Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento per le politiche antidroga
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106 - E<strong>le</strong>menti di NEUROSCIENZE E DIPENDENZE<br />
lascia dopamina nel<strong>le</strong> sinapsi del NAcc (Wise e Bozarth,<br />
1987; Koob e Bloom, 1988; Di Chiara, 1998), come<br />
mostrato nella Figura 2. La cocaina, <strong>le</strong> anfetamine e l’ecstasy<br />
aumentano direttamente la quantità di dopamina a<br />
disposizione <strong>per</strong> la segnalazione post-sinaptica aumentando<br />
il rilascio di dopamina o riducendo la ricaptazione<br />
della stessa dalla sinapsi (Hutcheson et al., 2001) 2 . (v. Figura<br />
3). L’alcol, la cannabis e la nicotina 3 aumentano<br />
l’attività della dopamina indirettamente stimolando quei<br />
neuroni che influenzano i neuroni dopaminergici (Koob<br />
e Le Moal, 1997; Nisell et al., 1994). Per esempio, come<br />
mostra la Figura 4, l’alcol si <strong>le</strong>ga ai recettori GABA che<br />
riducono l’influenza inibitoria dei neuroni GABAergici<br />
sul<strong>le</strong> cellu<strong>le</strong> che rilasciano dopamina.<br />
Figura 3. Gli stimolanti aumentano l’attività della dopamina nel nuc<strong>le</strong>o accumbes.<br />
Gli stimolanti come la cocaina e l’anfetamina aumentano la dopamina sinaptica a livello del nuc<strong>le</strong>o accumbens<br />
(a) bloccando il trasportatore agonista della dopamina (DAT) (cocaina) che ricapta la dopamina dalla<br />
sinapsi, aumentando <strong>per</strong>tanto la quantità di dopamina attiva nella sinapsi e di conseguenza la segnalazione<br />
dopaminergica; oppure (b) entrando nei neuroni dopaminergici attraverso il DAT (anfetamina) e provocando<br />
un aumento di dopamina rilasciata dal neurone (Hyman et al., 2006).<br />
Ristampato con autorizzazione da Annual Review of Neuroscience, Volume 29 © 2006 by Annual Reviews<br />
(www.annualreviews.org).<br />
Abbreviazioni: DA: dopamina; VMAT: trasportatore vescicolare del<strong>le</strong> monoamine.<br />
Figura 4. Azione di diverse droghe sull’attività dopaminergica a livello del nuc<strong>le</strong>o accumbens.<br />
Quasi tutte <strong>le</strong> droghe che danno dipendenza agiscono aumentando il rilascio di dopamina nel nuc<strong>le</strong>o accumbens<br />
(qui indicato come NAc; in basso a destra). Questo aumento può essere diretto, come avviene<br />
con gli stimolanti, con un aumento del rilascio di dopamina da parte dei neuroni dell’area tegmenta<strong>le</strong> ventra<strong>le</strong><br />
(VTA; in basso a sinistra). Altre droghe che danno assuefazione (<strong>per</strong> esempio l’alcol, la cannabis e la<br />
nicotina) aumentano l’attività della dopamina indirettamente influenzando i neuroni che successivamente<br />
modificano la quantità di dopamina rilasciata nel NAcc. Questo può essere il risultato di un’inibizione di una<br />
reazione disinibitoria, come succede con gli oppiacei, come pure di una risposta eccitatoria (<strong>per</strong> esempio<br />
con la nicotina). Nota: “+’ si riferisce a una risposta eccitatoria” -’ indica l’inibizione (Hyman et al., 2006).<br />
Ristampato con autorizzazione da Annual Review of Neuroscience, Volume 29 © 2006 by Annual Reviews<br />
(www.annualreviews.org).<br />
DOPAMINA, RICOMPENSA E APPRENDIMENTO<br />
Il NAcc rappresenta una parte fondamenta<strong>le</strong> del sistema<br />
neura<strong>le</strong> coinvolto nell’apprendimento, nella ricompensa<br />
e nella motivazione. Le attività ricompensanti quotidiane,<br />
o i rinforzi naturali, come il cibo, <strong>le</strong> relazioni e il sesso<br />
producono aumenti di dopamina nel NAcc molto più ridotti<br />
di quelli del<strong>le</strong> droghe di dipendenza (Kel<strong>le</strong>y e Berridge,<br />
2002). Alcune droghe che danno assuefazione producono<br />
un quantitativo di dopamina nel NAcc oltre dieci<br />
volte su<strong>per</strong>iore rispetto a quello prodotto dai rinforzatori<br />
naturali, e l’aumentata risposta della dopamina al<strong>le</strong> droghe<br />
dura molto più a lungo. Si pensa che sia questo rilascio<br />
in eccesso di dopamina provocato dal<strong>le</strong> droghe che<br />
danno assuefazione ciò che rende<br />
l’uso di droghe molto più attraente<br />
del<strong>le</strong> attività ricompensanti quotidiane<br />
(Hyman, 2005) (v. Figura 5).<br />
Si riteneva che fosse l’aumento<br />
della segnalazione dopaminergica<br />
nel NAcc a conferire al<strong>le</strong> droghe i<br />
loro effetti ricompensanti o euforici.<br />
L’imaging del funzionamento cerebra<strong>le</strong><br />
durante l’intossicazione mostra<br />
che gli aumenti di dopamina a livello<br />
dell’accumbens sono correlati a<br />
N.d.t: figura 4,<br />
opiates: oppiacei<br />
VTA interneuron: interneurone<br />
della VTA, opioid<br />
peptides: peptidi oppioidi<br />
glutamate inputs (e.g.<br />
from the amygdala):<br />
input glutammatergici<br />
dall’amigdala<br />
opioid peptides:<br />
peptidi oppioidi<br />
glutamate inputs<br />
(e.g. from the amygdala):<br />
input glutammatergici<br />
dall’amigdala<br />
referti soggettivi di euforia (Volkow<br />
et al., 2004a). Ciò è chiaro soprattutto<br />
nel caso del<strong>le</strong> droghe stimolanti<br />
in cui maggiore è il rilascio di<br />
dopamina nel Nacc e maggiore è<br />
l’euforia che viene registrata (Laruel<strong>le</strong><br />
et al., 1995; Drevets et al.,<br />
2001). Tuttavia ciò non si verifica<br />
sempre. Esistono molti studi che<br />
mostrano una scarsa correlazione tra<br />
stati soggettivi di piacere e l’assunzione<br />
di droga (Robinson e Berridge,<br />
2000). Mentre la dipendenza<br />
avanza, il consumo di maggiori<br />
quantità di droga non aumenta il<br />
piacere s<strong>per</strong>imentato; di fatto nella<br />
maggior parte dei casi, <strong>le</strong> es<strong>per</strong>ienze<br />
ricompensanti o euforiche si riducono<br />
con un uso in aumento. Inoltre,<br />
la nicotina, una droga che crea<br />
altamente dipendenza, incrementa il<br />
rilascio di dopamina nel NAcc in<br />
mancanza di significativi effetti euforici<br />
(Nisell et al., 1994; Balfour,<br />
2004; Koob e Le Moal, 2006). La ricerca<br />
recente ha suggerito che il rilascio<br />
dopaminergico all’interno del<br />
NAcc potrebbe di fatto rif<strong>le</strong>ttere la<br />
salienza, o significatività degli stimoli,<br />
indipendentemente dalla loro