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L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media

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L’INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA • 59<br />

Prof. Stefano Spallotta, docente di Chitarra Classica<br />

La mia prima esperienza di docenza nelle scuole a indirizzo <strong>musicale</strong> risale<br />

all’a.s. 2004/2005, e da allora ho avuto modo di sviluppare una mia personale<br />

opinione sulla utilità e sulla ricaduta educativa che tali scuole e i loro operatori<br />

hanno sullo sviluppo delle competenze degli studenti. In primo luogo, l’impatto<br />

delle attività strumentali sulle esperienze scolastiche è caratterizzante a<br />

volte in maniera totale.<br />

Sia gli strumentisti che i loro colleghi dei corsi «ordinari», infatti, trovano nuova<br />

linfa dalle attività, dai Progetti, dalle iniziative che vengono dalla possibilità di<br />

schierare un gruppo orchestrale piuttosto che sviluppare uno spettacolo <strong>musicale</strong><br />

vero.<br />

Gli studenti, come ho sempre riscontrato (con delle inevitabili eccezioni a conferma<br />

della regola), hanno una motivazione profonda, che viene dal fatto di vivere<br />

una dimensione nuova e stimolante. Nel dettaglio, la classe di chitarra di<br />

cui sono responsabile, è oggetto di grande interesse da parte degli studenti; la<br />

natura <strong>dello</strong> <strong>strumento</strong>, sicuramente, si adatta benissimo allo spirito di condivisione<br />

e conoscenza che deve essere comunicato in questi tre anni fondamentali<br />

per la loro formazione di base.<br />

La didattica chitarristica, in particolare, permette di stratificare le competenze<br />

in modo appropriato, risultando adeguata e valida a diversi livelli di fruizione.<br />

Rimane aperto a mio avviso l’interrogativo sulla direzione verso la quale orientare<br />

i discenti, se far prevalere quel senso ludico del gioco senso-motorio, oppure<br />

spingere sulla qualificazione del percorso formativo per divenire un valido<br />

trampolino di lancio verso future esperienze didattiche.<br />

La validità del corpo docente che ho incontrato <strong>nella</strong> mia breve presenza all’interno<br />

della <strong>scuola</strong> <strong>media</strong>, unita alla lungimiranza e alla tenacia assoluta di molti<br />

dei miei Dirigenti scolastici (i primi a credere fortemente nel valore e <strong>nella</strong> risorsa<br />

rappresentata dagli indirizzi musicali), dimostrano non solo che entrambe<br />

le strade sono possibili, ma che entrambe convivono tranquillamente nell’ordinarietà<br />

dell’attività didattica, qualificando de facto i corsi a indirizzo <strong>musicale</strong><br />

a valore assoluto <strong>nella</strong> formazione <strong>musicale</strong> di base nel nostro Paese.<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO «L. PIRANDELLO» - CANICATTÌ (AG)<br />

INTERVENTI<br />

Gli studenti<br />

hanno<br />

una<br />

motivazione<br />

profonda,<br />

che viene<br />

dal fatto<br />

di vivere<br />

una<br />

dimensione<br />

nuova<br />

e stimolante<br />

Teresa Maria Rita Buscemi, Dirigente scolastico, presenta la <strong>scuola</strong>.<br />

L’Istituto Comprensivo «Luigi Piran<strong>dello</strong>» insiste su due quartieri periferici<br />

del Comune di Canicattì in provincia di Agrigento, dove profondo è il disagio<br />

economico, culturale e sociale. Nel quartiere detto «Oltre Ponte» si<br />

trova la <strong>scuola</strong> secondaria di I grado che dall’anno scolastico 1991/1992<br />

offre agli alunni la possibilità di poter richiedere l’iscrizione alle classi a indirizzo<br />

<strong>musicale</strong>.

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