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tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

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isulta uguale per tutte le impugnazioni essendo subordinata alle questioni<br />

sulle quali si chiede una nuova pronuncia.<br />

In quest’ottica, un’impugnazione con effetto devolutivo limitato non<br />

può avere un’estensione soggettiva pari a quella di un gravame a<br />

devoluzione totale, con la conseguenza che il tipo e l’entità <strong>del</strong>le censure<br />

incidono direttamente sul meccanismo contemplato dall’art. 587 c.p.p.<br />

Postulato <strong>del</strong>la sovrapposizione tra le sfere oggettiva e soggettiva<br />

<strong>del</strong>l’impugnazione, secondo tale linea esegetica, sarebbe che sulle questioni<br />

devolute al giudice <strong>del</strong>l’impugnazione non si forma il giudicato nei<br />

confronti <strong>del</strong>le parti processuali – e quindi anche <strong>del</strong> non impugnante – cui<br />

le stesse si riferiscono.<br />

La soluzione prospettata comporterebbe, inoltre, l’estensibilità <strong>del</strong>le<br />

sole questioni devolute con i motivi di gravame, essendo esclusa per quelle<br />

a devoluzione automatica, come nel caso <strong>del</strong>l’art. 129 c.p.p.; seguendo<br />

questa logica, la prescrizione sopravvenuta o preesistente non può giovare<br />

né al coimputato non impugnante né al coimputato che abbia proposto<br />

impugnazione inammissibile, se la relativa questione non sia stata eccepita<br />

con uno specifico motivo da parte <strong>del</strong>l’ imputato validamente impugnante 31 .<br />

Ulteriore e rilevante esito <strong>del</strong>la <strong>tesi</strong> in esame emerge con riferimento<br />

all’esecuzione <strong>del</strong>la sentenza impugnata: nei confronti <strong>del</strong> non impugnante<br />

il provvedimento non può ritenersi esecutivo, in presenza dei presupposti<br />

indicati dall’art. 587 c.p.p.<br />

In questo caso, il giudice <strong>del</strong>l’esecuzione o <strong>del</strong>l’impugnazione dovrà<br />

disporre la sospensione ex art. 670 c.p.p.<br />

Per quanto appaia utile evidenziare lo stretto rapporto tra<br />

devoluzione ed estensione, al fine di meglio comprendere lo spazio di<br />

operatività <strong>del</strong>l’art. 587 c.p.p., non pare possa obliterarsi la natura di favor<br />

insita nell’istituto né quella di prevenzione di contrasti tra giudicati.<br />

31 Per la problematica inerente l’estensione <strong>del</strong>le cause estintive <strong>del</strong> reato, si veda, più<br />

ampiamente, infra, Capitolo II, § 8.<br />

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