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***<br />
''Un-due-tre. Un-due-tre!''. ''Addrizza la spalla destra. Rilassa tutto. Non fare smorfie, la<br />
gamba..aggiustala!''. ''Non ti deconcentrare! Non perdere il tempo!''. ''Giulio oggi sei proprio fuori!<br />
Non capisco..non c'è un'intenzione in quello che suoni!'' disse il suo maestro, quasi al termine <strong>del</strong>la<br />
lezione.<br />
Cazzo!<br />
''Scusi maestro..non mi sento tanto bene oggi ma non si preoccupi starò meglio il giorno degli<br />
esami!'' disse il ragazzo, non affatto convinto.<br />
L'uomo si alzò, poggiò il suo strumento nella custodia e si risedette difronte a lui. ''Non sono<br />
importanti gli esami ma come ci arrivi! A me non interessa che per tre quarti d'ora fingi di stare<br />
bene o di essere concentrato. Il fine non è quello e lo sai bene che quando ti succede qualcosa,<br />
questo qualcosa si riflette poi in quello che suoni!'' e continuò ''Perché non ne parli con me? Magari<br />
posso aiutarti...''.<br />
Sarebbe bello se riuscissi a parlare con te..Ne avrei tanto bisogno..ma che ti vengo a dire?<br />
''No maestro non è nulla di importante, sono solo un po' stanco..tutto qui!'' disse alla fine, senza far<br />
vedere la sua espressione.<br />
Lo sapeva che poteva contare su di lui, sulla sua presenza e sul suo sostegno, che più di una volta<br />
c'era stato, ma si rendeva anche conto che ce la doveva fare da solo e che da solo doveva andare<br />
avanti.<br />
Quella mattina saltò la scuola e decise di concedersi un mese per prepararsi agli esami di stato.<br />
Ormai era disabituato all'idea di doversi alzare presto e tornare su quei banchi che per lui non<br />
avevano significato molto, ma gli si ripresentava sempre un profondo magone allo stomaco se<br />
pensava al fatto che la sua vita sarebbe cambiata profondamente di lì a due mesi.<br />
Lo stesso pomeriggio il suo umore peggiorò terribilmente e di questo se ne accorsero tutti,<br />
specialmente sua madre che dopo aver visto il figlio sbattere qualsiasi cosa che capitasse nelle sue<br />
mani, chiese ''Giulio ma mi dici che cos'hai?''.<br />
''Mamma sto bene..perché secondo te come sto?'' rispose e chiese il ragazzo con stufa tensione.<br />
Sua madre naturalmente non si fece convincere e senza perdersi d'animo, disse a sua volta ''Male!''.<br />
''Si vede che c'è qualcosa che non va e non dire che non è vero perché non ti ho mai visto sbattere le<br />
cose!'' terminò.<br />
Giulio aveva in effetti tanta voglia e tanto bisogno di parlare con qualcuno ma sperava che la madre<br />
capisse da se. ''Non è successo niente, sono solo un po' stanco ma..secondo te sono cambiato?''<br />
chiese alla fine, cercando di capire se lei aveva compreso qualcosa.<br />
La donna lo guardò e in maniera tranquillizzante, rispose ''Io so solo che qualche giorno fa eri felice<br />
e ora non lo sei più! E' successo qualcosa con Andrea? Avete litigato? Vi....vi siete lasciati?''.<br />
Suo figlio non credeva di aver sentito bene, aveva avuto in passato il sospetto che sua madre avesse<br />
capito tutto, ma la certezza era ben lontana.<br />
In quel momento si sentì come liberato da un macigno enorme e ingombrante che gli pesava sul<br />
cuore. Voleva fare a sua madre mille domande ma tanto che ormai tutto era palesato si limitò a dire<br />
le cose come stavano, senza fronzoli o parole inutili. ''No, non ci siamo lasciati! Lui non mi aveva<br />
detto che Cristian l'aveva baciato quando eravamo a Firenze e io lo sono venuto a sapere Domenica<br />
notte, e invece di chiarire e parlare me ne sono andato per non rischiare di litigare o discutere!''.<br />
Sua madre era una donna speciale, forte, dolcissima e insostituibile. Aveva sempre una parola giusta<br />
al momento giusto, come in quel pomeriggio. Lo abbracciò fortissimo e gli consigliò di stare<br />
tranquillo, perché tutto si sarebbe risolto, ma alla fine disse ''Non ti far prendere ne dall'orgoglio e<br />
ne dalla paura di rimanere da solo! Devi solo capire che cosa è meglio per te!''.<br />
Sembrarono così semplici le sue parole, piene di speranze e di certezze, quelle stesse cose che<br />
mancavano nella testa di Giulio, che dopo un po' uscì per prendere aria e staccare dalle mille cose<br />
che aveva da studiare.