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L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media

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INTERVENTI<br />

Tutte le scuole<br />

medie<br />

dovrebbero<br />

organizzare<br />

dei corsi<br />

pomeridiani<br />

di musica<br />

56 • ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

letico» di Ferentino e il III anno della Scuola di Pianoforte presso il Conservatorio<br />

di Musica «L. Refice» di Frosinone.<br />

Ho frequentato una <strong>scuola</strong> a indirizzo <strong>musicale</strong> per tre anni. È nata qui la mia passione<br />

per il pianoforte, uno <strong>strumento</strong> che precedentemente avevo suonato solo<br />

per passatempo e che, invece, in seguito ho cominciato ad amare e a studiare seriamente<br />

ogni giorno. La mia professoressa mi è stata vicina in ogni situazione e,<br />

grazie alla sua competenza e alla mia costanza nello studio, sono riuscita a ottenere<br />

buoni risultati. In terza <strong>media</strong> ho anche partecipato, insieme ad altri compagni<br />

di classe, pianisti violinisti, a un concorso nazionale tenutosi a Roma<br />

riuscendo a ottenere un buon punteggio. Le lezioni, nonostante la severità della<br />

professoressa, erano divertenti in quanto, oltre alle lezioni individuali, ve ne erano<br />

anche alcune di musica d’insieme, alle quali partecipavamo tutti con esercizi di<br />

solfeggio e di intonazione. Queste lezioni che inizialmente sembravano noiose, in<br />

quanto il solfeggio per un ragazzino di 11-12 anni potrebbe sembrare pesante, garantisco<br />

che sono state fondamentali per lo studio del solfeggio in Conservatorio.<br />

Dopo la <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, infatti, la mia insegnante ha provveduto diligentemente alla<br />

mia preparazione, al fine di permettermi di sostenere l’esame di ammissione al<br />

Conservatorio, che ho superato con un buon voto. A mio parere tutte le scuole<br />

medie dovrebbero organizzare dei corsi pomeridiani di musica, poiché all’età di<br />

11 anni può nascere la passione per la musica e ogni professore può riconoscere<br />

e tirar fuori il talento da coloro che non sono consapevoli della loro bravura. Vorrei<br />

concludere dicendo che il corpo docente e l’organizzazione della <strong>scuola</strong> sono<br />

stati molto efficienti e voglio rivolgere un ringraziamento particolare alla mia professoressa,<br />

perché, se ora mi trovo al terzo anno di solfeggio in Conservatorio e a<br />

un buon punto nello studio del pianoforte, è solo grazie a lei.<br />

Gli allievi a.s. 2009/2010<br />

Andrea Zeppa, III E, Classe di Violino, Prof.ssa Porro Patrizia<br />

Mi presento, mi chiamo Andrea Zeppa e frequento la classe III E. In questi tre<br />

anni di <strong>scuola</strong> <strong>media</strong> ho appreso a suonare il violino e a conoscere nuovi generi<br />

musicali. Quando ho saputo che alle medie avrei suonato il violino mi sono lamentato<br />

perché il violino era l’ultimo <strong>strumento</strong> che avrei voluto suonare, ma,<br />

da quando ho cominciato a suonarlo, mi sono reso conto che mi procurava<br />

una grande gioia. Vedendo i compagni di terza che suonavano, volevo diventare<br />

bravo quanto loro. Una delle più grandi emozioni che ho provato è stato<br />

suonare il primo concerto, ma quella più bella in particolare è stata l’opera<br />

«Brundibar» che mi ha fatto crescere in «bravura» con lo <strong>strumento</strong>; sono state<br />

anche belle le prove con altri strumenti e con il coro. In quelle occasioni mi<br />

sono sentito orgoglioso di me. Adesso che è cominciato il nuovo anno spero di<br />

provare belle emozioni come quelle degli anni passati.

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