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situazione?'' disse lui, il più gentilmente possibile.<br />
''Era meglio se rimanevo a Londra! Questa sorpresa è stata inutile e poi, roba da matti, io me ne<br />
devo andare per far rimanere lui!?'' urlò lei.<br />
''Tu non te ne devi andare! Non ti sto mica cacciando, è solo che abbiamo bisogno di tranquillizzarci<br />
per parlare civilmente e magari se ci vediamo domani sarà meglio!'' disse Mario.<br />
La ragazza prese la sua borsa e uscì velocemente, sbattendo la porta, furibonda<br />
Antonio rimase immobile vicino alla scrivania con lo sguardo perso nel vuoto. ''Dovevi mandare via<br />
me non lei!'' disse all'improvviso.<br />
Mario si voltò verso di lui e dolcemente, disse ''Ma..io non voglio mandarti via..''.<br />
Il ragazzo tirò velocemente in su la testa e guardandolo malamente, disse ''Beh da come mi hai<br />
trattato oggi non l'avevo capito. Perché?''. Non ci fu alcuna risposta e lo sguardo di Antonio tornò su<br />
quelle foto. ''Sono belle! Anche lei è bella!'' disse, a bassa voce.<br />
''Vuoi che te ne faccio qualcuna?'' chiese Mario, avvicinandosi alla vetrinetta per prendere la sua<br />
macchina fotografica.<br />
Nel silenzio di quei minuti iniziò a scattare mentre lentissimamente si avvicinava a lui, per vedere il<br />
suo sguardo triste, dolcemente gli accarezzò i capelli e scendendo sulla guancia gli sollevò il viso.<br />
Scattò.<br />
E rivedendo la foto nello schermo digitale, vide solo i suoi occhi.<br />
Antonio lo guardò e si lasciò trasportare dal suo braccio che lo tirava sulla scrivania. Si sedette,<br />
mentre Mario si allontanò, per inquadrarlo tutto. Passò qualche minuto a fotografarlo ma dopo un<br />
po' si avvicinò di nuovo e lasciandosi cadere la macchina fotografica sul petto, gli aprì le gambe<br />
per comodità e gli sfilò la maglia.<br />
Continuò a scattare ma dopo qualche secondo si immobilizzò ad osservarlo. Lo guardò , lo scrutò e<br />
lo sfiorò <strong>del</strong>icatamente come se fosse un angelo di alabastro.<br />
Con uno sguardo debole lo fissò e sommessamente disse ''Non volevo cacciarti, ma volevo che tu te<br />
ne andassi!''. ''Qualche ora fa stavo pensando alla nostra cena, dimenticandomi <strong>del</strong>l'incontro di<br />
lavoro e <strong>del</strong>la sorpresa di Gaia, questo è successo perché non ho mai desiderato nessun uomo così,<br />
come voglio te'' disse Mario, mentre le sue labbra iniziarono a baciare il suo corpo.<br />
Antonio sorpreso sorrise dolcemente e chiese ''Allora tu sei...?''.<br />
''Sono sempre stato con le donne ma mi è sempre mancato qualcosa...''disse Mario ''..però non ho<br />
mai trovato nessuno per cui valesse la pensa combattere..fino a domenica!'' terminò, mentre si<br />
stendevano sulla scrivania.<br />
All'improvviso si sfilò la macchina fotografica, gli posò le mani sui fianchi e lo tirò a se. Si<br />
baciarono dolcemente mentre le labbra di Antonio iniziarono a tremare.<br />
La mente <strong>del</strong> giovane era piena di pensieri, dubbi, desideri ma all'improvviso dentro di lui<br />
sopraggiunse la certezza di non dover più avere paura e di potersi fidare di quell'uomo così bello e<br />
dolce che in due secondi gli stava facendo provare l'emozione più forte e bella di tutta la sua vita.<br />
Fu dopo quel pensiero che lo strinse più forte tra le sue gambe. Gli prese la braccia e gli sfilò la<br />
giacca. Gli tolse la cravatta e avvicinandosi lentamente gli baciò il collo. Sentì il suo corpo pulsare e<br />
il suo desiderio sciogliersi in un sorriso di piacere.<br />
Si baciarono ancora e le mani di Antonio scesero sulla cintura. All'ultimo bottone Mario lo fermò, lo<br />
guardò come se fosse un dono..un sogno, guardò i suoi occhi <strong>del</strong>icati e limpidi, seguì con la mani il<br />
profilo <strong>del</strong> suo corpo e poi prendendolo in braccio si diressero verso la sua camera da letto.<br />
Arrivati si adagiarono sul materasso. Antonio si stese completamente mentre Mario alzato su un<br />
gomito lo sovrastava per guardarlo tutto. Gli passò una mano sulla gamba, arrivando su verso il<br />
collo, lo strinse mentre la testa <strong>del</strong> ragazzo si portava verso la sua bocca. Si baciarono di nuovo, ma<br />
questa volta le loro lingue non si fermarono alla ricerca iniziale, si spinsero dentro, a fondo,<br />
forzando la volontà altrui. Persero la loro resistenza lasciandosi trasportare dalla voglia <strong>del</strong>l'altro,<br />
corpo su corpo.<br />
Antonio col le gambe strinse il suo ginocchio e spostò le mani dentro la sua camicia bianca.<br />
All'improvviso Mario si fermò e vide quello che non voleva vedere.<br />
Un corpo giovane, piccolo.