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Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento per le politiche antidroga

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48 - E<strong>le</strong>menti di NEUROSCIENZE E DIPENDENZE<br />

portando a gravi deficit cognitivi e comportamentali. Recenti<br />

studi di neuroimmagine hanno dimostrato gli effetti<br />

dannosi dell’alcol, in particolare sulla memoria e la<br />

capacità di apprendimento. Con la tecnica DTI, alcuni<br />

ricercatori americani hanno dimostrato la presenza di<br />

nette alterazioni nella sostanza bianca cerebra<strong>le</strong>, in ado<strong>le</strong>scenti<br />

che consumano abitualmente alcol e cannabis<br />

(figura 18). Dalla <strong>le</strong>tteratura scientifica emerge inoltre<br />

come una precoce esposizione all’alcol possa attivare il<br />

euro circuito della dipendenza con rimodellamenti a livello<br />

cromosomico, eventi che potrebbero indurre alterazioni<br />

neurochimiche aumentando la vulnerabilità alla<br />

dipendenza da droghe e alcol. Uno studio ha dimostrato<br />

vere e proprie alterazioni di funzionamento cerebra<strong>le</strong> in<br />

un gruppo di ado<strong>le</strong>scenti che abusano di alcol. In particolare<br />

questi ragazzi mostrano deficit di memoria, che<br />

corrispondono ad una ridotta attivazione del giro fronta<strong>le</strong><br />

su<strong>per</strong>iore destro e sinistro, del giro fronta<strong>le</strong> inferiore<br />

destro, del giro tempora<strong>le</strong> medio destro, del lobulo paracentra<strong>le</strong><br />

e della corteccia cingolata anteriore.<br />

Anfetamine e metanfetamine<br />

Le anfetamine e <strong>le</strong> metanfetamine causano gravi danni al<br />

sistema nervoso centra<strong>le</strong>. L’uso e la dipendenza di queste<br />

sostanze portano a seri prob<strong>le</strong>mi cardiovascolari e cerebrali.<br />

Il primo studio che ha investigato gli effetti del<strong>le</strong> amfetamine<br />

sul cervello con Risonanza Magnetica ad alta risoluzione,<br />

è stato condotto dal Dott. Paul Thompson<br />

(2009). Le alterazioni strutturali date dal consumo di<br />

amfetamine sono molto estese e coinvolgono <strong>le</strong> aree cerebrali<br />

<strong>le</strong>gate al<strong>le</strong> funzioni mnestiche, al<strong>le</strong> emozioni e al<br />

sistema di gratificazione (Figura 19). Nello specifico, il<br />

volume del tessuto cerebra<strong>le</strong> si riduce di circa il 5 %<br />

dopo un consumo di metamfetamine corrispondente a 4<br />

grammi alla settimana <strong>per</strong> 10 anni.<br />

Cannabis<br />

ll primo studio ad esaminare l’influenza dell’uso della<br />

cannabis sulla “girificazione” del cervello, ossia la formazione<br />

dei giri e dei solchi cerebrali, è stato pubblicato da<br />

un team di ricercatori spagnoli che hanno studiato la<br />

morfologia del cervello in un campione di trenta ragazzi<br />

utilizzando la Risonanza Magnetica encefalica, <strong>per</strong> determinare<br />

se gli ado<strong>le</strong>scenti e i giovani che ne fanno uso abbiano<br />

anomalie cerebrali. I ricercatori hanno confrontato<br />

la conformazione struttura<strong>le</strong> dell’encefalo di questi ragazzi<br />

con un gruppo di quarantaquattro volontari sani. I<br />

risultati ottenuti dalla ricostruzione della morfologia cerebra<strong>le</strong><br />

hanno dimostrato che assumendo cannabis, si assiste<br />

ad una riduzione dei solchi cerebrali in entrambi gli<br />

emisferi, oltre ad uno spessore cortica<strong>le</strong> più sotti<strong>le</strong> nel<br />

lobo fronta<strong>le</strong> destro.<br />

La formazione dei giri e dei solchi del cervello rappresenta<br />

un norma<strong>le</strong> processo evolutivo, mentre l’uso di<br />

Fonte: I. Mata (2010), Gyrification brain abnormalities associated with ado<strong>le</strong>scence<br />

and early-adulthood cannabis use<br />

Figura 17.<br />

I grafici mostrano la correlazione esistente tra l’età dei soggetti e lo spessore<br />

cortica<strong>le</strong>, nei consumatori di cannabis e nei non consumatori. Il coefficiente di<br />

correlazione tra spessore cortica<strong>le</strong> e anni di età è significativamente più basso<br />

in chi fa uso di cannabis (R=-0,16) rispetto a chi non ne fa uso (R=-0,54). In<br />

altre paro<strong>le</strong>, i consumatori di cannabis presentano una ridotta profondità dei<br />

solchi cerebrali, mostrando una morfologia cerebra<strong>le</strong> prematura, simi<strong>le</strong> ad un<br />

cervello di età inferiore rispetto alla propria tappa evolutiva.<br />

cannabis in giovane età sembra portare ad importanti alterazioni<br />

morfologiche e asimmetrie emisferiche, che si<br />

manifestano attraverso una ral<strong>le</strong>ntata girificazione cerebra<strong>le</strong>.<br />

Un cervello sotto l’effetto della cannabis sembra<br />

infatti ral<strong>le</strong>ntare o distruggere il suo norma<strong>le</strong> processo<br />

evolutivo, mostrando una morfologia prematura, simi<strong>le</strong><br />

<strong>per</strong> struttura ad un cervello di età inferiore rispetto alla<br />

propria tappa evolutiva.<br />

IMPLICAZIONI EDUCATIVE<br />

Limbico vs Controllo<br />

Come descritto nel paragrafo sulla maturazione cerebra<strong>le</strong>,<br />

nella sequenza dello sviluppo della corteccia matura<br />

prima il limbico e successivamente la corteccia. Ciò<br />

rende evidente il fatto che in questi anni della maturazione<br />

c’è una “sproporzione” tra la “forza” del limbico e<br />

quella della corteccia. In altre paro<strong>le</strong>, ciò significa che il<br />

preado<strong>le</strong>scente e l’ado<strong>le</strong>scente vengono sbilanciati dalla<br />

maggiore forza del sistema del piacere (limbico), rispetto<br />

alla forza che può esercitare il controllo della corteccia.<br />

A ciò si deve aggiungere una rif<strong>le</strong>ssione sul fatto la parte<br />

dorso latera<strong>le</strong> della corteccia matura alla fine, è praticamente<br />

l’ultima parte del fronta<strong>le</strong>, deputato al controllo,<br />

a raggiungere la maturità. Ta<strong>le</strong> considerazione evidenzia<br />

ulteriormente quanto i giovani minori di 20 anni siano<br />

fortemente soggetti più al<strong>le</strong> pulsioni che provengono dal<br />

sistema del piacere che alla capacità di controllo derivante<br />

dalla corteccia.<br />

Comandi attivanti ed inibenti<br />

La corteccia è in grado di attivare due tipi di comandi:<br />

uno attivante, l’altro inibente. Quando decidiamo di

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