Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento per le politiche antidroga
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128 - E<strong>le</strong>menti di NEUROSCIENZE E DIPENDENZE<br />
lizzando <strong>le</strong> reazioni di assunzione o ricerca della sostanza,<br />
in relazione a stimoli correlati alla singola sostanza rispetto<br />
a stimoli neutrali. In ta<strong>le</strong> meta-analisi gli autori<br />
hanno usato questionari <strong>per</strong> la misurazione del craving<br />
(ACQ e il DAQ: vedi dopo) e hanno valutato <strong>le</strong> risposte<br />
fisiologiche di tali soggetti, e in particolare la frequenza<br />
cardiaca, la sudorazione e la tem<strong>per</strong>atura cutanea. Ta<strong>le</strong><br />
meta-analisi ha evidenziato l’importanza e la validità dell’applicazione<br />
del “cue-reactivity paradigm” nel<strong>le</strong> <strong>dipendenze</strong>,<br />
ma nello stesso tempo ha ri<strong>le</strong>vato una notevo<strong>le</strong> differenza<br />
tra la misurazione del craving con questionari<br />
auto-compilati e quella del<strong>le</strong> risposte fisiologiche. In altre<br />
paro<strong>le</strong>, <strong>le</strong> misurazioni effettuate con questionari autocompilati<br />
sarebbero dotate di maggiore specificità soggettiva<br />
riguardo lo stimolo, mentre <strong>le</strong> risposte fisiologiche sarebbero<br />
meno influenzate dalla reazione soggettiva allo<br />
stimolo. Nello stesso tempo, da ta<strong>le</strong> meta-analisi è emerso<br />
che il craving cue-specifico <strong>per</strong> l’alcol risulta meno forte<br />
del craving verso altre sostanze d’abuso, evidenziando la<br />
necessità di validare ulteriori metodi maggiormente sensibili<br />
<strong>per</strong> la misurazione di ta<strong>le</strong> parametro nei soggetti alcolisti.<br />
A tal fine recentemente è stato condotto uno studio<br />
su soggetti alcolisti usando il “cue-availability paradigm”<br />
(una modifica del “cue-reactivity paradigm”<br />
convenziona<strong>le</strong>), che si è rivelato un nuovo ed uti<strong>le</strong> metodo<br />
<strong>per</strong> valutare la sensazione soggettiva correlata alla<br />
reazione allo stimolo in soggetti alcolisti.<br />
METODI DI MISURAZIONE DEL CRAVING<br />
Per la misurazione del craving sono state utilizzate sca<strong>le</strong><br />
semplici come sca<strong>le</strong> visive analogiche (VAS: Visual Analogic<br />
Sca<strong>le</strong>) o descrittive verbali; tuttavia, recentemente<br />
sono stati sviluppati degli strumenti in grado di dare una<br />
misurazione meno soggettiva del craving. Tali strumenti<br />
sono costituiti da questionari autosomministrati che indagano<br />
il comportamento ossessivo-compulsivo nei confronti<br />
dell’alcol. Di seguito vengono analizzate alcune di<br />
questi metodi di misurazione.<br />
Obsessive-Compulsive Drinking Sca<strong>le</strong> (OCDS)<br />
Numerose ipotesi cliniche, neurobiologiche e neuropsicologiche<br />
suggeriscono che fanno parte del craving sia<br />
pensieri ossessivi sull’uso dell’alcol sia comportamenti<br />
compulsivi verso il bere. Anton e coll., modificando un<br />
questionario basato su un’intervista (Ya<strong>le</strong>-Brown Obsessive<br />
Compulsive Drinking Sca<strong>le</strong>: YBOCS-hd), hanno<br />
sviluppato un questionario autosomministrato formato<br />
da 14 domande, l’Obsessive-Compulsive Drinking Sca<strong>le</strong><br />
(OCDS; Anton et al, 1995), che comprende domande<br />
<strong>per</strong> la valutazione sia del craving tota<strong>le</strong> sia del<strong>le</strong> componenti<br />
ossessiva e compulsiva. La facilità d’uso (può essere<br />
compilato in circa 5 minuti), la riproducibilità, la validità<br />
e la capacità analitica fanno dell’OCDS un questionario<br />
molte efficace e uti<strong>le</strong> da usare durante trials <strong>per</strong> il<br />
trattamento dell’alcolismo oltre ad essersi dimostrato significativamente<br />
correlato alla severità dell’alcolismo. Il<br />
largo impiego dell’OCDS è tra l’altro dimostrato dal<strong>le</strong><br />
versioni dell’OCDS validate in altre lingue, quali francese<br />
(Chignon et al, 1998) e italiano (Janiri et al, 2004).<br />
Alcohol Urge Questionnnaire (AUQ)<br />
L’Alcohl Urge Questionnaire (AUQ) è un questionario<br />
autosomministrato formato da 8 domande, di cui 4 riguardano<br />
il desiderio <strong>per</strong> una bevanda, 2 riguardano la<br />
s<strong>per</strong>anza verso gli effetti positivi dalla bevanda e 2 riguardano<br />
l’incapacità ad evitare di bere se l’alcol è disponibi<strong>le</strong>.<br />
Recenti evidenze hanno confermato la validità di<br />
questo questionario (Drummond & Philips, 2002).<br />
Severity of Alcohol Dependence Questionnaire (SADQ)<br />
Il Severity of Alcohol Dependence Questionnaire<br />
(SADQ) è un questionario autosomministrato formato<br />
da 20 domande divise in 5 gruppi (ogni gruppo formato<br />
da 4 domande) che riguardano la presenza di segni fisici<br />
astinenziali, la presenza di segni psicologici astinenziali,<br />
il sollievo dai sintomi astinenziali che si ha assumendo<br />
alcol, la tol<strong>le</strong>ranza e infine il ristabilirsi che si ha dopo un<br />
<strong>per</strong>iodo di astinenza. Ciascuna domanda ha un punteggio<br />
compreso tra 0 e 3, <strong>per</strong> cui il punteggio fina<strong>le</strong> sarà<br />
compreso tra 0 e 60, dove 60 indica un’alcol dipendenza<br />
molto severa e 30 rappresenta la soglia <strong>per</strong> una dipendenza<br />
severa. Il SADQ è molto usato e numerose evidenze<br />
ne indicano la validità e la ripetitibilità (Stockwell<br />
et al, 1979; Drummond & Philips, 2002).<br />
Alcohol Craving Questionnaire (ACQ)<br />
L’Alcohol Craving Questionnaire (ACQ) è costituito da<br />
una serie di domande che riguardano 4 aspetti, va<strong>le</strong> a<br />
dire l’urgenza e il desiderio di bere, l’intenzione di assumere<br />
alcol, l’anticipazione di outcome positivo e l’anticipazione<br />
del sollievo dall’astinenza.<br />
Desideres for Alcohol Questionnaire (DAQ)<br />
Il Desideres for Alcohol Questionnaire (DAQ) è simi<strong>le</strong><br />
all’ACQ anche se pone una maggiore attenzione alla gradualità<br />
dei vari aspetti analizzati. Inoltre in uno studio<br />
comparativo Love e coll. (Love et al, 1998) hanno evidenziato<br />
che il DAQ presenta numerosi significativi vantaggi<br />
rispetto all’ACQ.<br />
Penn Alcohol-Craving Sca<strong>le</strong> (PACS)<br />
La Penn Alcohol-Craving Sca<strong>le</strong> (PACS) è una scala autosomministrata<br />
formato da 5 domande, rapida e faci<strong>le</strong> da<br />
compilare. Le prime 3 domande riguardano la frequenza,