"La Città dell'Oro" di Emilio Salgari - Altervista
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Non credevo <strong>di</strong> possedere tanta fortuna.<br />
– Ve<strong>di</strong>, cugino, che possiamo respingere i caimani?<br />
– Non <strong>di</strong>co il contrario, ma io domando quando potremo<br />
lasciare questa incomoda posizione.<br />
– Attraverseremo il fiume a nuoto, Raffaele.<br />
– Coi caimani alle costole.<br />
– Prima li fugheremo. Ne vedo sei o sette che si avanzano<br />
verso <strong>di</strong> noi e faranno presto conoscenza colle nostre armi.<br />
– Purché non ci rodano l'albero! – <strong>di</strong>sse il dottore. – Hanno<br />
tali denti da spezzarlo in pochi minuti.<br />
– Diavolo! Che brutto capitombolo! Eccoli!... Il bersaglio è<br />
abbastanza visibile.<br />
Una banda <strong>di</strong> caimani, che poco prima giuocherellava<br />
presso la cascata, dopo un po' d'esitazione, causata forse dalla<br />
sorpresa <strong>di</strong> veder sparire quel grosso battello, s'avvicinava<br />
lentamente formando un cerchio minaccioso.<br />
Senza dubbio quei voraci mostri avevano indovinato <strong>di</strong> che<br />
natura era quello strano grappolo pendente da quel tronco e<br />
accorrevano sperando <strong>di</strong> fare un lauto banchetto. I loro brutti<br />
occhi a riflessi azzurri, si fissavano già con ardente bramosia<br />
sulle future vittime e le loro mascelle si richiudevano con<br />
rumore formidabile, come se già pregustassero quelle carni.<br />
I naufraghi però non erano uomini da lasciarli avvicinare,<br />
né spaventarsi. Si erano accomodati meglio che potevano a<br />
cavalcioni del picco della randa ed avevano afferrati i fucili.<br />
– Mirate sui fianchi o in bocca, o le palle si schiacceranno<br />
contro quelle scaglie dure come il ferro – <strong>di</strong>sse don Raffaele.<br />
– A me il primo – <strong>di</strong>sse Alonzo.<br />
– Ed a me il secondo – rispose Velasco.<br />
– Fuoco! – comandò don Raffaele.<br />
Tre spari risuonarono e tre caimani, i primi, si rovesciarono<br />
sui fianchi feriti, contorcendosi furiosamente e vibrando<br />
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