"La Città dell'Oro" di Emilio Salgari - Altervista
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navigazione cominciava a <strong>di</strong>ventare <strong>di</strong>fficile.<br />
Oltre ai numerosi banchi, quel tratto <strong>di</strong> fiume era coperto<br />
da una vegetazione acquatica resistente, che impe<strong>di</strong>va alla<br />
scialuppa <strong>di</strong> manovrare liberamente.<br />
<strong>La</strong> corrente era coperta da quelle superbe foglie che<br />
chiamatisi vittoria regia, e che dagli in<strong>di</strong>ani vengono chiamate<br />
forno per la somiglianza che hanno coi gran<strong>di</strong> forni e poco<br />
profon<strong>di</strong>, entro i quali fanno cuocere la manioca. Quelle foglie<br />
sembrano vere zattere circolari, poiché hanno una circonferenza<br />
<strong>di</strong> un metro e venti centimetri ad uno e mezzo.<br />
Cominciano a crescere in fondo al fiume, piccolissime<br />
dapprima, in forma d'una coppa sottile ma profonda, poi si<br />
allargano e giunte a fior d'acqua emettono quelle foglie<br />
gigantesche le quali hanno i margini rialzati come i ton<strong>di</strong> e si<br />
rivestono d'una formidabile armatura <strong>di</strong> spine.<br />
Molte <strong>di</strong> quelle piante avevano già i fiori, bellissimi,<br />
vellutati, bianchi ma con tutte le gradazioni del roseo e del<br />
purpureo fosco.<br />
Oltre alla vittoria regia, sui bassifon<strong>di</strong> s'alzavano dei veri<br />
boschetti <strong>di</strong> mucammù, una specie <strong>di</strong> aroi<strong>di</strong> <strong>di</strong> legno leggero, ma<br />
che posseggono una corteccia resistente e che emettono pure<br />
delle gran<strong>di</strong> foglie galleggianti, le quali resistevano allo sperone<br />
della scialuppa.<br />
Fortunatamente il vento non mancava sul grande fiume il<br />
quale conservava una larghezza <strong>di</strong> quattro o sei miglia e<br />
permetteva all'imbarcazione <strong>di</strong> correre bordate per evitare tutti<br />
quegli ostacoli.<br />
A mezzodì però il fiume tornò sgombro ed i viaggiatori<br />
poterono proseguire con notevole rapi<strong>di</strong>tà, avvicinandosi sempre<br />
più alla foce del Capanaparo, la quale non doveva essere lontana<br />
più <strong>di</strong> venti o venticinque miglia.<br />
<strong>La</strong> sponda sinistra del fiume, che i naviganti costeggiavano<br />
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