"La Città dell'Oro" di Emilio Salgari - Altervista
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– Non li abbiamo veduti – <strong>di</strong>sse Velasco. – E voi?<br />
– Le tracce... le tracce...<br />
Non poté <strong>di</strong>re <strong>di</strong> più. Ricadde pesantemente a terra e si<br />
assopì. L'in<strong>di</strong>ano già russava sonoramente.<br />
– <strong>La</strong>sciamoli riposare tranquilli – <strong>di</strong>sse il dottore. – Un<br />
riposo prolungato farà bene a loro.<br />
– Ma non v'è proprio alcun pericolo?<br />
– No, Alonzo, te l'ho già detto.<br />
– Ma cosa sono questi vampiri?<br />
– Enormi pipistrelli che succhiano il sangue agli uomini ed<br />
agli animali che trovano addormentati.<br />
– Ma sentendosi <strong>di</strong>ssanguare, non si svegliano le vittime?<br />
– No, poiché i vampiri operano con una delicatezza<br />
infinita. Essendo forniti d'una piccola tromba formante una<br />
ventosa e armata <strong>di</strong> papille perforanti, calano lentamente sulla<br />
persona addormentata, forano la pelle lentamente, senza<br />
produrre dolore e cominciano a succhiare. Onde l'uomo non si<br />
svegli, hanno la precauzione <strong>di</strong> agitare lentamente le ali,<br />
procurando all'addormentato una leggera corrente d'aria.<br />
Quando sono gonfi <strong>di</strong> sangue da scoppiare, se ne volano via, e<br />
se l'uomo o l'animale non si svegliano, corrono il pericolo <strong>di</strong><br />
morire, continuando il sangue ad uscire dalla ferita.<br />
– Che ributtanti volatili!<br />
– Sono veri assassini, che uccidono a tra<strong>di</strong>mento, senza<br />
correre pericolo.<br />
– Dottore, avete u<strong>di</strong>to cosa ha detto Raffaele?<br />
– Delle tracce degli in<strong>di</strong>ani?<br />
– Forse avrà scoperto qualche cosa. Atten<strong>di</strong>amo che si<br />
svegli.<br />
Accesero della legna secca per tenere lontane le zanzare<br />
che sull'Orenoco si radunano a milioni e che producono atroci<br />
punture, e si sdraiarono presso a compagni, sorvegliando<br />
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