che ti è successo?<br />
Chi è stato?'' chiese velocemente Giulio.<br />
Antonio dopo aver recuperato un po' di fiato e ringraziato per la millesima volta, rispose, dicendo<br />
''E non te lo immagini?...Mio padre! Dice che si è rotto di avere un finocchio come figlio e vuole<br />
che diventi un uomo!''. Il ragazzo aveva uno sguardo perso nel vuoto, come se stava acquisendo una<br />
lenta consapevolezza di quella che in realtà fosse la sua vita.<br />
Per tanto tempo nessuno parlò in quella stanza. Antonio si calmò, si medicò e si addormentò sul<br />
divano.<br />
Giulio come al solito iniziò a riflettere intensamente e appena arrivò Andrea vicino a lui, disse<br />
''Deve essere brutto..stare al suo posto. Vedere che vieni abbandonato da tutti o che nessuno ha il<br />
coraggio di combattere per te. Perché secondo te non ha chiamato Cristian?''.<br />
''E che ne so!'' rispose velocemente il ragazzo Goffredi, per far cadere subito l'argomento. Non<br />
voleva parlare di lui, ricordarsi di quel bacio e soprattutto rischiare di farlo sapere a Giulio, che<br />
sicuramente ci avrebbe sofferto.<br />
''Cristian mi ha lasciato!'' rispose Antonio, immediatamente prima di alzarsi. ''Non è che non mi<br />
amava o almeno questo è quello che dice, ma è ancora una persona incapace di legarsi! Deve<br />
imparare prima a prendersi cura di se stesso..e poi magari..''.<br />
Mentre Andrea aggiustava di qua e di la per la casa, chiese freddamente ''Scusa e tua madre non ti<br />
poteva difendere...che dice? Che pensa di tutta questa storia?''.<br />
''E che deve dire mia madre? Lei ha rinunciato a tutto per la nostra famiglia, se mio padre la lascia<br />
dove va? Capite che intendo? Dal canto suo lei mi ha sempre accettato, forse è questo che ha dato<br />
fastidio a mio padre..e lui è sbottato.'' rispose.<br />
''Così? Senza motivo?'' chiese Giulio.<br />
L'amico visibilmente più tranquillo si prese un bicchiere d'acqua e rispose ''Beh secondo me è stato<br />
per la matita, sugli occhi, non me l'aveva mai vista!''.<br />
''Forse pensa che vuoi essere una femmina!'' sottolineò Andrea, con una semplicità più unica che<br />
rara.<br />
Antonio lo guardò tranquillamente, non giudicando quel comportamento e rispose ''Io non voglio<br />
essere una ragazza..solo..me! Io mi sono sempre sentito così! Forse la cosa che lo ha fatto scoppiare<br />
è stato l'aver capito che stavo con un ragazzo...forse è questa la spiegazione, non so che dirvi!''.<br />
Giulio rimase esterrefatto da Andrea e da quanta poca <strong>del</strong>icatezza stava dimostrando in quel<br />
momento ma dopo che Antonio chiuse la porta <strong>del</strong> bagno, disse, un po' crucciato ''Io non ti capisco!<br />
Perché gli hai parlato così?''.<br />
''Voglio solo capire scusa, io non lo conosco poi tanto.'' rispose Andrea, con una voce timida e<br />
infantile. Si irrigidiva nelle situazioni che non sapeva gestire e dove aveva paura di sbagliare, ma