La trasformazione di società in trust - Reggio Emilia

violazione attuata con l'intento di pregiudicare la determinazione dell'imponibile o dell'imposta
ovvero diretta ad ostacolare l'attività amministrativa di accertamento" (art. 5, comma 4, D.L.vo
472/1997). Come detto, infatti, per la configurabilità del dolo, non basta la mera
consapevolezza dell'omissione (c.d. dolo generico), in quanto la norma esige che il soggetto
agisca per un fine particolare ("l'intento di pregiudicare la determinazione dell'imponibile..."), che
è previsto come (ulteriore) elemento costitutivo della fattispecie illecita (dolo specifico). In
definitiva, se difetta la ricordata finalità in capo all'agente, la condotta omissiva, pur se
consapevole, non è comunque punibile a titolo di dolo.
Del resto, nei citati casi si può configurare l’assenza dell'elemento psicologico della colpa,
almeno ove l'inadempimento sia ascrivibile ad una condizione di illiquidità/insolvenza
cagionata da una situazione di grave crisi economica. In specie, tra gli elementi costitutivi
della colpa, difetterebbe l'elemento (soggettivo) della rimproverabilità dell'inosservanza
dell'obbligo di versamento dei tributi alle scadenze prescritte, non avendo il contribuente
avuto, nell'ipotesi considerata, la possibilità di ottemperare a tale dovere in ragione della
predetta impossibilità economica.
A nostro avviso, le pronunce in esame scontano la minor “sensibilità” ed esperienza del
giudice tributario ad approcciarsi con la materia penale; pertanto il percorso argomentativo e
l’utilizzo degli istituti penal-tributari vengono “modellati” in una prospettiva decisoria che si
alimenta anche di ragionevolezza e pragmatismo; è quindi auspicabile che nel futuro anche i
giudici tributari affinino maggiormente la padronanza dei concetti di matrice penale.
4. Cenni sul coordinamento tra omesso versamento e procedure concorsuali
Per completare l’analisi sin qui svolta, pare opportuno effettuare una breve riflessione sulle
implicazioni concorsuali derivanti dalla situazione di insolvenza rapportata alle sanzioni
penal-tributarie.
Invero, con riferimento ad un caso sempre più invalso nell’attività operativa, si rileva che la
sanzione penale prevista dall’art. 10-ter deve essere necessariamente coordinata con la
disciplina del concordato preventivo, nella non infrequente ipotesi di contribuente ammesso
alla predetta procedura dopo il 31 dicembre del periodo d’imposta interessato, ma prima del
27 dicembre dell’anno successivo (come detto, giorno di consumazione dell’illecito).
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