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"La Città dell'Oro" di Emilio Salgari - Altervista

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– A cena! – esclamò in quell'istante il dottore, che si era<br />

trasformato in cuoco.<br />

I viaggiatori che avevano molto appetito, si sedettero<br />

presso il fuoco acceso dall'in<strong>di</strong>ano e fecero tutti molto onore al<br />

pasto; poi, fumate alcune sigarette, raggiunsero le loro amache<br />

sospese ai rami d'un albero, il quale protendevasi verso il fiume.<br />

Yaruri invece preferì coricarsi nella scialuppa per sorvegliare il<br />

fiume.<br />

– A chi il primo quarto <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a? – chiese Alonzo.<br />

– A te, il secondo a Yaruri, il terzo a me ed il quarto a<br />

Velasco – <strong>di</strong>sse don Raffaele.<br />

– Allora chiudete gli occhi – <strong>di</strong>sse il giovanotto, armando il<br />

fucile. – Speriamo che nessun avvenimento venga a <strong>di</strong>sturbarci.<br />

– Buona guar<strong>di</strong>a – risposero i compagni, coricandosi.<br />

Alonzo accese una nuova sigaretta, s'accomodò nella sua<br />

amaca meglio che poté, mettendosi vicino il fucile, aprendo per<br />

bene gli occhi e tendendo gli orecchi.<br />

<strong>La</strong> luna era sorta <strong>di</strong>etro le gran<strong>di</strong> foreste, ma essendo velata<br />

dalla nebbia che si alzava sull'Orenoco, spandeva una luce così<br />

pallida, che non permetteva <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere bene un oggetto<br />

anche grande ad una certa <strong>di</strong>stanza. Perciò il giovanotto, che non<br />

aveva <strong>di</strong>menticato gl'in<strong>di</strong>ani armati <strong>di</strong> fucile e così rapidamente<br />

scomparsi, teneva gli occhi fissi sulla sponda opposta e<br />

precisamente verso il luogo ove doveva trovarsi il banco.<br />

I grossi rospi e le rane, dopo salutata la comparsa dell'astro<br />

notturno, avevano posto fine ai loro concerti. Solo <strong>di</strong> quando in<br />

quando si u<strong>di</strong>va una salva <strong>di</strong> fischi od uno scoppio <strong>di</strong> muggiti,<br />

ma poi il silenzio tornava sotto le gran<strong>di</strong> e cupe boscaglie. Ad un<br />

tratto un grido acuto, quello del tucano, ma assai più potente,<br />

ruppe il silenzio. Alonzo trasalì e alzò il capo gettando sulle rive<br />

del fiume un lungo sguardo.<br />

– Un tucano che canta a quest'ora – mormorò. – Sarà poi<br />

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