"La Città dell'Oro" di Emilio Salgari - Altervista
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sopra e do<strong>di</strong>ci sotto. È dalle prime solamente che si ricava la<br />
tartaruga messa in commercio.<br />
– Ma cosa fanno tutte quelle testuggini? – chiese Alonzo.<br />
– Stanno seppellendo le loro uova – rispose il dottore. –<br />
An<strong>di</strong>amo a fare una frittata.<br />
Yaruri aveva già afferrati i remi e spingeva lentamente la<br />
scialuppa verso la sponda. Le testuggini però vegliavano e<br />
accortosi della presenza dei nemici facendo sforzi <strong>di</strong>sperati<br />
raggiunsero il fiume e si tuffarono rapidamente.<br />
– Non monta – <strong>di</strong>sse don Raffaele. – Ci rifaremo colle<br />
uova.<br />
Toccata la sponda, s'affrettarono a sbarcare, ma Alonzo,<br />
con sua grande sorpresa, non vide alcun uovo.<br />
– Ma dove sono? – chiese.<br />
– Sotto la sabbia, – <strong>di</strong>sse don Raffaele, – ma ti sfido a<br />
trovarle. Solamente gl'in<strong>di</strong>ani sono capaci <strong>di</strong> scoprirle.<br />
– Avranno lasciato qualche segno dove le hanno sepolte.<br />
– Nessuno, cugino; puoi accertartene.<br />
Alonzo si mise a percorrere la sponda in tutti i sensi, ma<br />
non trovò alcun segno che in<strong>di</strong>casse ove le uova erano state<br />
nascoste. Yaruri lo osservava sorridendo maliziosamente.<br />
– Fulmini e lampi! – esclamava il giovanotto stizzito,<br />
frugando e rifrugando le sabbie, ma senza successo.<br />
– A te, Yaruri – <strong>di</strong>sse don Raffaele. – Se aspettiamo che<br />
mio cugino le trovi, la frittata si farà attendere fino a domani.<br />
L'in<strong>di</strong>ano si mise a percorrere la sponda con passo rapido,<br />
sulla punta dei pie<strong>di</strong>, ma con un'andatura inquieta. Ad un tratto<br />
si curvò, si mise a scavare la sabbia e mise allo scoperto un<br />
gruppo d'uova rotonde, un po' più grosse <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> gallina, che<br />
si trovava sepolto a otto o <strong>di</strong>eci centimetri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà.<br />
– Ma io non ho veduto alcuna traccia sopra quella covata –<br />
<strong>di</strong>sse Alonzo, che aveva seguito l'in<strong>di</strong>ano.<br />
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