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Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento per le politiche antidroga

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269<br />

Alcol e giovani: cosa fare<br />

Gian Paolo Brunetto 1<br />

1<br />

Unità O<strong>per</strong>ativa Medicina del<strong>le</strong> Dipendenze<br />

e Servizio di Alcologia, <strong>Dipartimento</strong><br />

del<strong>le</strong> Dipendenze, ULSS 20 Verona<br />

Un dato oggettivo scientificamente dimostrato è che il cervello possiede una<br />

vulnerabilità agli effetti tossici dell’alcol (Santhanam P., 2009; Sasaki H.,<br />

2009; Taki Y., 2006; Ta<strong>le</strong>ns-Visconti R., 2010).<br />

L’O.M.S. definisce l’alcol una droga e in quanto ta<strong>le</strong> capace di alterare il<br />

funzionamento del sistema nervoso centra<strong>le</strong>.<br />

Se prendiamo in considerazione i giovani, osserviamo che il potenzia<strong>le</strong><br />

danno cerebra<strong>le</strong> da consumo di bevande alcoliche è molto più consistente. Il<br />

cervello raggiunge la sua comp<strong>le</strong>ta maturazione attorno ai 20-21 anni. Come<br />

è comprensibi<strong>le</strong>, durante tutto questo processo, <strong>le</strong> cellu<strong>le</strong> cerebrali sono particolarmente<br />

sensibili e la loro fisiologia e natura<strong>le</strong> maturazione può venire<br />

facilmente alterata dai forti stimoli provenienti dall’esterno quali <strong>per</strong> l’appunto<br />

quelli prodotti dall’alcol.<br />

Il danno che l’alcol può produrre al cervello dei ragazzi, che sono la popolazione<br />

a rischio più e<strong>le</strong>vato, consiste nell’alterare importanti e delicati sistemi<br />

neuropsicologici all’interno di un sistema cerebra<strong>le</strong> in piena maturazione,<br />

creando, oltre a documentabili danni fisici, <strong>per</strong>cezioni alterate del proprio essere<br />

e del mondo esterno. Si può creare una distorsione cognitiva temporanea<br />

o addirittura <strong>per</strong>manente che condiziona il comportamento del giovane.<br />

Molti ragazzi consumano nell’età ado<strong>le</strong>scenzia<strong>le</strong> bevande alcoliche esponendo<br />

se stessi a una vio<strong>le</strong>nza neurologica e psichica di cui ignorano sicuramente<br />

la gravità.<br />

L’alcol influenza pesantemente nella Regione Europea la vita degli individui<br />

determinando danni che colpiscono sia in ambito organico sia in ambito socia<strong>le</strong>.<br />

I giovani subiscono conseguenze preoccupanti di ta<strong>le</strong> situazione, con il<br />

10% della mortalità del<strong>le</strong> giovani donne e circa il 25% della mortalità dei<br />

giovani maschi dovuta all’alcol. Le poche informazioni sui danni sociali segnalano<br />

che il 6% dei giovani studenti di 15-16 anni nell’Unione Europea è<br />

coinvolto in risse e il 4% di episodi di rapporti sessuali non protetti a causa<br />

del loro consumo di alcol.<br />

In Italia assistiamo da alcuni anni ad un incremento del fenomeno del<br />

bere giovani<strong>le</strong>. I dati a disposizione dimostrano innanzitutto che siamo il<br />

paese europeo in cui l’età media in cui un giovane inizia a consumare bevande<br />

alcoliche è la più bassa 11 anni. I dati relativi al<strong>le</strong> modalità di consumo<br />

riportati nel<strong>le</strong> tabel<strong>le</strong> 1 e 2 sono preoccupanti.<br />

Le considerazioni che derivano dai dati sul consumo di alcol nei giovani<br />

e <strong>le</strong> evidenze scientifiche che dimostrano i danni cerebrali alcol correlati, stimolano<br />

una rif<strong>le</strong>ssione critica anche nel mondo degli adulti. Una parte di responsabilità<br />

del fenomeno “bere giovani<strong>le</strong>” ricade sulla sensibilizzazione e<br />

prevenzione che il mondo adulto è in grado di mettere in atto <strong>per</strong> arginare<br />

l’espandersi del prob<strong>le</strong>ma.<br />

L’O.M.S. ha promosso la conferenza europea sull’alcol a Parigi 1995 e in<br />

quest’occasione tutti gli stati partecipanti hanno sottoscritto un documento<br />

comune, la Carta Europea sull’Alcol, i cui principi etici affermano:<br />

1. Tutti hanno diritto a una famiglia, una comunità ed un ambiente di lavoro<br />

protetti da incidenti, vio<strong>le</strong>nza e da altre conseguenze negative del<br />

consumo alcolico.

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