La trasformazione di società in trust - Reggio Emilia

Da un lato, si considera dolosa la violazione attuata con l’intento di pregiudicare la
determinazione dell’imponibile o dell’imposta ovvero di osteggiare l’attività amministrativa
di accertamento. Rileva quindi la volontà dell’autore della violazione consapevolmente
mirata all’evasione tributaria, di talché non è mai possibile ascrivere a doloso quel
comportamento che, pur violando la legge, non persegua intenzionalmente tale obiettivo; in
altre parole, il dolo così definito è dolo specifico e resta esclusa la possibilità di introdurre
nella materia il concetto di dolo eventuale.
Dall’altro lato, il comma 3 fornisce una definizione di colpa grave estremamente
“compressa”, dal momento che la riconduce all’imperizia o negligenza indiscutibili ovvero,
avendo riguardo al possibile errore di diritto, all’impossibilità di dubitare ragionevolmente
del significato e della portata della norma violata; trattasi, insomma, dell’evidente,
macroscopica inosservanza di obblighi tributari elementari. La stringata littera legis, in
concreto, rende problematica l’individuazione di tale categoria, se non che viene precisato
che non è ascrivibile a colpa grave l’inadempimento occasionale ad obblighi di versamento
del tributo; di talché, potrebbe costituire invece espressione di colpa grave (quando non
integri il dolo specifico, ovvero quando, all’opposto, peculiari situazioni psicologiche
dell’autore possano farlo ritenere del tutto esente da responsabilità) l’inadempimento
sistematico ad obblighi di versamento.
Per quanto concerne le cause di non punibilità, l’art. 6, nell’enunciarle espressamente, detta
la disciplina in tema di errore sul fatto, ignoranza della legge, esclusione della responsabilità
per fatto del terzo e forza maggiore.
Quest’ultima è riscontrabile in una causa esterna che obbliga inevitabilmente la persona a
comportarsi in modo difforme da quanto voluto. La volontà del soggetto, pertanto, viene
inficiata da un’anomalia tale da escluderne la responsabilità, in conformità a quanto previsto
in campo penale (art. 45 c.p.) e civile (vis cui resisti non potest).
3.1. I recenti approdi della giurisprudenza tributaria
Come accennato, negli ultimi anni la giurisprudenza tributaria di merito ha iniziato a
confrontarsi sempre più con il problema del mancato adempimento di obblighi tributari in
conseguenza di crisi di liquidità (recte, insolvenza, alla luce di quanto precedentemente
esplicitato); qui merita segnalare, pur con le necessarie precisazioni, talune significative
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