17.06.2013 Views

L'altra metà del cielo

L'altra metà del cielo

L'altra metà del cielo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

In fondo, appena uscito, si staccò un po' da tutti quei pensieri turbolenti e si allontanò dall'ambiente<br />

famigliare, che gli stava un po' stretto. Gli rodeva fare un favore a Giulio, non sopportava sua madre<br />

che gli chiedeva in continuazione di fare qualche cosa, gli dava fastidio andare a casa di Andrea e si<br />

incazzava anche a pensare che alla fine faceva sempre tutto!<br />

Ma ormai era lì e certo non poteva mollare quei libri vicino alla porta e andarsene, per paura che poi<br />

qualcuno avrebbe potuto facilmente rubarli. Per quale motivo poi? Non si capiva nulla! Ma<br />

comunque afferrò l'occasione di entrare dal cancello mentre un uomo stava uscendo con la sua<br />

bicicletta, e dopo essere uscito dall'ascensore bussò alla porta dove c'era scritto Goffredi. Fu<br />

probabilmente la sua giornata fortunata perché notò che la porta era solo socchiusa, allora la aprì<br />

piano e senza volersi far notare poggiò i libri sul tavolo ma la sua inguaribile curiosità lo portò<br />

verso la camera da letto.<br />

Cazzo! Ma Carlo che diamine te ne importa? Stanno insieme. Vivono insieme, è naturale che stiano<br />

a letto insieme! Che te ne frega...Vai via....<br />

Ma non sentì quella vocina che passò in secondo piano e si accostò all'uscio, la porta era aperta.<br />

Sgranò gli occhi, se li frizionò un momento e vide un ragazzo in piedi, nudo e biondo e due al letto,<br />

che si erano appena svegliati. Li sentì dire buongiorno e poi senza muovere un muscolo, vide quel<br />

ragazzo biondo salire sul letto con le ginocchia e sporgersi per dare un bacio in bocca a Giulio.<br />

Il cuore di Carlo iniziò a battere all'impazzata, se lo avessero visto minimo suo cugino l'avrebbe<br />

inseguito a vita, ma mentre il suo stomaco si contorceva in questo stato d'ansia andante, continuò ad<br />

osservare sempre quel ragazzo che ora si era spostato per baciare questa volta Andrea. Non riuscì a<br />

muoversi, rimanendo imprigionato da quella vista.<br />

Cazzo! Sono tre! E si baciano!<br />

All'improvviso spostò un braccio per un riflesso incondizionato e fece cadere degli oggetti dal<br />

mobile accanto a lui. Fecero un sacco di rumore e i tre ragazzi si voltarono verso la porta e lo videro<br />

lì, fermo, immobile e impalato che non riusciva a dire nulla.<br />

''Carlo?!'' esclamò Giulio, mentre velocemente si alzava cercando i propri vestiti. ''Aspetta, aspetta,<br />

dove cazzo vai?'' urlò appena lo vide scappare via.<br />

Si rivestì in fretta lungo il tragitto che lo portava all'ingresso, lo vide fermarsi un attimo per<br />

raccogliere le sue cose che erano cadute e poi scappò via veloce, senza voltarsi indietro.<br />

Vedendo che ormai lui si era dileguato Giulio tornò in camera lentamente, sbuffò per qualche<br />

secondo non sapendo cosa pensare e mentre si aggiustava i vestiti, arrabbiato, disse ''Ma quanto è<br />

coglione! Si vede che ha quindici anni, è proprio cretino!''.<br />

Alessandro storse la faccia e Giulio notando quell'espressione insolita sul volto <strong>del</strong>l'amico chiese<br />

che cosa non andasse e lui rispose ''Non puoi fare di tutta l'erba un fascio.''.<br />

Il giovane Castelli sogghignò divertito e domandò il motivo di quell'affermazione che nulla voleva<br />

essere se non un dato di fatto.<br />

''Io ti sembro stupido?'' chiese Alessandro, arruffando la bocca.<br />

''Ma scusa perché ti metti sul suo piano? Tu mica hai quindici anni!'' disse l'amico, divertito.<br />

Il biondo si rivestì tranquillamente e quando gli altri si furono girati, disse ''Ancora per poco Giulio.<br />

Domani infatti ne faccio sedici!''.<br />

I due ragazzi si girarono immediatamente con due espressioni sgomente, cercando di formulare un<br />

pensiero logico.<br />

Ma davvero non si erano mai chiesti l'età di quel bel ragazzo, che in tutto e per tutto sembrava<br />

sicuro ed esperto, forse si erano lasciati ingannare dalla sua altezza e dalla sua espressione tutt'altro<br />

che infantile, ma tutto quello che riuscirono a pensare era che comunque sia rimaneva pur sempre<br />

un minorenne, quel giorno più che mai.<br />

''Ma come abbiamo fatto?'' chiese Giulio sorpreso e triste, mentre Andrea lo stava accompagnando<br />

alle prove.<br />

Il suo ragazzo lo guardò e rispose ''Non ti crucciare tanto, non sembra piccolo e il suo carattere forte<br />

certo non ci ha agevolati nel capire.''.<br />

Lo stomaco di Giulio cominciò ad essere in subbuglio, la sua mente confusa, si sentì in colpa per<br />

qualcosa di imprecisato e non volle ammettere che quella rivelazione lo aveva scosso, senza capirne

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!